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Marcia indietro per l'opzione veg mense
Ci sono momenti i cui il mondo sembra davvero andare in direzione contraria al buon senso e alla logica.
Lo scorso venerdì è stato uno di quelli: sono state diffuse le proposte per le nuove Linee di indirizzo per la ristorazione scolastica, per la ristorazione ospedaliera e assistenziale e per la ristorazione ospedaliera pediatrica che accorpano in precedenti versioni distinte e si occupano di tutti i contesti citati. In un tempo in cui si parla sia di inclusione, che di prevenzione, che di emergenza climatica, il documento a un enorme passo indietro. E si muove in modo ostruzionistico verso l’alimentazione veg. A scuola e non.
Considerata l’importanza sempre crescente che rivestono le scelte alimentari guidate da motivazioni etiche, filosofiche e culturali e di orientamento alla massima sostenibilità ambientale, il testo presentato alla Conferenza Unificata appare assolutamente in controtendenza, anche rispetto a alle Linee Guida nazionali sulla ristorazione scolastica che non pongono alcuna discriminazione ma, anzi, a prevedono che “Vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali. Tali sostituzioni non richiedono certificazione medica, ma la semplice richiesta dei genitori”.
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Contro l'energia fossile, ma a tavola? Bravo Joaquin Phoenix
Joaquin Phoenix ha preso parte venerdì scorso, a Washington, alla protesta dei «Fire Drill Fridays», portata avanti da Jane Fonda – che si è fatta arrestare più volte - ormai da 14 settimane, davanti al Campidoglio, per protestare contro le politiche ambientali USA e sensibilizzare sul cambiamento climatico. Incentrata sugli aspetti dell’energia fossile, la contestazione aveva bisogno di una svolta che evidenziasse il legame – che appare invisibile agli occhi anche più illuminati – tra riscaldamento globale e alimentazione.
Phoenix, presentato da Fonda come "uno dei più grandi attori viventi", ha fatto una breve dichiarazione - che segue quella in occasione della vittoria ai Golden Globes - in cui ha rilevato come il movimento ambientalista e la conversazione sul clima non menzionino l'industria zootecnica, che è la terza causa principale del cambiamento climatico, e ha spiegato che la risposta alla domanda su cosa possiamo fare in questa lotta contro i cambiamenti climatici è modificare proprio il nostro comportamento alimentare. “Non posso evitare di prendere un aereo, ma posso cambiare il mio modo di mangiare, e spero che voi vogliate unirvi a questa causa», ha detto. Anche l’attore di Joker, insieme ad altri colleghi, è stato arrestato perché si è rifiutato di andarsene dal picchetto.
Fa sempre effetto notare quell’enfasi abbagliante posta sull’aggettivo ‘fossile’ e la poca luce proiettata sulla parola ‘carne’ … nelle proteste in piazza, siano esse i Fridays for Future o questi Fire Drill Fridays Magari anche con questa mossa così visibile e clamorosa di Joaquin Phoenix, anche con l’aiuto delle altre celebrità e degli sportivi che si spendono quasi quotidiamente su questi temi – grazie Lewis Hamilton – la gente comincerà a capire come l’azione forte sia individuale, quotidiana e semplice. Dare l'addio ai cibi di origine animale è facile! Abbracciare l’alimentazione 100% vegetale è fare la cosa giusta.
ps
Golden Globe: grazie Joaquin!
Bravo, bello e vegano etico. O, al contrario, meglio per il mondo e gli animali, vegano etico, bravo e bello. Joaquin Phoenix ha dimostrato, se ce ne fosse stato ancora bisogno, di essere coraggioso e grato. Con le parole pronunciate nel ricevere il prestigioso Golden Globe come miglior attore protagonista per Joker, ha voluto subito ringraziare gli organizzatori per aver reso vegan la cena di gala dell’evento, riconoscendo loro il merito di aver così sottolineato il legame tra zootecnia e cambiamenti climatici.
Consapevole della forza del suo messaggio in un contesto di visibilità planetaria, l’attore ha reso incisive e potenti le sue dichiarazioni. Grazie Joaquin, ‘together we make the difference’.
ps
Australia: l’essenziale è ora visibile agli occhi
Già era successo con l’Amazzonia, qualche mese fa. Ora riaccade, come da programma annunciato dagli scienziati e rilanciato continuamente dalle istituzioni internazionali.
Adesso brucia l'Australia, con modalità difficilmente immaginabili, per i non addetti ai lavori, rese brutalmente reali da video e foto.
Increduli vediamo scorrere sulle nostre Time Line e bacheche, o in televisione, eventi tanto catastrofici da sembrarci inverosimili.
A noi, abituati a segnalazioni continue di maltrattamenti e abusi su animali, a noi, avvezzi a cercare di convogliare l’attenzione sulle crudeltà degli allevamenti intensivi, sulle nascoste catene di smontaggio della vita dei mattatoi, a noi sembra oggi impossibile che stiano ardendo a morte milioni di animali. Già 500 milioni. Anzi 1 miliardo (secondo dati diffusi l'8 gennaio).
Eppure è così, eppure sono quelle specie di animali che, in un certo senso e non tutte, consideravamo ‘al sicuro’, nei loro habitat, magari minacciate dalla caccia, ma mai sterminabili in questo modo assurdo e immediato. E poi altre, allevate per utilizzi umani - come la tavola o la lana - che non si estingueranno, ma sono ugualmente tragiche vittime della nostra ingordigia. E tutto intorno a loro.
Rimaniamo così - attoniti - e ancora una volta siamo qui con il nostro urlo di dolore, e ancora una volta esce dalle nostre labbra il grido più antico, che ci portiamo dietro da anni, ‘Meat is murder’, la carne è assassinio, è morte del pianeta e dei suoi abitanti.
La carne, con la sua greve dose di responsabilità nei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale, fa bruciare vivi i canguri e gli altri.
Adesso, oltre ad essere nel cuore degli 'animalisti', questo fatto essenziale è visibile agli occhi. Tapparseli non serve più.
ps
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"È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi”. ”L'essenziale è invisibile agli occhi”, ripeté il Piccolo Principe, per ricordarselo.
Sentenza storica: veganismo non discriminabile
Il veganesimo non è una dieta (come molti credono) ma uno stile di vita a tutto tondo che comprende aspetti etici che si addentrano in tutti i settori dell’esistenza.
Da ieri, nel Regno Unito, equivale a una religione o a un credo filosofico e come tale è protetto dalla legge.
Questi, in sostanza il cuore della storica sentenza che ha risposto al caso portato in corte a Norwich, in Gran Bretagna, da Jordi Casamitjana – impiegato della League Against Cruel Sports, associazione per la difesa dei diritti degli animali – quando è stato prima discriminato e poi licenziato per avere segnalato, dopo averlo fatto presente ai datori di lavoro, come l’associazione investa parte del fondo pensionistico dei dipendenti in una società che fa ricerca con animali.
Il tribunale del lavoro ha dato ragione ai difensori di Casamitjana, i quali sostengono che il veganismo etico risponda au requisiti per essere un credo filosofico o religioso e debba perciò essere protetto ai sensi dell'Equality Act del 2010.
Per qualificarsi come tale, un credo filosofico deve soddisfare una serie di criteri tra i quali: essere sinceramente sostenuto, riguardare un aspetto rilevante e sostanziale dell’esistenza e del comportamento umani, raggiungere un certo livello di cogenza, serietà, coesione e importanza.
Deve anche essere degno di rispetto in una società democratica, non essere incompatibile con la dignità umana e non essere in conflitto con i diritti fondamentali degli altri, ed essere inoltre una convinzione, non un'opinione o un punto di vista basato sullo stato attuale delle informazioni disponibili.
L’Equality Act è una legge britannica antidiscriminazione, basata quindi sull’eguaglianza di trattamento, e tutela anche contro la disparità di trattamento per età, sesso, orientamento sessuale, razza, religione, maternità, disabilità, matrimonio e unioni civili.
Passi avanti. Ampi e decisi. Bene.
ps
Una calza della Befana dolce e sana
L'Epifania è una ricorrenza è particolarmente amata dai più piccoli, che ricevono la tradizionale calza colma di dolcetti e frutta, come riempirla per renderla una sorpresa salutare per i bambini o i nostri amici golosi?
Alcune idee:
mix di frutta secca come: mandorle, noci, nocciole, ma anche uva passa, datteri, fichi secchi o fettine di mela essiccate. Naturalmente dolce e sempre apprezzata!
frutta fresca come mandarini, clementine, castagne, mele ecc.
radice di liquirizia un vero must e piace a grandi e piccoli!
biscotti in varie forme, sempre a base di farine integrali e zuccheri non raffinati (ad esempio farciti con composta di mele)
aggiungete anche un pensierino "non mangereccio" fatto da voi o acquistato, sarà un gesto in più, molto gradito e duraturo
finite con degli splendidi tartufi incartati singolarmente con carte colorate, da far sciogliere in bocca….attenzione perché sono irresistibili!
TARTUFI AL RISO E CREMA DI NOCCIOLE
Procedimento per la crema di nocciole:
Ho tostato le nocciole, le ho tritate finemente insieme allo zucchero di cocco fino a rendere tutto in polvere, aggiunto la vaniglia Bourbon, il cacao amaro (Equo solidale) un pizzico di sale e il latte di riso (versato poco alla volta).Ho frullato alla Max velocità fino ad ottenere una crema morbida e fluida.
Regolatevi per la quantità del latte di riso in base alla consistenza che volete ottenere e secondo l’uso che ne farete nelle diverse preparazioni. Alla fine ho aggiunto il cioccolato(75%) sciolto a bagnomaria e ho continuato a frullare per creare una crema ancora più corposa e vellutata.
Per i tartufi
Ho cotto il Riso integrale Bio con l’acqua. Verso la fine della cottura, ho aggiunto un pò di latte di riso fino ad assorbire il liquido. Dopo la cottura del riso ho aggiunto il cocco rapè, lo sciroppo d’acero, la vaniglia Bourbon e lo zenzero in polvere. Ho lasciato riposare in frigorifero per una notte.
Il giorno dopo, ho frullato parzialmente il riso insieme al cocco e agli altri ingredienti. Ho preso una piccola parte di riso frullato e aiutandomi con un cucchiaino, ho creato una pallina e un incavo al centro e l’ho farcita con la crema di nocciola.
Ho passato ogni pallina al cacao amaro (o quello che preferite tra cui cocco, granelle etc..) e, al termine li ho riposti in frigorifero per 4 ore ca. Il giorno dopo sono ancora più buoni!
Dott. Michela Kuan
Menu 100 % VEG ai Golden Globe!
La cerimonia di premiazione per i Golden Globes 2020 quest’anno sarà 100% vegetale. La cena della settantasettesima edizione dei prestigiosi riconoscimenti, assegnati annualmente ai migliori film ed ai programmi televisivi della stagione si terrà questa domenica 5 gennaio, e prevede un menu senza ingredienti di origine animale.
La scelta – attuata per dare un esempio pratico dell’importanza dell’alimentazione nella lotta ai cambiamenti climatici – è stata annunciata giovedì scorso dalla Hollywood Foreign Press Association (HFPA).
È la prima volta che la premiazione di un evento del genere, tanto importante e seguito a livello mondiale, diventa ‘verde' e gli organizzatori - con questa iniziativa unica - vogliono dare un segnale forte agli spettatori e ai partecipanti, per farli riflettere sul collegamento tra consumo di alimenti di origine animale e cambiamenti climatici.
"Non pensiamo di cambiare il mondo con un solo pasto, ma abbiamo deciso di compiere dei piccoli passi per sensibilizzare. Il cibo che mangiamo, il modo in cui viene preparato, coltivato e smaltito, tutto contribuisce all’emergenza climatica", ha dichiarato Lorenzo Soria, presidente di HFPA.
A piccoli passi si salva il mondo, magari con una camminata veloce, iniziando anche dal tappeto ‘verde’, il risultato sarà davvero raggiungibile!
ps
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