Il daikon questo sconosciuto

Il daikon è un ortaggio di origine asiatica che da alcuni anni viene prodotto anche in Europa. Il suo aspetto ricorda quello di una grossa carota bianca, ma si tratta di una radice appartenente alla stessa famiglia di verze e cavoli, le Brassicaceae, con le foglie simile a quelle delle rape.  Al daikon sono attribuite incredibili virtu terapeutiche, infatti, oltre ad essere ricco di minerali come calcio, potassio, magnesio, ferro, fosforo, e di vitamina C, vitamine del gruppo B e fibre, ha la proprietà di bruciare i grassi, grazie alla sua capacità di metabolizzarli. Non a caso in Giappone viene servito in abbinamento alle tempure e ai fritti in genere. Ha virtù disintossicanti, mucoltitiche, antigonfiore, diuretiche e drenanti, per questo è consigliato a chi desidera combattere la ritenzione idrica e la cellulite.  Il daikon può essere inserito nei piatti di cereali, con i legumi e le verdure. In commercio si trova anche sotto forma di “insalatini” quindi tagliato a julienne e poi fermentato con acidulato di umeboshi (condimento giapponese a base di prugne salate). La leggera fermentazione lattica riduce il sapore piccante e dona preziosi enzimi che favoriscono la digestione.   Ecco una ricetta con questa singolare verdura.   Dott. Michela Kuan

Una risata non ci seppellirà

Le reazioni sono tra lo scandalizzato e il molto divertito. Parliamo della parodia dello chef vegano crudista, messa in scena dal comico Maurizio Crozza il 26 febbraio su La7, nel corso della prima puntata stagionale del progamma Crozza nel paese delle meraviglie. Lo chef in questione è Simone Salvini, quasi-guru della cucina vegan, anima gentile e professionista strepitoso. Qui le sue ricette per noi. L'ultima in occasione della recente campagna #Coraggioconiglio. Con buona pace di chi, tra i veg, si è scandalizzato e ha gridato all'orrore, a noi la performance è piaciuta. Ed anche al soggetto imitato, che l'ha postata sui suoi social. Nei toni forti richiesti dall'umorismo in TV, il cuoco Germidi Soja ha una sua grazia, un suo essere leggiadra cassa di risonanza dei nostri principi, seppur enfatizzati come richiede la satira, e il merito di aver sdoganato il termine 'mangiacadaveri' di fronte ad una platea nazional-popolare. Non è poco. Qui il Video di La 7. Enjoy! paola segurini    

Veg è Salute, parola di Ministero

Nutrire il Pianeta, nutrirlo in salute. Questo il titolo della pubblicazione - ora a disposizione in formato scaricabile - a cura del Ministero della Salute, uscita a ottobre 2015. Gli autori del Quaderno – un ricco panel di studiosi ed esperti tra i più quotati in Italia -  nel corso dell’analisi di una buona alimentazione dedicano una pagina ai regimi alimentari vegetariani e vegani.[1] La novità è che il breve testo riafferma le rilevazioni di studi e posizioni ufficiali straniere, che da anni sono il cardine della nostra informazione in merito alla scelta veg. Così, dopo aver categorizzato i diversi generi di nutrizione che vanno sotto il nome di vegetariana, il documento ci dice che ‘E noto che una dieta vegetariana conferisca protezione dalle malattie cardiovascolari, da alcuni tipi di neoplasie (in particolare colon e tratto gastroenterico e vie respiratorie), e sia associata a una riduzione della mortalità per tutte le cause’. Interessante e nuova l’enfasi, positiva, sulle caratteristiche dell’alimentazione tutta vegetale, ‘Rispetto alle diete vegetariane’ specifica il testo ‘la dieta vegana sembra offrire un’ulteriore protezione dall’insorgenza di obesità, ipertensione, diabete mellito di tipo 2 e mortalità cardiovascolare, soprattutto nel sesso maschile’. Le ragioni di questi vantaggi concreti, potrebbero derivare (il condizionale sembra d’obbligo in tutta la pagina) ‘anche da un aumentato introito di agenti antiossidanti e di fibre che caratterizzano un’alimentazione ricca in verdura e frutta fresca’. I redattori segnalano quindi la necessità di ‘applicare correttamente’ soprattutto le diete prive di derivati animali, suggerendo – come sempre fa la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana – un’integrazione di vitamina B12.  Nulla di nuovo sotto il sole. Importante è la dichiarazione che i  ‘dati già oggi a disposizione indicano che la dieta vegetariana e quella vegana possano essere responsabili di un buono stato di salute nell’adulto’. La limitazione all’adulto diverge purtroppo dalla posizione ADA, che estende i vantaggi della scelta vegana – bilanciata e varia – a tutte le età[2]. A piccoli passi, ma si procede - in sostanza - nell’accettazione  – e questa pubblicazione ufficiale del Ministero della Salute ne è la prova -  dell’evidenza di come l’alimentarsi equilibratamente in modo vegano sia un metodo reale di tutelare la salute, l’ambiente e gli animali. Ed è proprio sulle ‘origini antiche e sulla cultura di rispetto degli animali’, come fonte da cui scaturisce la scelta veg, che si soffermano gli autori nell’introdurre la descrizione oggetto della presente disamina, riconoscendo all’alimentazione veg la valenza etica di cui ci facciamo ogni giorno, con orgoglio,  promotori. Paola Segurini   [1] http://www.quadernidellasalute.it/download/download/25-ottobre-2015-quaderno.pdf [2] “È posizione dell’American Dietetic Association che le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Le diete vegetariane ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e per gli atleti” (versione originale in Inglese http://bit.ly/1J0kbaj)  

Rosso giapponese

I cavoli sono un concentrato di proprietà nutritive, perfette per superare i malanni del freddo e fare il pieno di energie! I romani già ne facevano largo uso in cucina ma ne apprezzavano anche le proprietà medicinali. In particolare, il cavolo cappuccio rosso, è stato per molti secoli uno degli alimenti principali degli equipaggi delle navi, per assicurare loro un efficace nutrimento, ricco com'è di preziose vitamine e minerali, durante i lunghi viaggi in mare. Questa varietà di cavolo è utilizzata sia cotta sia cruda, ha pochissime calore, ma tante vitamine (in particolare del gruppo B e C) e un discreto contenuto di Calcio, Fosforo e Potassio, un buon alleato nella diuresi e nei percorsi dimagranti e disintossicanti. Si sposa benissimo con mele e pere e frutta secca che equilibrano quel vago gusto piccantino tipico dei cavoli, oggi ve lo propongo in una ricetta dal sapore nipponico, per un antipasto molto scenografico o un esotico aperitivo. Qui la ricetta.   Dott. Michela Kuan

Leggere Vegan

Siamo al numero 5, ed è sempre più interessante, ricca, luminosa e utile. Di chi parliamo? Ma di Vegan Italy, la rivista che si fregia del sottotitolo ‘il nuovo modo di pensare il cibo’. Nuovo lo è davvero, almeno per quanto riguarda l’abbondanza nei contenuti, la vastità delle informazioni, il piglio positivo e costruttivo, mai accusatorio e colpevolizzante. Elementi non comuni, quando si parla di alimentazione e stile di vita vegan. Ogni numero, che esce a cadenza mensile, è in pratica una guida al ben-essere senza crudeltà. Ma con molto, molto altro. E così si passa dalle rubriche di nutrizione, psicologia, filosofia alle collaborazioni di esperti, che coprono praticamente a 360 gradi argomenti di grande interesse. I profili  - di personaggi e di professionisti che hanno fatto della loro vita vegan un credo pubblico e privato - e le interviste lasciano spazio a tutte le forme di cucina 100% vegetale, dal'alta cucina naturale al crudismo, alla tradizione rivisitata, all’etnico e al fusion. Si ritorna quindi a temi di rispetto per gli altri animali, attraverso scelte quali la moda etica e poi si viaggia, portati per mano da guide esperte, che donano favolose dritte ai vegan traveller. Un continuo arcobaleno di input, piacevole e - per chi avesse dubbi sulla varietà e sulla bellezza della vita veg - incoraggiante.   Chapeau a Edizioni Sonda, per l’avventura e il coraggio di questa splendida pubblicazione. Il 18 febbraio Vegan Italy verrà presentata a Roma, con la partecipazione del nostro presidente Gianluca Felicetti e degli intrigantissimi Vegan Chronicles. L'appuntamento è dalle 18.00 alle 19.30 al  Ma Va'? Ristorante, di Via Euclide Turba, 6/8, 00195 Roma. Ulteriori info qui.   Paola Segurini

Il valore dei Veg

Che facciamo la cosa giusta non c’è dubbio. Almeno, noi non abbiamo mai  dubitato che le nostre scelte etiche fossero il comportamento da adottare per vivere una vita coerente e.. viva. Ma, guardandoci in giro, continuiamo a vedere di non essere più uno sguarnito gruppo di persone che vanno in direzione ostinata (eccome) e contraria. Insieme ad altri, spinti da motivazioni differente, ma che portano allo stesso risultato, progrediamo nella crescita, a colpi di 1600 al giorno. Una cifra del tutto rispettabile, con un suo significato in termini economici, tale da spingere alla creazione di linee di prodotti e aree di vendita. Indietro non si torna, come spesso affermiamo, e lo confermano gli addetti ai lavori. Tutto è spiegato meglio in questo recente pezzo del Corriere. E non basta. Il mercato delle alternative della carne raggiungerà, entro il 2020, i 5,2 miliardi di dollari. A dirlo è una ricerca pubblicata recentemente da Allied Market Research, istituto che si occupa di ricerche di mercato su scala globale. Il tasso annuo di crescita composto sarà dell'8.4% tra il 2015 e il 2020. Qualche esempio?   Nel mercato delle alternative della carne considerate per tipo - che comprende i prodotti preparati con tofu, tempeh, proteine della soia (TVP),  seitan, quorn e altre fonti vegetali - i prodotti a base di proteine della soia (TVP) hanno raggiunto il 36,5% del mercato nel 2014, in quanto sono l'ingrediente chiave nella maggior parte dei prodotti derivati dalla soia. In termini di crescita, il  Seitan dimostra  un tasso annuo di crescita del 9,6%, grazie alla sua crescente adozione nel settore della ristorazione.   Entusiasmante, no? Il resto della ricerca è consultabile qui Buona lettura!  Paola Segurini

Il cuore a sorpresa

Nella settimana più romantica dell’anno, vi propongo questo dolce bello, originale e sano per un momento speciale con le persone che amate; che sia il vostro compagno, vostro figlio, la mamma o il vostro amico peloso, poco importa, quello che conta è non dimenticare di aprire il proprio cuore al mondo e imparare ad amare noi stessi cominciando dal cibo. Eccolo qui!   Dott. Michela Kuan  

La ricchezza dei pinoli

I pinoli, identificati comunemente frutta secca, in realtà sono semi e come tutti i semi oleosi, sono molto energetici, quindi perfetti come ricostituenti per affrontare periodi di stress e stanchezza.    I pinoli hanno inoltre effetti antiossidanti: mantengono giovane la pelle e sano l'organismo. Il loro consumo aiuta la regolarità intestinale e aiuta l'organismo a liberarsi dalle tossine accumulate. Inoltre, contengono acido oleico, che risulta in grado di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.   Oltre ad essere buonissimi, sono un aiuto per chi soffre di dolori mestruali e, si narra siano un prezioso alimento afrodisiaco e stimolante per la fertilità!   Tra l'antica popolazione dei Frigi i pinoli erano utilizzati per preparare un vino inebriante e afrodisiaco, in Grecia le pigne erano simbolo di fertilità e lo scrittore romano Plinio scriveva al riguardo: “i pinoli spengono la sete, calmano i bruciori dello stomaco e vincono la debolezza delle parti virili”.   Ecco la ricetta per un aperitivo o un antipasto per una serata molto speciale! Dott. Michela Kuan

I numeri parlano vegano

Raggiungiamo l’unità decimale. E’ un dato importante, oseremo dire storico. Secondo il Rapporto Italia 2016, presentato il 28 gennaio da Eurispes, l’1% della popolazione – in base al campione intervistato – è vegan. E conquista ‘di diritto un nuovo spazio nella rappresentazione delle abitudini alimentari degli italiani’. Un momento per rallegrarci, ma continuiamo ad esaminare l’analisi. Oggi i vegani in Italia sono  circa 600.000, con un aumento dell'800% rispetto all'anno precedente. Mica poco!  Con buona pace dei dati diffusi lo scorso anno dallo stesso Istituto di ricerca (0,6% nel 2014 e 0,2 nel 2015), il ritratto numerico ci appare piuttosto rispondente a ciò che noi - come ‘addetti ai lavori’ in una Onlus che sostiene e diffonde questa scelta alimentare e di vita - vediamo accadere. L’unità decimale rilevata da Eurispes corrisponde infatti alla tendenza ad alimentarsi con maggiore consapevolezza che riscontriamo nella diffusione sempre più capillare di ristoranti orientati all’offerta, anche esclusiva, di cibi totalmente di origine vegetale. I ristoranti, le paninoteche, le pizzerie, ma anche le pasticcerie scoprono, inventano e offrono  un nuovo universo di sapori per chi vuole mangiare cruelty free, ma anche – udite, udite - per i buongustai. L’identificazione di un nuovo modo di mangiare bene è il primo passo verso un futuro migliore. Il trend individuato dall’indagine Eurispes rispecchia anche l’espansione della reperibilità di prodotti e ricettati vegan nella grande distribuzione e il propagarsi a macchia d’olio dell’interesse per la cucina tutta veg. Sono chiari segni di risposta alla richiesta del consumatore, che dimostrano lo sviluppo di un diverso atteggiamento, più selettivo e attento verso il cibo, che non è più solo elemento di  sussistenza o di conforto, ma anche dimostrazione di una nuova visione più responsabile dell’alimentazione. Tutto qui. Tutto sotto i nostri e i vostri occhi. E nei piatti. Ma chi saranno poi ‘sti vegani? Eccoli inquadrati nelle tabelle numeriche dello studio. Sono lo 0,7% degli uomini e l’1,3 % delle donne. In testa, dal punto di vista geografico, il Nord-Ovest (2,1%) seguito dal Nord-Est (1,9) e Centro (0,5), fanalini di coda Sud e Isole (0,0). E poi, sono tutte single e gattare? No davvero. Le coppie vegane con figli sono l’1,3%, le famiglie monogenitoriali si attestano all’1,1, le coppie senza figli sono in terza posizione (1,0) e ultimi proprio i single (0,4). In sostanza, qualsia sia il motivo della scelta, abbiamo ragione di gioire, perché i numeri parlano e dicono qualcosa di simile a ciò che noi vediamo.. Paola Segurini

Bologna: vegan a scuola si può

La scelta vegan a scuola? Molto spesso un iter frustrante, una serie di porte chiuse da cercare di aprire con pazienza e informazioni. Oppure un’odissea di sostituzioni raffazzonate dei cibi di origine animale.  But the times, they are a'changing. Nel capoluogo emiliano non sarà più così. Il comune di Bologna, da febbraio, infatti offre finalmente la possibilità,  alle famiglie che hanno optato per un’alimentazione vegan dei propri bambini,  di scegliere un menu scolastico ben pianificato su cibi di origine esclusivamente vegetale. Tutto bene, se non fosse che sul modulo per la richiesta di una ‘dieta etica’ viene richiesta la firma del pediatra o del medico di famiglia, in aggiunta a quella dei genitori (qui il modulo).Un po’ troppo! Considerata la recente sentenza n. 245/2015 del Tribunale di Giustizia Amministrativa di Bolzano che ha cancellato la  prescrizione della firma del medico, ritenendo la dichiarazione di responsabilità da parte dei genitori, anche ai sensi delle Linee Guida della Ristorazione Scolastica emanate dal Ministero della Salute, è ritenuta dai Giudici sufficiente per ottenere il menu vegano. Per essere davvero equa e non discriminatoria, considerato che la firma del pediatra non è prevista per le famiglie che optano per la scelta onnivora, la possibilità offerta agli scolari felsinei deve quindi prevedere solo la firma di mamma e papà. La LAV ha presentato richiesta in questi termini. Viva la mensa aperta a tutte le scelte! paola segurini  

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