Ministero Salute: no certificato per vegan nelle mense

Nella seduta di ieri della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati il Governo ha risposto alla Interrogazione 5-03612 D'Arrando e altri (M5S) “Modifica delle Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica” anche su punti contestati dalla LAV e oggetto di una petizione sulla bozza delle nuove Linee Guida che saranno nelle prossime settimane adottate con Decreto del Ministro della Salute di concerto con i Ministri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, sostituendo le attuali specifiche solo per la ristorazione scolastica. CONTINUA A LEGGERE

Nuovi CAM: nostre proposte

Il 4 agosto entreranno in vigore i nuovi Criteri Ambientali Minimi per la ristorazione collettiva emanati dal Ministero dell’Ambiente con DM DEL 10 MARZO 2020, e validi per tutta la ristorazione collettiva pubblica e privata, che comprende scuole, caserme, uffici, ospedali e altro.    In essi, tra gli altri aspetti, si promuove un’alimentazione a minor consumo di proteine animali per un minor impatto ambientale. In particolare, i nuovi CAM prevedono un giorno 100% vegetale per un minimo di una volta ogni due settimane e almeno un piatto "vegetariano", ovvero contenente anche proteine vegetali, al giorno.   CONTINUA A LEGGERE 

Roma: no a dichiarazione medico per mense

Abbiamo scritto alla Sindaca Raggi chiedendo di cancellare la richiesta di attestazione medica (o dichiarazione o certificazione, che dir si voglia) per avere pasti vegani negli asili nido e scuole materne nel bando di gara 2020-25 per la ristorazione scolastica. [continua]      

Marcia indietro per l'opzione veg mense

Ci sono momenti i cui il mondo sembra davvero andare in direzione contraria al buon senso e alla logica.  Lo scorso venerdì è stato uno di quelli: sono state diffuse le proposte per le nuove Linee di indirizzo per la ristorazione scolastica, per la ristorazione ospedaliera e assistenziale e per la ristorazione ospedaliera pediatrica che accorpano in precedenti versioni distinte e si occupano di tutti i contesti citati. In un tempo in cui si parla sia di inclusione, che di prevenzione, che di emergenza climatica, il documento a un enorme passo indietro. E si muove in modo ostruzionistico verso l’alimentazione veg. A scuola e non. Considerata l’importanza sempre crescente che rivestono le scelte alimentari guidate da motivazioni etiche, filosofiche e culturali e di orientamento alla massima sostenibilità ambientale, il testo presentato alla Conferenza Unificata appare assolutamente in controtendenza, anche  rispetto a alle Linee Guida nazionali sulla ristorazione scolastica che non pongono alcuna discriminazione ma, anzi, a prevedono che “Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”. Continua a leggere

Milano: raddoppiano i pasti vegan a scuola

Le indicazioni delle Linee Guida del Ministero della Salute in merito alle scelte etiche nella ristorazione scolastica, rinforzate dalla Nota del Ministero  (2016)  (in cui si ribadisce la necessità di garantire l’opzione vegan e senza certificato medico o simili dichiarazioni) e dai consecutivi adeguamenti di Regioni e Comuni, danno i loro frutti. Un segno di tempi che stanno cambiando e di come la scelta di un’alimentazione vegan, bilanciata e varia, non sia un obsoleto vezzo di pochi, ma un diritto di cui molti decidono di godere. Alcuni organi di stampa hanno riportato nei giorni scorsi gli interessanti dati sulle diete speciali etico religiose che arrivano da Milano Ristorazione, l'azienda che si occupa di rifornire le mense del capoluogo lombardo dal nido fino alle medie. Dai numeri citati veniamo a sapere che i bimbi meneghini che non mangiano carne a scuola sono aumentati del 60%, passando da 2.860 a 4.577 in soli cinque anni. Il menu vegano vede un totale di 222 piccoli commensali, con un incremento pari al 111%, sempre nello stesso lasso temporale (che va dal 2013 al 2017). Non male, anzi bene! paola segurini  

Lettera al Comune di Roma: menu vegan senza certificato!

Difendere i diritti dei Vegan è una Mission che richiede attenzione e pazienza. In LAV ce l'abbiamo. Perciò oggi abbiamo scritto al Comune di Roma, per sottolineare che non è necessaria alcuna certificazione medica per poter far accedere un bambino a un menu alternativo, come quello senza ingredienti animali, nella ristorazione scolastica. Abbiamo indirizzato la nostra lettera alla Sindaca di Roma, Raggi, all’Assessora alla Scuola, Baldassarre, ai Presidenti delle Commissioni Scuola e Ambiente, Zotta e Diaco, alla Direttrice del Sistema Educativo e Scolastico, Bigari, e Direttori Socio Educativi dei Municipi, chiedendo l’annullamento della richiesta di certificazione medica per i bambini vegetariani e vegani introdotta da Ivana Bigari (Direttrice Sistema Educativo e Scolastico di Roma Capitale) in una lettera del 2 ottobre u.s. rivolta ai Direttori Socio Educativi dei Municipi. Clicca qui per saperne di più. Paola Segurini

Torino: a scuola una volta al mese menu Vegan per tutti

Una volta al mese è meglio che niente? Consideriamolo un passo di  buona volontà, nel cammino verso lo sviluppo  - fin da piccoli -  di un comportamento alimentare consapevole  e sostenibile ed empatico anche con gli altri animali. Come da programma elettorale della sindaca Appendino. Una volta al mese, il secondo venerdì, ai venticinquemila bambini delle primarie di Torino, sarà servito un  pasto 100% vegetale (fatta salva la possibilità del parmigiano grattugiato …). Il menu - studiato con l’Associazione Cuochi di Torino, in base a due indagini di gradimento e agli incontri con le commissioni  mensa – è di tutto rispetto, dal punto di vista della tradizione mediterranea, senza intrusioni fusion o cibi ‘strani’ che possano scontentare genitori o bimbi. Penne al pomodoro, lenticchie in umido, insalata di carote, pane e ananas, in inverno. In primavera invece ci saranno riso e piselli, fagioli in insalata, insalata mista con carote e peperoni e mix di frutta di stagione, sono in programma a partire dal rientro post-vacanze estive. In sostanza, ringraziamo l'amministrazione comunale per l'inizio, auspicando che - in virtù anche del lavoro di diffida LAV (con conseguente vittoria) effettuato nella primavera 2016, quando abbiamo scoperto che per ottenere la mensa vegan nel capoluogo piemontese era ancora necessario presentare un certificato medico non previsto dalle Linee Guida Nazionali per la ristorazione scolastica – la scelta del menu (quasi) 100% vegetale una volta al mese sia solo la prima di una serie di buone e inderogabili pratiche alimentari nella scuola, e che il prossimo step sia averlo una volta la settimana. paola segurini

TAR: Comune paghi spese lite mamma Merano

Ancora passi avanti per i pasti vegan nelle mense scolastiche. Anche a forza di sentenze del TAR. Dopo l’importante pronuncia che aveva fatto riammettere una bimba vegana alla scuola per l’infanzia di Merano, l’Amministrazione comunale è stata nuovamente condannata per non avere messo a disposizione di un bimbo il pasto vegano, richiesto dalla famiglia come variazione del menu standard previsto.    L’istanza di togliere carne, pesce, uova, latte e derivati - anche come ingredienti -  era peraltro rinforzata dalla nota di un pediatra in cui si dichiarava che il piccolo segue un’alimentazione vegan. La risposta negativa del Comune non è infatti stata motivata, ma si è basata sul mero elenco delle possibili variazioni al menu standard. La mancanza di una motivazione è stata sufficiente per permettere al Tribunale di dar torto all’Amministrazione e condannarla anche a pagare i 2500 euro delle spese di lite.    Un evento che farà giurisprudenza positiva per la nostra causa. L’aumento delle richieste di pasti 100% vegetali, la Nota del Ministero della Salute della scorsa primavera che sollecita l’adeguamento alle “Linee Guida delle Ristorazione scolastica” che sottolinea la non necessità di attestazione medica (e non c’è bisogno di alcun riconoscimento esterno al Menu proposto, come fatto di recente, sbagliando, dall’Amministrazione comunale di Roma) e la continua sensibilizzazione sui diritti dei vegan aprono scenari e casi sempre diversi, che hanno come comune denominatore la forza inarrestabile della convinzione della bontà della scelta effettuata.   Paola Segurini

Veggie Planet Roma: parliamo di mense

Dopo il successo in grandi città europee, arriva anche a Roma, e per la prima volta in Italia, Veggie Planet, il salone interamente dedicato al gusto vegetale, a cui saranno presenti le maggiori realtà del mondo 100% cruelty free. Novità gastronomiche, favolosi abbinamenti di sapori, riscoperta della tradizione a base veg, show cooking e buon cibo, moda e cosmesi equo-solidale, incontri e dibattiti sui tantitemi che girano intorno alla scelta etica vegan: tutto questo per tre giorni. Dove e quando? Allo Spazio Eventi Tirso (in via Tirso 14), nei giorni 10-11-12 febbraio, con apertura dalle 11:00 alle 22:00 il venerdì e sabato e fino alle 18:00 la domenica. L'entrata sarà gratuita. LAV partecipa con un grande spazio informativo a cura della sede di Roma e con una mia relazione sull'attività dell'associazione in tema di opzione vegan nelle mense scolastiche (parlerò sabato 11 febbraio alle 18:00). Numeri Eurispes, paniere Istat e grandi kermesse divulgative e di assaggio: l'alimentazione vegan viaggia davvero a gonfie vele. Gli animali, il Pianeta e la nostra salute ringraziano. paola segurini  

Vegan a scuola: lettera aperta al Sindaco di Napoli

  La Nota Ministeriale del 25 marzo scorso in tema di adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali, parla chiaro e ribadisce che i Comuni si sono impegnati a rispettare firmando, il 29 aprile 2010, in sede di Conferenza Unificata con Regioni e Ministero della Salute, le “Linee di indirizzo nazionale per la refezione scolastica”, redatte anche con il contributo dell’Istituto Nazionale per la Ricerca e la Nutrizione, che prevedono tali sostituzioni e includono la scelta vegan. Su questa base da mesi la LAV di Napoli ha avviato un dialogo con il Comune, in particolare con l’ufficio dell’Assessore alla Scuole e Istruzione, allo scopo di offrire anche in questa città la possibilità di scegliere un menu vegano nelle mense scolastiche pubbliche.  Oggi Vincent Esposito, responsabile LAV  locale ha inviato una lettera aperta al Sindaco De Magistris perché intervenga al fine di far inserire nel bando di gara relativo alla fornitura delle mense scolastiche, che uscirà a dicembre di quest’anno, il requisito di poter fornire un equilibrato menu vegano.  Una esigenza ancor più manifesta, dopo che domenica 7 novembre è andato in onda un servizio su Rai 3, nella trasmissione "Indovina chi viene a cena", che ha messo ancora una volta in luce come un’alimentazione vegan a scuola, possa apportare benefici alla crescita e alla salute dei bambini. L’inchiesta ha citato, tra gli altri, proprio il Comune di Napoli, che ancora non garantisce il pieno rispetto del diritto – senza necessità di alcun certificato, se non la semplice richiesta di entrambi i genitori -  a un menu totalmente rispettoso delle scelte personali di ogni individuo. “Riteniamo che - conclude Vincent Esposito - una città come la nostra, che negli ultimi anni ha fatto tanti passi in avanti su molti fronti, non possa, nel 2016 non garantire ancora il diritto, formalmente tutelato a livello nazionale oltre che internazionale, a un menu rispettoso delle proprie scelte etiche”.

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