Il primo mese del 2020 ha lasciato il mondo sconvolto dagli gli incendi in Australia, forieri degli effetti del riscaldamento globale.

A febbraio, con discorso per l’accettazione dell’Oscar, Joaquin Phoenix ha portato i temi dei diritti animali, degli allevamenti e dei rischi climatici su una ribalta planetaria.

A marzo, l’OMS ha dichiara lo stato di pandemia da coronavirus, il contagio dai pipistrelli, con “spillover” tramite la carne dei pangolini - allevati in gabbie vicinissime tra loro – dei wet-market cinesi. Da anni la comunità scientifica –viste altre zoonosi - mette in guardia sul rischio pandemico della diffusione degli allevamenti.

Da aprile, i milioni di abbattimenti di animali “invenduti” portano il focus sui macelli, covi di contagi continui. Emerge chiara la fragile sicurezza del sistema zootecnico.

[Continua a leggere]