Eurispes 2019: i numeri parlano vegano

I numeri parlano ancora vegano. Noi ce ne accorgiamo continuamente, ma anche l’istituto di ricerca più ‘classico’ lo sottolinea. Dalla nuova edizione del Rapporto Italia di Eurispes, emerge come la scelta vegan sia una scelta forte, un cambiamento di stile di vita con radici in una convinzione individuale che diventa sempre più solida. L’aumento, più di un raddoppio, dei vegani – che passano dallo 0,9% del 2018 all’1,9% dell’indagine odierna, è una conferma del trend. In totale, insieme ai vegetariani – che però rivelano un alto tasso di abbandono – si assiste alla manifestazione di una percentuale stabile (7,3%) di chi si è orientato verso un’alimentazione ‘verde’ negli gli ultimi 6 anni. Rispetto alle motivazioni, per un quarto dei veg intervistati si tratta di una filosofia di vita, dato molto confortante per noi, e che aumenta del 10% rispetto al 2018. Molti altri (il 30,1%) sono vegetariani/vegan perché ritengono che sia una scelta favorevole per mantenere un buono stato di salute e tra essi c’è il 44,4% dei 25-34enni. Due degli intervistati su 10 (il 19,3%) effettua questa scelta per rispetto per gli animali e solo il 3,6% agisce così per tutelare l’ambiente, la stessa cifra lo fa per sperimentare novità a tavola.   Gli abbandoni della scelta vegetariana avvengono per le troppe rinunce richieste, per calo della motivazione, e solo per il 14,3% accade a causa dì difficoltà pratiche, a dimostrazione di come essere veg non sia più così difficile! Grazie alla richiesta dei consumatori, le aziende hanno infatti risposto aumentando sensibilmente la reperibilità di prodotti ‘verdi’ e la continua informazione positiva sugli aspetti del gusto e dalla versatilità degli ingredienti cruelty free hanno allargato il numero degli italiani in cammino per un mondo più etico. Finalmente. Avanti tutta! paola segurini                        

Il carrello sarà sempre più verde

Il Rapporto Coop 2018, la cui versione completa è stata diffusa qualche giorno fa dopo l’anteprima di settembre, rileva ancora una volta l’importanza imprescindibile del mercato ‘verde’ e delle sue prospettive di crescita. Ne emerge che oggi un italiano su dieci, con una frequenza più elevata tra le donne e i più giovani, sceglie un’alimentazione veg (4% vegana e 7% vegetariana)... continua

La ricetta per salvare il mondo secondo The Lancet

Per la prima volta in 200.000 anni di storia siamo gravemente fuori sincrono con pianeta e natura, e si tratta  una crisi che sta portando la Terra verso i suoi limiti estremi, minacciando l’esistenza di tutte le specie.    Nutrire i 10 miliardi persone previsti per il 2050, in modo salutare e sostenibile, sarà impossibile senza una drastica diminuzione del consumo di carne.  Il risultato di oltre 2 anni di collaborazione tra 37 esperti di 16 paesi, con il focus su una serie di discipline tra cui salute, nutrizione, sostenibilità ambientale, sistemi alimentari e governance economica e politica, è stato pubblicato ieri su The Lancet, autorevolissima pubblicazione scientifica, e suggerisce un cambiamento di dieta, con una riduzione media del consumo di cibi, come la carne rossa, di almeno il 50%.   Allo stesso tempo gli studiosi ritengono necessario un aumento complessivo del consumo (oltre il 100%) per legumi, semi oleosi, frutta e verdure,con variazioni delle quantità a seconda della regione del mondo.  Si tratta di cambiamenti molto decisi: gli americani dovrebbero calare dell'84% il consumo di carne di rossa, e moltiplicare per 6 la quantità di legumi.    Per gli europei si tratterà di mangiare il 77% in meno di carne rossa e 15 volte più noci e semi.   Questi numeri non piacciono a chi carne ne produce, è ovvio. A noi si. Perché crediamo davvero che quella suggerita sia una vera e indispensabile ricetta per salvare il mondo.   paola segurini    

Detox è la parola del momento

Dopo le feste i pantaloni tirano e siamo più fiacchi del solito, un po' per il rientro a lavoro, ma soprattutto per gli strapazzi alimentari che più di una volta hanno messo alla dura prova il nostro corpo. Il modo migliore per rimettersi subito in careggiata e ritrovare la giusta energia è dedicare una giornata alla leggerezza con zuppe calde a base di verdure, insalate e frutta fresca.   Ovviamente non dimentichiamo il moto, anche se le temperature non invogliano a uscire, cerchiamo la luce del sole con lunghe passeggiate all’aperto, il vostro umore vi ricompenserà. Noti per le loro proprietà depurative e protettive del fegato, i finocchi sono un ottimo aiuto in questo percorso di recupero; buonissimi sia crudi con ad esempio avocado e nocciole che cotti, oggi ve li propongo in una bella zuppa abbinati alle colorate barbabietole e al dolce delle mele: buon appetito detox!   Dott. Michela Kuan

La riscossa delle alternative

Senza alcun dubbio è un segnale “potente” l’interesse del World Economic Forum - organizzatore dell’annuale incontro di Davos (Svizzera) tra big dell’economia e della politica internazionale e intellettuali e giornalisti - a commissionare alla Oxford Martin School uno studio sulle proteine alternative alla carne, e i risultati dell’analisi, unica nel suo genere poiché si concentra sia sull’impatto del consumo di carne sia sulla salute umana che sull’ambiente, parlano chiaro.   In termini di salute, lo studio rileva come passando dalla carne bovina ad altre fonti proteiche si potrebbe ridurre il peso globale complessivo dei decessi legati all'alimentazione del 2,4% e la cifra salirebbe al 5% nei Paesi a reddito medio e alto (continua)

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