Addio alle carni?

L'American Institute for Cancer Research e il World Cancer Research Fund, esaminando 85 studi, effettuati su 17,5 milioni di adulti, hanno rilevato che a più probabilità di avere un cancro allo stomaco, si legge, chi assume tre porzioni di alcol al giorno, 50 grammi di carni lavorate o mangia cibi conservati con il sale, ce lo segnale l'ANSA, e noi non ci dimentichiamo l'OMS. E noi continuiamo, forti del sostegno di tanti studi. Incuranti delle strumentalizzazioni. Anzi, diamo il nostro sostegno a Parma Etica Festival, e alla petizione spontanea per protestare contro un patrocinio negato, ad una manifestazione che guarda al futuro, di tutti. paola segurini  

I bravi asparagi

Gli asparagi, morbidi, gustosi e facilissimi da preparare, grazie alla presenza di purine, che in seguito alla loro scissione originano acido urico, riducono il ristagno dei liquidi, quindi sono ottimi diuretici e depurativi. Questi ortaggi, inoltre, contengono acido aspartico, un aminoacido (conferisce all’urina il tipico odore…) che viene trasformato in prodotti di degradazione solforati, quali tioli e tioesteri: se il sistema renale funziona correttamente, l’odore si sente nell’orinazione immediatamente successiva all’ingestione degli asparagi (dopo 10-15 minuti). Gli asparagi hanno proprietà diuretiche, dovute al rapporto potassio/azoto e all’asparagina, sono un portentoso spazzino vegetale, ripulendo contemporaneamente intestino, fegato, reni, polmoni e pelle. Essendo un alimento molto alcalinizzante, vanno a modulare l’equilibrio acido/basico del sangue e della linfa, spesso alterato da una cattiva alimentazione, contengono rutina che rinforza la parete dei vasi sanguigni e hanno buoni livelli di fibra alimentare. Infine, le punte degli asparagi sono ricche di antiossidanti. Gli asparagi si possono, quindi, definire una specie di integratore naturale, fresco e gustoso, per contrastare invecchiamento cutaneo, cellulite e ritenzione idrica, per rinforzare le difese immunitarie ed eliminare le tossine. Qui la mia ricetta a base di asparagi.   Dott. Michela Kuan  

La Terra la salvi tu: cambia menu!

Ogni anno il 22 aprile si celebra l’Earth Day, la Giornata mondiale della Terra. Quest’anno, su iniziativa del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, proprio il 22 aprile sarà il primo giorno utile per la ratifica, a New York, degli accordi sul clima raggiunti alla COP 21 di Parigi. Si tratta di una data estremamente simbolica, che segna una nuova e importantissima fase di impegno collettivo per salvare il Pianeta, tramite il nuovo piano di riduzione delle emissioni di gas serra, che dovrà superare le resistenze dei poteri forti e delle lobby che condizionano i Governi, per raggiungere l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C entro il 2020, puntando all'obiettivo di 1,5 gradi. L’impegno ratificato è senza dubbio un passo avanti verso la consapevolezza della nostra responsabilità, sia nella distruzione, che nel salvataggio della Terra troppo spesso, tuttavia, ci si dimentica di quanto fondamentale sia il contributo del singolo, e delle sue scelte alimentari nella conservazione del Pianeta. Il modo più efficace e immediato di pensare alla Terra e al suo futuro è un cambio di modello di consumo alimentare, che veda l’abbandono degli alimenti di origine animale e il passaggio ad un’alimentazione su base vegetale (vegan), che incide sull’ambiente complessivamente 7 volte meno di una onnivora, ed è salutare, gustosa e varia. Il cambiamento è nell'aria. Le soluzioni esistono. È tempo di agire. Il clima lo cambi tu. La Terra la salvi tu. E’ tempo di cambiare menu.

Un amore di cereale: il bulgur

Il bulgur è costituito da frumento integrale sottoposto ad un particolare processo di lavorazione: i chicchi di frumento vengono prima cotti al vapore e quindi fatti seccare, per essere poi macinati e ridotti in piccoli pezzetti.   • Regolarizza l’organismo:L’appartenenza del bulgur alla famiglia del frumento lo rende un ottimo veicolo di fibre, utili a svolgere un’azione rilevante sull’attività intestinale e nutrire la flora batterica strettamente connessa con il cervello e tutto il corpo; • Ricco di sali minerali: nei chicchi sono presenti in buona quantità sali minerali come fosforo e potassio e la vitamina B, particolarmente utile in caso di carenza di ferro e di anemia; • Elevato potere saziante e ricco di proteine; • Facilmente digeribile, quindi adatto a tutte le età (compreso lo svezzamento)   Il bulgur ha una cottura molto rapida (come il cous cous) e si presta sia per ricette fredde, come insalatone, che per piatti caldi come verdure ripiene, crocchette e zuppe.   Ecco una ricetta affascinate e profumata!   Dott. Michela Kuan

Vegan Chef Contest per le scuole: le ricette vincitrici

La prima edizione del nostro Vegan Chef Contest  ha il suo vincitore. Il concorso di ricette 100% vegetali lanciato l’autunno scorso, indirizzato agli istituti alberghieri ed enogastronomici italiani, infatti, ha visto la vittoria della classe 2ᵃ L Alberghiero dell’Istituto di Istruzione Superiore “Antonello” di Messina con la ricetta “Wild”, raviolone ripieno di ricotta di soia ed erbe alimurgiche dei Monti Peloritani, schizzi di vellutata di piselli e salsa allo zafferano, gelèe di aceto balsamico e fiori di borragine selvatica. La classe riceverà in premio una sessione teorico-pratica di cucina vegan con lo chef Martino Beria, membro della giuria che ha selezionato le proposte sulla base di criteri di originalità, appartenenza al territorio, abbinamenti, qualità nutrizionale, impiattamento. Al secondo posto la classe 5ᵃ D Enogastronomia dell’IPSSAR “De Cecco” di Pescara, con la ricetta “Respiriamo l’aria della primavera”, e al terzo la classe 5ᵃ E Enogastronomia dell’Istituto Apicella dell’IPSSAR Alberghiero di Molfetta, con la ricetta “Risotto al Viola di Polignano su crema di piselli gialli, cipolla rossa in agrodolce e chips di carota viola essiccate”. Tutte e tre le classi riceveranno, inoltre, una selezione di testi sulla cucina e sulla scelta vegan, editi da Sonda sponsor del concorso. 24 gli istituti e le scuole alberghiere ed enogastronomiche italiane che hanno partecipato al Contest, anche con più ricette e classi per ciascuna: una percentuale rilevante di tutti gli istituti alberghieri italiani. Dalla Sicilia alla Lombardia il Vegan Chef Contest ha coinvolto docenti e alunni di cucina con un alto livello di qualità, fornendo l’occasione di sviluppare percorsi didattici che hanno valorizzato la cucina vegetale, ma anche le tradizioni e i prodotti locali, il mix tra antico e moderno e la capacità di presentazione dei piatti. “Siamo molto soddisfatti dell’ampia risposta al concorso, primo nel suo genere in Italia, che aveva l’obiettivo di fornire una concreta possibilità formativa per i futuri cuochi nell’ambito della cucina vegan. – dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile Area A Scuola con LAV – I docenti hanno colto perfettamente questo spirito, nell’ottica di una gastronomia di alta qualità che tuteli gli animali, riduca l’impatto ambientale e sia raffinata e gustosa”. “Vegani  e vegetariani in Italia sono l’8% della popolazione, secondo i dati Eurispes 2016, una percentuale in continua crescita, che rappresenta un bacino d’utenza importante al quale la ristorazione e l’industria alimentare prestano sempre maggiore attenzione”, aggiunge Paola Segurini, responsabile LAV Area Scelta Vegan. “Il Vegan Chef Contest puntava a far comprendere in modo approfondito agli studenti e agli insegnanti questo tipo di scelta della clientela e il risultato è stato pienamente raggiunto. – prosegue Paola Segurini – Ringraziamo tutte le scuole che hanno partecipato, invitando quelle che non sono state selezionate tra le vincitrici a ritentare il prossimo anno scolastico 2016/2017 partecipando alla nuova edizione del concorso”. Qui le ricette e a presto, con la premiazione e poi, alla prossima edizione! E avanti con la cucina Vegan, vera sfida del futuro!

Avanti con forza nei diritti dei Vegan

Procede il nostro cammino di tutela dei diritti delle famiglie e dei singoli che scelgono di optare per un menu vegan nella refezione pubblica, in questo caso scolastica. Ecco una conferma del Ministero della Salute. Non è necessaria alcuna certificazione medica per poter far accedere un bambino a un menu alternativo come quello senza ingredienti animali nella ristorazione scolastica. Basta, come per tutti gli altri bambini, di una dichiarazione dei genitori. E dopo una prima Nota alle Regioni inviata dal Ministero qualche giorno fa affinché vengano rispettate le Linee Guida Ministero-Regioni-Comuni in vigore dal 2010, “nei prossimi giorni ne faremo ancora più determinate e puntuali”. Lo ha detto ieri in Commissione Affari Sociali alla Camera il Sottosegretario Vito De Filippo (pagina 158 dei Resoconti Camera) in risposta all’interrogazione presentata dall’On. Beatrice Brignone (Possibile). Qui il nostro comunicato stampa odierno. paola segurini

Cacao crudo, ah beh!

Viaggiare significa anche assaggiare mondi nuovi e dal Nord Europa porto a casa il ricordo di morbidi brownie che hanno scaldato le fredde mattine avvolgendomi col profumo del cacao e delle mandorle. Una ricetta velocissima e sana che non usa zuccheri industriali e farine raffinate, ma si basa su ingredienti genuini – tra cui il cacao crudo, un vero nutraceutico - che nascono dalla natura senza essere trasformati artificialmente per diventare bombe infiammanti e ingrassanti. La primavera spesso mette sonnolenza e torpore, con questi dolcetti sarete subito tonici senza però appesantirvi con merende o colazioni che vi rubano tutte le energie per poter essere digeriti come nel caso di bioches e cornetti al bar. Ecco la ricetta, provare per credere!   Dott. Michela Kuan

La forma delle fragole

La forma delle fragole ricorda quella di un cuore e in effetti aiutano a proteggere il nostro cuore dai fattori di rischio di numerose malattie cardiovascolari, big killer oggi nel mondo. I principi nutritivi contenuti in questi frutti aumentano, infatti, i livelli di colesterolo buono nel sangue, l’HDL, e abbassano la pressione sanguigna. C’è più di una ragione per inserire le fragole nella nostra dieta primaverile in quanto sono ricche di vitamine, fibre e di polifenoli, potenti antiossidanti. All’alto contenuto di sostanze nutrienti buone per l’organismo, corrisponde un basso apporto calorico, zero grassi, zero sodio e zero colesterolo. La fragola è ricca di vitamina C (una porzione ne contiene quanto un’arancia), manganese (importante come antinfiammatorio e antinvecchiamento) e potassio e figura nella top 20 dei frutti con più antiossidanti, anche se la fragola non è propriamente un frutto,  bensì un falso frutto, ovvero un frutto aggregato, ingrossamento di un’infiorescenza. Consumate come dessert con una goccia di limone sono un ottimo sostituto dietetico del dolce che non necessita di zuccheri aggiunti. Invece, per chi vuole cimentarsi in un dolce strepitoso, è qui!   Dott. Michela Kuan

La mensa vegan è un diritto

Le famiglie dei bambini vegani pagano la ristorazione scolastica tanto quanto quelle dei bambini non vegani. Il Ministero della Salute con Regioni e Comuni hanno stabilito da sei anni la fornitura di pasti alternativi e nessuna certificazione medica per alimentarsi senza ingredienti di origine animale. Ma, secondo una ricerca della LAV, nonostante la crescita della domanda, molte Amministrazioni locali come Roma non prevedono ancora cibi dedicati ai vegani limitandosi a dare contorni o, seppure dispensati, cercano in alcuni casi di scoraggiarne l’utilizzo come fa la Regione Emilia Romagna (che non ha modificato le sue Linee Guida pur essendo precedenti a quelle nazionali) o richiedono, in maniera discriminatoria, certificati medici per una scelta che medica non è, come fanno Comuni comeTorino Parma Bologna e Rimini  o addirittura pretendono un consenso informato di scarico di responsabilità come fa il Comune di Ferrara. Per questo la LAV, forte anche di una pronuncia del TAR di Bolzano che nel maggio 2015 ha costretto il Comune di Merano a riammettere al nido una bambina la cui mamma si era rifiutata di accreditare la propria scelta etica vegana con un certificato medico, ha chiesto con una lettera al Ministro della Salute Lorenzin di inviare una Nota chiarificatrice a Regioni e Comuni in applicazione delle “Linee di Indirizzo Nazionale per la Ristorazione Scolastica” che sono state siglate anche dagli Enti locali nella Conferenza Unificata del 29 aprile 2010, e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell’11 giugno successivo, che a pagina 22 recitano testualmente: “Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”. La richiesta è supportata da un’interrogazione parlamentare di cui la deputata Beatrice Brignone si è fatta promotrice, nella quale si citano anche due casi positivi, quelli di Milano e La Spezia che, in ottemperanza alle Linee Guida nazionali, riconoscono i pasti vegani e senza alcuna dichiarazione medica.

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