I numeri continuano a parlare vegano!

Secondo il Rapporto Italia 2017, presentato il 26 gennaio da Eurispes, il’3% della popolazione – in base al campione intervistato – è vegan. Risulta quindi triplicato il numero di coloro che optano per un'alimentazione tutta vegetale.  E’ un dato importante, dopo il raggiungimento della cifra decimale (1%) avvenuto nel 2016, ma non è una sorpresa, i segnali ci sono, basta guardarsi in giro e vedere l'offerta di cibo adatto i veg, sia nella ristorazione che nella grande distribuzione organizzata. Il 7,6 % del campione citato da Eurispes segue una dieta vegetariana o vegana e, in particolare, il 4,6% degli intervistati si dichiara vegetariano (-2,5% rispetto al 2016).  Il punto nuovo, oltre ai numeri in crescita decisa, è rappresentato appunto dalla diminuzione dei vegetariani (che scelgono di non consumare solo carne e pesce) a favore del gruppo dei vegani (che scelgono di non consumare alcun tipo di alimento di origine animale). Si tratta di un ben chiaro segno di come aumenti la consapevolezza dello sfruttamento degli animali a tutti i livelli di produzione dei cibi, consapevolezza favorita dal lavoro costante – attuato anche dalla nostra associazione, ormai da 40 anni -  nell’informazione sulla realtà degli allevamenti e su ciò che si cela dietro alla produzione anche di latte, uova e derivati. Il 31,7% del campione esaminato ha scelto di alimentarsi senza carne per rispetto degli animali.  Il 12% è mosso da motivazioni di tutela ambientale e il 47,6% dei vegetariani/vegani ha fatto questa scelta consapevole dei benefici delle proteine veg rispetto a quelle animali. Quest’ultima cifra rappresenta una scelta avvalorata ancora una volta dalla recente Posizione dell’ADA (Academy of Nutrition and Dietetics) -  la principale organizzazione dei professionisti dell'alimentazione e della nutrizione degli USA, con quasi 67.000 membri - che conferma come le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, siano salutari, nutrizionalmente adeguate e possano apportare benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie, oltre ad esser adatte in tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi la gravidanza, l'allattamento, la prima e la seconda infanzia, l'adolescenza, l'età adulta, per gli anziani e per gli atleti. La sempre più diffusa tendenza ad alimentarsi con maggiore responsabilità appare quindi come  l’identificazione da parte dei singoli di come questo nuovo modo di mangiare sia il passo necessario per avviarsi verso un futuro migliore per tutti, contribuendo anche ad evitare catastrofi climatiche e sociali. paola segurini

I semi di chia

Originari del Messico, si racconta che i semi di chia venissero utilizzati dai guerrieri aztechi per le loro battaglie al fine di trarne maggior vigore ed energia: non a caso, infatti, il termine “Chia”, nella lingua azteca, ha proprio il significato di “forza”.   Il loro colore varia dal bianco al marrone scuro, mentre il profilo nutrizionale vede la presenza di molte vitamine, come la A, C, E, K, e quelle del gruppo B, incluse la B6 e la B12: così rare nel mondo vegetale. Inoltre, in buona quantità, contengono calcio (più che nel latte vaccino!!), ferro (tre volte maggiore che negli spinaci), fosforo, magnesio, oltre che numerosi antiossidanti e molte fibre: caratteristiche che aiutano a combattere i radicali liberi, mantenere bassi i livelli ematici degli zuccheri e regolare l’attività intestinale. Ma, soprattutto, i semi di Chia sono una fantastica fonte di acidi grassi essenziali, quali gli Omega-3 (più del noto salmone dai cui vengono di solito estratti) e gli Omega-6, indispensabili per prevenire le malattie aterosclerotiche e mantenere più sano il sistema cardiocircolatorio.    Questi semi si prestano ad essere consumati sia a colazione - aggiunti ai cereali, allo yogurt di soia, alle macedonie, oppure al latte vegetale - che ai pasti da gustare sulle insalate, nelle zuppe o sui legumi.   Ecco una ricetta golosa. Buon appetito!   Dott. Michela Kuan

Aglio: un alleato della salute

Chi non ha mai fatto caso al fiato maleodorante che ci viene dopo aver mangiato aglio soprattutto se fresco? Dobbiamo ringraziare il suo più noto principio attivo: l’allicina; un composto solforato che contiene zolfo, la cui eliminazione avviene tramite la respirazione e per via polmonare…Ecco spiegato il ben noto alito!   I principi attivi farmacologici contenuti negli spicchi sono molti tra cui i più conosciuti e studiati sono l’alliina e la garlicina. Indicativa anche la presenza di minerali e vitamine: potassio, magnesio, calcio, manganese, selenio, Vitamina C (solo nell’aglio fresco), Vitamina A b1 b2 e PP e altre sostanze tra cui alcaloidi enzimi e fitosteroli. Grazie a questo mix esplosivo, l’aglio rinforza il sistema immunitario, possiede la capacità di abbassare la pressione sanguigna esprimendo un‘azione antiipertensiva, ha azione benefica nell’abbassare il tasso di colesterolo, nel proteggerci dall’ aterosclerosi e per combattere ulcere gastriche o alcune forme tumorali dello stomaco. Infine, vivendo in un ambiente intossicato da metalli pesanti, l’aglio racchiude una difesa naturale in quanto i suoi composti solforati si legano stabilmente con il piombo il cadmio ed il mercurio presente nell’organismo, permettendone l’ eliminazione.   Oltre a essere la base per infinite ricette, può diventare un ottimo spuntino per l’aperitivo insieme a pomodorini disidratati e creme a base di avocado da gustare col pinzimonio. Ecco qui l'Aglio Marinato!   Dott. Michela Kuan  

I trend che parlano

I numeri, si sa parlano. Ma non solo loro. Parlano anche le ricerche di parole sui motori di ricerca. In particolare sul più diffuso. I Google Trends rivelano che c'è stato un 90% di aumento nella ricerca del termine Vegan negli ultimi 12 mesi. Solo un esempio di quanto suscitino interesse, positivo o negativo, l'aggettivo o il sostantivo in questione. Basta che se ne parli? Nella mia posizione direi di sì, venendo da un secolo in cui i Vegani venivano solo dal pianeta Vega. Buon 2017. paola segurini

Radicchio rosso detox

Il radicchio rosso è un ortaggio di stagione molto prezioso per affrontare il freddo, squisito sia crudo che cotto. La versatilità del radicchio è accompagnata da una buona quantità di nutrienti, infatti è una miniera di antiossidanti, di sali minerali e di aminoacidi. Inoltre ha proprietà depurative, diuretiche, toniche e lassative grazie alla sua particolare composizione. L’effetto disintossicante lo si deve in particolar modo all’alto contenuto di acqua, e alla presenza di fibre e di principi amari, che favoriscono la digestione (stimolando i succhi gastrici) e il buon funzionamento dell’intestino. Proprietà associate a un modestissimo apporto calorico, diventando un alimento indicato anche per chi vuole perdere qualche chilo.   Buon apporto di vitamine e i minerali presenti, soprattutto ferro, calcio e fosforo, favoriscono il metabolismo delle ossa e un miglior equilibrio della pressione sanguigna. Il radicchio rosso, in particolare, deve il suo colore agli antociani, preziosi polifenoli dalle proprietà antinfiammatorie, antiallergiche ed antivirali, che aiutano a mantenere in salute i vasi sanguigni, a loro volta implicati nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, in particolare proteggono dalla cardiopatia ischemica. Infine, il triptofano apporta benefici al sistema nervoso, combattendo i disturbi legati all’insonnia.   Una ricetta nuova con questa bella verdura? Eccola Qui.   Dott. Michela Kuan

Una torta befanosa

La notte della befana ha il dolce ricordo delle calze appese in cucina la mattina presto piene di piccole sorprese da scartare; un pensiero che fa felici adulti e bambini. <BR>Adesso, però, si trovano squallide calze già pronte con merendine confezionate avvolte in plastiche con colori da attacco epilettico, mentre bastano semplici gesti come noccioline, fichi secchi ricoperti di cioccolato, noci e giochi per strappare un sorriso e stupire.<BR> Per questa mattina speciale o, da lasciare alla befana di notte, vi propongo una torta magica fatta con carote viola che conferiscono un aspetto misterioso; arricchita di noci questa fragrante torta è ancora più golosa ed apporta le giuste proteine bilanciando il pasto più importante: la colazione! Infatti, grazie agli zuccheri naturali delle carote, le farine integrali e i semi, i macronutrienti coesistono in equilibrio dando il corretto segnale al risveglio all’organismo che non deve ingrassare o gonfiarsi, ma sentirsi pieno di energie e libero di innescare il metabolismo.  Eccola qui! Dott. Michela Kuan  

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta