La Mole è molto Veg

Una delle notizie migliori delle scorse settimane è stata la scelta della nuova amministrazione di Torino di presentare un programma che promuove l’alimentazione veg (a pagina 26). Lo sapevamo, che il capoluogo piemontese era un faro luminoso in termini di scelte alimentari etiche, fin dal primo VegFest del 2001 (il padre di tutte le manifestazioni culinarie senza crudeltà). Lo sapevamo che una bella comunità, decisa e variegata,  portava avanti un pacifico spostamento della tradizione gastronomica verso  aperture alla cucina 100% vegetale.  Lo sapevamo che le istituzioni ne erano consapevoli, e le abbiamo incitate con garbata forza, ottenendo risultati,  certi della presenza visibile  della nostra sede territoriale. Ma la gioia di vedere i titoli dei giornali, in cui si nomina Torino come città Veg; l’eco positivo (salvo i soliti detrattori) propagatosi inarrestabile, come lo sono certi fenomeni fisici, della consapevolezza che stiamo percorrendo la strada giusta e non siamo più soli, bizzarri visionari, è stata cospicua. Vedere  articoli di quotidiani stranieri citati da guru dell’alimentazione 100% vegetale d’oltreoceano,  come Mattew Kenney non ha prezzo. La certezza che il nostro cammino di sensibilizzazione per gli animali e il Pianeta continua a dare frutti è un incentivo ad andare avanti con fiducia e con sempre maggiore impegno. W le città molto Veg! Paola Segurini  

Amabile aglio

  L’aglio è un ingrediente fondamentale di tante ricette della cucina italiana; antibatterico, antiparassitario, antitumorale sono solo alcune delle proprietà di questo aromatico bulbo. Pensate che veniva utilizzato già al tempo degli Egizi come “farmaco” e lo ritroviamo in ben 22 ricette in un papiro medico risalente al 1500 a.C.!   Di ritorno dalla bellissima Toscana non potevo non rendere omaggio a questa incredibile pianta resa famosa dai noti pici all’aglione, ma prima di vedere la ricetta scopriamo insieme le sue qualità. In generale è utile e consigliato per quelle persone che hanno problemi di ipertensione, malattie da raffreddamento e contro i disturbi dei fumatori cronici; combatte le infezioni, grazie alla presenza dell’allicina. Inoltre, fluidifica il sangue e abbassa la pressione sanguigna per merito dell’allina e per la sua azione stimolante della diuresi.   L’aglio gode, anche, di proprietà spasmolitica, antisettica ed antidiarroica a livello intestinale, andando ad aiutare nel trovare sollievo da coliti e flatulenza. A livello muscolo scheletrico è un ottimo rimedio per le artriti, i reumatismi e, grazie al solfato di allile, aiuta a migliorare la funzionalità delle articolazioni.   Qui i Pici!   Dott. Michela Kuan

I tesori dell'ulivo

  L’olio ottenuto dalla spremitura (controllate che sia a freddo!) delle olive è un condimento noto ed apprezzato in tutto il mondo. I frutti da cui si ricava presentano tantissime virtù: antiossidanti (vit. E, acido oleico, polifenoli), sostanze con proprietà antiinfiammatorie (oleocantale), acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili A, D, E, K.    Di recente, i risultati di un’analisi sistematica dei più importanti studi clinici pubblicati sull’argomento (condotti su circa 14000 individui), hanno dimostrato che le persone che consumavano una quantità significativa di olio extravergine d’oliva presentavano un rischio minore di sviluppare una neoplasia, in particolare il carcinoma della mammella e dell’apparato digerente.    Ma i motivi per consumare i frutti e i loro prodotto del multicentenario albero di ulivo sono molteplici:   • Proteggono dalle malattie cardiovascolari: i polifenoli in esso contenuti favoriscono una maggior produzione di nitrossido, potente vasodilatatore, e prevengono dall’ossidazione delle lipoproteine LDL.   • Svolgono un’azione benefica nello sviluppo del sistema nervoso: la sua composizione lipidica è simile a quella del latte materno, rendendolo un alimento essenziale nella dieta del bambino. In età adulta, invece, ci preserva dalle malattie legate al rallentamento e al deterioramento delle funzioni celebrali, come Parkinson e Alzheimer.    • È il più digeribile e il più sano tra i grassi ed ha un effetto benefico su tutto il sistema gastrointestinale, proteggendone le mucose.    • Riducono i livelli di zuccheri nel sangue e la resistenza all’insulina.   • Hanno un effetto benefico sul nostro apparato osteoarticolare: l’olio extravergine di oliva facilita l’assorbimento della vitamina D e combatte l’osteoporosi ed è un efficace alleato terapeutico nell’artrosi.   • Proteggono da diverse patologie infiammatorie cutanee, quali la psoriasi, l’acne, la dermatite atopica e altri tipi di eczema.      E per concludere, una ricetta!   Dott. Michela Kuan  

Liquirizia contro il caldo

Masticare liquirizia è un trucco usato fin dall’antichità per recuperare le forze durante le giornate più calde, infatti in Egitto è largamente usata per rompere il digiuno durante il Ramadan: la radice viene polverizzata e filtrata in una rinfrescante bevanda. Prodotto mediterraneo di fama internazionale nasconde numerose virtù tra cui un’azione antinfiammatoria e nella cura di afte e affezioni della bocca. Inoltre si rivela un’ottima soluzione nel trattamento del reflusso gastroesofageo e della cervicale, contrastandone i dolori e inibendo, grazie alla presenza di glicirrizina, la degradazione dei corticosteroidi umani. Masticare la radice è, anche, un espediente per togliere la fame e un aiuto per chi vuole smettere di fumare, ma non è adatta ai soggetti ipertesi. Una ricetta golosa alla liquirizia? Qui!   Dott. Michela Kuan  

Bimbi veg: media e disinfomazione

La LAV lavora da anni per la diffusione della scelta alimentare vegana, di matrice etica sì, ma basata sulla corretta informazione, sulla  consapevolezza che, come in ogni regime alimentare, non si può prescindere dall’equilibrio dei nutrienti e dalla consulenza degli esperti, necessaria per qualsiasi scelta alimentare relativa a bambini di ogni età e in grado di guidare i genitori lontano da pericolosi “fai da te”. Ogni giorno saliamo un piccolo gradino della ripidissima scalinata che conduce verso la possibilità di scegliere con nuova chiarezza – e con il riconoscimento e il sostegno della società – una vita sana e consapevole che, come in una fotografia a 360°, non perda di vista l’impatto delle nostre scelte sul futuro del Pianeta e di tutto ciò che ad esso afferisce. Portiamo avanti il  nostro impegno con onestà e convinzione e con la solerzia di chi marcia verso un obiettivo, noncurante degli ostacoli che incontrerà.  E il panorama intorno – grazie anche al nostro sforzo – cambia. Finalmente il numero delle persone che aprono gli occhi sui condizionamenti subiti finora (uno fra tutti è la “dittatura della consuetudine”  cioè il “carnismo”) è in costante aumento, i dati parlano e confermano il cambiamento in atto. Anche le Istituzioni se ne accorgono e, sollecitate dalle richieste dei cittadini, a cui garantiamo il nostro appoggio fattivo e spesso determinante, intervengono per aggiustare "a cascata" la mancata applicazione di indicazioni di comportamento, come per esempio le Linee guida di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica. Si concretizzano anche i  pronunciamenti giudiziari che tutelano i genitori che adottano un’alimentazione veg per i loro piccoli, come a Merano l’anno scorso e, pochi giorni fa, a Monza, dove il tribunale ha autorizzato il pasto vegan alla mensa scolastica per un bimbo di 8 anni, il cui padre, non più in accordo con le scelte alimentari materne, aveva chiesto un menu onnivoro. Parallelamente, aumentano le entità che forniscono appoggio solido e scientifico (basato su fonti ineccepibili) a chi opta per la scelta vegan. Una fra tutte la neonata rete delle Famiglie Veg, ambulatori  per bambini e mamme attesa, competenti in nutrizione a base vegetale.  In tutto questo, il nostro agire, insieme a quello di tutta la diffusa e variegata "comunità" dei vegani, viene minato sistematicamente dalla "caccia al bambino vegano malnutrito", sport che pare fare adepti  tra i giornalisti in cerca di facili clic. Essendo un’attività venatoria, non può che essere fatua e dannosa. E inutile. Infatti ad ogni caso clamoroso corrisponde la smentita. I bimbi vegani degli scoop risultano, in seguito ad indagini leggermente più approfondite, non essere vegani o, perlomeno, i loro malesseri non sono imputabili alle scelte alimentari (vedi bimbo con malformazione cardiaca congenita). Ciò non toglie che possa esserci dell’avventatezza nei genitori, caratteristica diffusa in tutte le categorie di mamme e padri, onnivori in testa,  ma che non porta a "sbattere il mostro in prima pagina".  Riflettendo sulle modalità di queste "denunce" pubbliche, non possiamo non chiederci se non sia l’acquisita e crescente coscienza di quanto le abitudini comuni a tavola (imposte alla e dalla maggior parte dei nostri genitori e quindi benedette dal crisma del "tradizionale")  siano in fondo negative e rispondenti a logiche dominanti di mercato che piano piano perdono terreno, a muovere la ricerca del caso vegano di turno. Paola Segurini Responsabile LAV area Scelta Vegan

Adoro il pomodoro

Povero di zuccheri e grassi, il pomodoro ha proprietà diuretiche, rinfrescanti ed è un autentico concentrato di sostanze benefiche: vitamine C e A, ma anche B1, B2, B6, E, H, K e PP. Il suo succo, spremuto e bevuto al mattino, combatte la stitichezza cronica e allevia i disturbi renali legati a calcolosi. I pomodori, inoltre, essendo ricchi di zolfo, svolgono una sensibile azione disintossicante, mentre, grazie all’irresistibile aroma, riesce anche a stimolare l’appetito. La vitamina C, contenuta per il 24%, svolge una importante azione antinfettiva, interviene nei processi della crescita e previene le ossidazioni cellulari, ma data la sua estrema labilità, si perde con la cottura. Originario del Sud America (da dove arrivò con forme e colori diversi simili a pomi dorati), questo succoso frutto si sposa con mille ingredienti e anche nella classica versione della bruschetta con aglio e olio a crudo, diventa uno scrigno di virtù nutritive. Qui una ricetta da provare, buonissima e sana.   Dott. Michela Kuan

Bimbi vegan: non di tutta l'erba un fascio

Il caso della bimba cosiddetta “vegan” di Ventimiglia riportato dai media ieri, non può essere utilizzato per denigrare, facendo “di tutta l’erba un fascio”, una scelta alimentare che, se correttamente praticata e ben bilanciata, ha solo benefici, come confermato ormai dai maggiori istituti scientifici internazionali. La storia della piccola Chiara rappresenta comunque un caso limite, oltre che raro, in rapporto all’altissima percentuale di bambini onnivori obesi (9,8%) e in sovrappeso (20,9%) - di cui di cui l’Italia è leader in negativo a livello europeo - con le relative patologie connesse ed elevati costi per il Servizio Sanitario Nazionale, per i quali però nessuno grida allo scandalo. E’ evidente che, affidandosi alla guida di professionisti qualificati e preparati, l’alimentazione vegana non ha controindicazioni per nessuna fascia d’età. Ma in tema di scelta veg esistono, anche tra i professionisti, molta disinformazione e preconcetti diffusi.  Per colmare un gap formativo che, se riempito, sarebbe di fondamentale aiuto per le famiglie che optano per un’alimentazione vegan, la LAV rivolge un appello al Ministro della Salute, al Ministro dell’Università, ai Rettori delle Facoltà di Medicina, ai Direttori delle Scuole di Specializzazione in Pediatria, alle Società Scientifiche di Pediatria e ai competenti Ordini Professionali affinché aumentino le opportunità di formazione e informazione a favore di questo genere di alimentazione, all’interno della programmazione dei loro Istituti. Qui il nostro comunicato integrale paola segurini    

Non è l'ora del latte

Il latte non è indispensabile. La LAV ha battuto il Ministero delle politiche agricole che, con la sua recente campagna #oradellatte faceva disinformazione affermando il contrario, e ha ottenuto l’intervento dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria che farà cambiare le pagine del sito pubblicitario pagato con soldi pubblici della campagna #oradellatte, con testimonial lo chef Carlo Cracco, il nutrizionista Giorgio Calabrese e la giornalista Cristina Parodi. La campagna aveva definito "fondamentale" questo alimento "in tutte le fasi della vita degli individui", affermando fra l’altro che "per una corretta alimentazione quotidiana" è "indispensabile per il nostro organismo, sia per quanto riguarda la fase dello sviluppo che nell'età adulta". L’organismo di regolamentazione pubblicitaria ha infatti scritto, sulla base della documentata denuncia anche scientifica trasmessa dall’associazione animalista che: “l’apporto proteico e di nutrienti fornito dal latte può essere sostituito senza inconvenienti da altri cibi non di origine animale”. "Siamo scandalizzati che il Ministro delle politiche agricole e alimentari Martina dia ben 120 milioni di euro di aiuti per un sistema zootecnico già fortemente sostenuto da contributi pubblici, incapace di reggersi solo sulle proprie gambe e che prende il latte alle altre specie animali, sottraendolo ai loro piccoli fatti nascere a forza - afferma Gianluca Felicetti, Presidente LAV - Il termine indispensabile era stato già censurato come ingannevole negli anni scorsi dall'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria su nostra istanza contro Mellin e Consorzi di produttori di carni che intendevano accreditare il messaggio che è impossibile vivere senza alimentarsi con proteine animali, e questo è contraddetto dalla vita di milioni di vegani e di intolleranti al lattosio in tutto il mondo e in tutte le epoche. Lo sapevano e lo sanno tutti, ora per forza anche il Ministero delle politiche agricole e alimentari che non deve più discriminare con un’IVA da beni di lusso gli agricoltori che producono i latte di origine vegetale sempre più preferiti anche dagli italiani. Al Ministero delle politiche agricole e alimentari chiediamo di farsi portavoce di tutti gli interessi, con obiettività".  

Ambiente e alimentazione

il 5 giugno è stata la Giornata dell’Ambiente, la nostra associazione ha invitato tutti a riflettere sulle conseguenze delle abitudini a tavola, con particolare riferimento a: la distruttiva realtà degli allevamenti (inquinamento, erosione di terre, consumo d’acqua) l’impatto devastatore della pesca industriale e non la deforestazione volta a creare pascoli o per piantare monocolture destinate a far “lievitare” in modo rapido gli animali “da carne” la carenza d’acqua, spesso anche avvelenata dai liquami degli infiniti capannoni-stalla la desertificazione delle terre, rese sterili dal sovrappascolo altri mille effetti sull’ambiente del consumo di carne, latte e uova. Occorre passare dalle parole ai fatti e mettere in atto, subito  -  tanto a livello istituzionale quanto a livello individuale - azioni virtuose e utili a preservare davvero l’ambiente, che ogni giorno subisce attacchi gravissimi per lo più a causa di un sistema produttivo basato sulla carne: e tutto questo benché la carne non sia affatto un elemento indispensabile al nostro sostentamento”. Lo scorso il 22 aprile, Giornata della Terra,  171 paesi hanno firmato gli accordi di Parigi  sul clima, così facendo hanno concordato sull’obbiettivo a lungo termine di regimentare il danno umano al clima, mantenendo il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C. L’impegno ratificato è senza dubbio un passo avanti verso la consapevolezza della nostra responsabilità nella distruzione e nel salvataggio della Terra. Troppo spesso, tuttavia,  ci si dimentica di quanto ingente sia il contributo del singolo e soprattutto delle sue scelte alimentari nella distruzione del Pianeta. Al giorno d’oggi, fortunatamente, esiste un numero sufficiente di studi sull’effetto che può avere il cambio di alimentazione in termini di impatto sull’ambiente e, di conseguenza, sul futuro del Pianeta, da permettere agli scienziati di pubblicarne una revisione sistematica.* L’analisi di 14 ricerche autorevoli, che esaminano le emissioni di gas serra e l’utilizzo del terreno per  un totale di 49 scenari di scelte alimentari, mette in evidenza come passare ad una scelta vegan sia la soluzione di maggiore efficacia per tutelare l’ambiente. Adottandola, si possono ridurre le emissioni di un quantitativo che va dal 25% al 55%, rispetto al massimo del 35% a cui possono condurre altri cambi di dieta, tra cui l’opzione per una alimentazione vegetariana, o la riduzione del consumo di carne rossa. Tutto sta nella scelta individuale, nella decisione di essere veri ambientalisti, e i veri ambientalisti sono vegan. A tutto vantaggio anche della salute personale.   * Journal of Cleaner Production, Volume 91, 15 March 2015, Pages 1–11 Environmental impact of dietary change: a systematic review,  E. Hallström, , A. Carlsson-Kanyama, P. Börjesson  

Sapori indiani: il coriandolo

Il dahl è un piatto indiano che riunisce importanti nutrienti, come le lenticchie,  e spezie quali la curcuma, lo zenzero e il coriandolo.  Le caratteristiche di quest'ultima pianta sono molto interessanti: i suoi frutti sono simili a granelli di pepe e hanno capacità digestive, anticolesterolo e sgonfianti, è utile inoltre per combattere anemia ed emicranie.   Le foglie, simili al prezzemolo, possono ornare insalate, verdure saltate e zuppe donando un profumo esotico e un tocco di colore ai piatti. Imparare a usare le spezie è un trucco per usare meno sale e assumere importanti micro-nutrienti come vitamine, ferro, selenio, zinco, potassio e fibre.   La ricetta del dahl indiano, plurisecolare e diffusa in tutta l’Asia, racchiude equilibrio e salute, ottimo abbinato a riso integrale o consumato come zuppa, diluendolo durante la cottura. Eccola qui. Buon appetito!   Dott. Michela Kuan

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