Animali e pandemia: alcune riflessioni

In piena emergenza sanitaria COVID-19 è importante fare chiarezza sulle origini di una situazione così critica e preoccupante. Noi di LAV abbiamo da tempo lanciato l’allarme, proponendo azioni risolutive, a cominciare dalle scelte individuali e dai comportamenti quotidiani. Vi proponiamo le riflessioni curate da alcuni dei nostri responsabili, certi che il modo in cui singoli, economia e Stati trattano gli animali sia un’importante chiave di lettura della crisi, per uscire dalla crisi. Leggi qui!   ----  

Indovina chi viene a cena?

Domenica 29 marzo è andata in onda su Rai 3 un'indimenticabile quanto preziosissima e allarmante puntata di INDOVINA CHI VIENE A CENA. L'instancabile Sabrina Giannini è partita da alcuni quesiti per affrontare una situazione di cui abbiamo ancora non sufficienti informazioni, ma di cui in quanto animalisti vegani eravamo al corrente... Ecco il LINK per rivedere la puntata. Queste le domande alle quali l'approfondita inchiesta ha cercato di rispondere: "È vero che una pandemia da coronavirus era stata prevista e che tutta la comunità scientifica si aspettava il salto di specie da quella selvatica all'uomo come accadde con la SARS nel 2003? È vero che si ipotizzava che sarebbe successo in un mercato di animali (esotici e selvatici) venduti e mangiati in Brasile o in Cina? E se davvero era prevedibile, perché i governi di tutto il mondo non hanno fatto niente per prevenirlo? Sabrina Giannini ricostruisce le epidemie degli ultimi decenni, tutte originate da zoonosi, malattie trasmesse dagli animali all'uomo?"   Si tratta di una raccolta di immagini e di testimonianza molto potente, adatta a far ragionare le persone sulle vere cause delle pandemie, e sulla necessità assoluta di cambiare stili alimentari al più presto.   ps

L'acqua che mangiamo

La Giornata Mondiale dell’Acqua 2020 arriva in un momento di crisi totale globale, in cui capiamo meglio - purtroppo - quanto questa risorsa sia preziosissima anche a livello sanitario.  Qualcuno dice che l'acqua sia l'eroina non citata della lotta contro il Covid 19 e la sua diffusione. Probabilmente lo è. Possiamo agire individualmente per risparmiarne?   Come consiglia anche la campagna dell'ONU per la ricorrenza odierna, possiamo scegliere pasti a base di alimenti 100% vegetali.   In base al confronto tra l’impronta idrica degli alimenti, come riportati dal Water Footprint Network si vede come, su una stima a livello globale, per ottenere un chilo di carne di manzo sia  necessario un totale di circa 15400 litri, e per aver un grammo di proteine dalla stessa “fonte” ci vogliano 112 litri di acqua mentre ne servono solo 19 per un grammo di proteine da legumi.   E, se vogliamo concentrarci anche oggi sull’Obiettivo per lo Sviluppo Sostenibile numero 6: acqua per tutti entro il 2030, dobbiamo tener presente che acqua per tutti significa innanzitutto meno acqua per chi può farne a meno, perché ce l’ha.    Siamo noi quelli che stiamo prosciugando le risorse, siamo noi – cittadini del Nord del mondo – quelli che sono tenuti a dare l’esempio, perché possiamo farlo, perché siamo al corrente delle conseguenze di un comportamento onnivoro, che oltre agli animali, sta letteralmente mangiando tutto il Pianeta e influendo pesantemente sul clima.    Cambiando menu e orientandoci verso scelte 100% vegetali compiamo un gesto preventivo, solidale ed efficace, senza perdere in gusto e salubrità, anzi!   PS

I cibi vegan vanno sempre più forte

Il Good Food Institute (GFI) e la Plant-Based Foods Association hanno di recente diffuso dei dati che dimostrano come negli USA le vendite al dettaglio di cibi 100% vegetali siano aumentate dell'11 percento nel 2019, a fronte di un mero 2% di crescita del mercato al dettaglio in generale. Ciò significa che gli acquisti di prodotti vegan procedono con una velocità cinque volte più elevata di quelli comuni. La fetta più ampia del mercato statunitense del plant based – il 40% - è costituita dalle bevande vegetali (che valgono 2 miliardi di dollari). Il secondo segmento è occupato della ‘carne vegetale’ che ha visto nel 2019 una crescita del 18%, per un totale di circa 1 miliardo di dollari. Dati Nielsen indicano che il 98 per cento di coloro che comperano alternative alla carne acquistano regolarmente anche prodotti animali. La carne purtroppo è un alimento molto resiliente, grazie al prezzo contenuto e agli allevamenti di modello industriale. Ci vorrà tempo per scalzarla, ma il lato positivo è che l'aumento della domanda di alimenti a base vegetale da parte dei consumatori è trainato da una crescente fascia di clienti che si comporta in modo flexitariano e comincia, a suo ritmo, a salvare sempre più animali. Anche in Italia diventa sempre più ampia la reperibilità di cibi proteici 100% vegetali e più facile e diversificata la loro introduzione in tutti i pasti della giornata, sia a casa che fuori casa, per tutte le età. In sostanza, indietro non si torna, acquistare e cnnsumare alimenti vegan in risposta alle proprie scelte etiche, ambientali, salutari (o altro) è sempre più semplice e le persone si muovono come se stessero davvero comprendendolo! ps  

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