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Un Capodanno più Buono
Il Capodanno Vegan esiste. E' una festa vera, non un succedaneo insapore. Sono passati i tempi in cui ci si accontentava di un menù a togliere. Ora si aggiungono fantasia e gusto per sostituire menu parrucconi che stanno fortunatamente per passare di moda. Per il loro impatto ambientale ed economico, ma anche e soprattutto per la loro crudeltà sugli animali.
Simona Malerba, chef e blogger di grande creatività, ci propone un menu 100% vegetale esclusivo, stagionale e saporito, gluten free, senza soia e seitan, da preparare prima del Cenone, per lasciarci liberi di godere della compagnia, poiché richiede pochi tocchi conclusivi per servirlo.
Finire l'anno con un menu Buono da tutti i punti di vista è un gesto di ottimo auspicio, perché aperto all'empatia, troppo spesso soffocata in virtù delle tradizioni.
Provateci e Felice 2017!
paola segurini (LAV - Area Scelta Vegan)
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MENU X CAPODANNO
Chips piccanti di cavolo riccio
Crespelle con cavolo nero e zucca
Polenta al ragù di semi e funghi e pesto aromatico
Tartare di lenticchie nere con verdure marinate e maionese d'avocado
Saor di zucca
Mousse al cioccolato e croccantino
Ricette online Qui e Qui
Menu scaricabile (PDF) Un Capodanno Buono _Cambiamenu_LAV
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*Tutte le ricette sono gluten free, senza soia e seitan.
*Anche le foto sono di Simona Malerba, che ringraziamo.
Cannella uguale Natale
La cannella ha mille azioni positive per il nostro corpo: ha azione di modulazione della glicemia, contiene tanti antiossidanti, è stata studiata con risultati positivi addirittura come antitumorale e funziona bene come antifungino (l'olio di cannella risulta efficace nel trattamento della candida).
La sua aggiunta in cottura quando si usano oli o grassi riduce la trasformazione di questi ultimi, mantenendoli decisamente preferibili nell'ottica di mantenersi sani e in forma.
I benefici sono presenti anche dal punto di vista della regolazione ormonale, sia negli uomini che nelle donne; in particolare l'uso di 420 mg di cannella 3 volte al giorno nel primo giorno di ciclo sembra migliorare significativamente i sintomi di fastidio che talvolta sono ad esso connessi.
Una spezia, un tesoro in cucina, anche a Natale. Ecco la ricetta di biscotti deliziosi, con la cannella.
Dott. Michela Kuan
A Natale con ironia!!
Il Natale si avvicina a passi lunghi. E con lui si aprono le Feste, giorni costellati di eventi in cui si mangia in compagnia di parenti e amici.
Tra i punti focali della galassia celebrativa c’è il Cenone della Vigilia, affrontato con menù tramandati da secoli, come accade per il Pranzo di Natale.
Il momento conviviale - seppur un po' meno difficile da gestire, oggi che la scelta Vegan esce sempre più dal novero delle stranezze per entrare in quello delle abitudini alimentari diverse, ma note - diventa palcoscenico realistico di confronto per chi deve condividere la tavola con tanti onnivori e apre la strada a domande, curiose o informative, provocatorie o solo superficiali.
Il siparietto si ripete spesso nella vita, e chi ha optato per un'alimentazione il meno crudele possibile lo conosce bene.
I Social creano oggi una camera dell'eco sempre più potente nel trasmettere e ritrasmettere il termine vegano, per odio o per amore, o solo perché stiamo spostando fette di mercato verso prodotti diversi più empaticamente sostenibili e altrettanto buoni per il palato.
Quale strumento comunicativo migliore di un video, ambientato proprio ad una tavola natalizia - già incrocio movimentato di battute e frecciatine in tutte le famiglie - e realizzato con la vivacità sarcastica dei Vegan Chronicles, per augurare le migliori feste vegan possibili e avviare ad una ancor migliore comprensione delle nostre ragioni?
Paola Segurini
Lenticchie: amiche dell'organismo
Dal punto di vista nutrizionale, l’elevato contenuto di proteine vegetali (il 25%) fa delle lenticchie un ottimo alimento, inoltre hanno pochissimi grassi (attorno al 2%), tanta fibra, molte vitamine (A, B1, B2, C, PP) e buone quantità di sali minerali, quali calcio, potassio e ferro.
Questi piccoli legumi racchiudono, quindi, grandi poteri:
• Intestino: l’alta percentuale di fibre rendono le lenticchie perfette per far funzionare al meglio l’apparato intestinale.
• Colesterolo: la combinazione di fibre e isoflavoni aiuta a abbassare il colesterolo.
• Invecchiamento: le lenticchie sono perfetti antiossidanti grazie alla presenza sia dei flavonidi che della niacina.
• Memoria: grazie all’alto contenuto di tiamina le lenticchie aiutano la concentrazione e la memoria.
• Tra i benefici delle lenticchie come non ricordare quelli apportati al sistema cardiocircolatorio: è dimostrato che assumere costantemente lenticchie fa ridurre la probabilità di aver un infarto del 20%!
• Amiche delle ossa: le lenticchie sono ricche di vitamine del gruppo A e B che aiutano a rafforzare le ossa.
• Un aiuto contro il diabete: alleate del diabete alimentare le lenticchie aiutano a rallentare l’assorbimento glicemico regolarizzandolo.
Ecco qui una ricetta che le esalta.
Dott. Michela Kuan
Spot panettone Motta: paura eh?
La paura che fanno i vegani, o perlomeno tutti coloro che – per le motivazioni più varie – riflettono sull’alimentazione e così facendo minano la 'tradizione'. Eh sì perché il progresso mentale e alimentare, il vedere oltre il prosciutto con cui tentano (per pigrizia o per ‘si è sempre fatto così’) di foderarci gli occhi fin da piccoli, sta dando i suoi frutti.
E così, anche lo spot di un famoso panettone, per tirare a far ciccia, è costretto a farsi beffe di chi sceglie altro e costringe (ohi ohi) a modificare linee di produzione ed ingredienti.
Ingredienti astrusi per un dolce, come il seitan e il tofu, servono alla Motta da trigger per attirare l’attenzione sul classico e ormai obsoleto panettone. Sì quello – industriale - con mille uova e cento burri, quello che ormai in molti si chiedono che cosa ci sia dentro.
Noi di certo non lo vorremmo col seitan (splendido e ineffabile quando si tratta di salati) o col tofu (elegante e antico, versatile e generoso con chi sa usarlo), il nostro dolce natalizio, ma sappiamo che è possibile trovarlo buono per il palato e con gli animali – perché non se ne usano ingredienti derivati dal loro sfruttamento – e per la salute. E senza cercarlo lontano.
Sappiamo anche che non è un vezzo, né una moda, ma una presa di consapevolezza, un togliersi – sempre più diffuso – il prosciutto dagli occhi, fin da giovanissimi, che sta portando, volente o nolente, l’industria del ‘tradizionale’ ad adattarsi – anche la citazione nello spot ne è la prova – perché indietro non si torna. Buone dolcezze davvero dolci, perchè impastate senza crudeltà!
Paola Segurini
I migliori di Vegan Italy 2016: evviva!
Giunto alla seconda edizione, il riconoscimento di Sonda Editore individua, grazie ai voti dei lettori della rivista e del web, i migliori tra Locali, Foodblogger, Libri di cucina e Testimoni Vegan maschile e femminile, in una gamma di 50 candidati, scelti anch'essi dal pubblico. Annunciati oggi i vincitori, tra loro abbiamo trovato la nostra amica Felicia Sguazzi con il suo La Forchetta dei 5 Sapori (qui le sue ricette su questo sito) nella categoria libri e il collega Ciro Troiano, autore dell'annuale Rapporto Zoomafia, che è emerso tra le persone vegan che maggiormente si sono distinte come testimoni maschili di questo stile di vita. Il miglior locale è risultato Cambio Logico di Forlì, mentre tra le donne testimoni la più votata è stata la Dottoressa Susanna Penco, che combatte strenuamente contro la sperimentazione animale. Il Foodblog più amato è La Via Macrobiotica con la sua autrice, Dealma Franceschetti.
A tutti gli insigniti i nostri complimenti, qualcuno in più a Felicia e Ciro e grazie a Vegan Italy.
Paola Segurini
Partecipa al Vegan Chef Contest 2017
LAV lancia per il secondo anno consecutivo il Vegan Chef Contest, il concorso per le classi degli Istituti Alberghieri ed Enogastronomici che intendono formare i propri allievi alla cucina veg.
I futuri cuochi devono infatti saper fronteggiare la sfida di clienti che vogliono solo piatti del tutto vegetali per motivazioni etiche, ambientali o di salute.
Ogni classe partecipante, con un insegnante referente, dovrà presentare una ricetta 100% vegetale accompagnata da fotografie della preparazione e del piatto.
La prima edizione è stata vinta dall’Istituto Alberghiero “Antonello” di Messina con la ricetta “Wild”.
Chi sarà a trionfare questa volta?
Le ricette e le foto allegate dovranno essere inviate, insieme alla dichiarazione indicata nel bando, all’indirizzo educazione@lav.it entro il 15 marzo 2017.
In palio una sessione pratica di cucina con lo chef vegano Martino Beria di Vegano Gourmand e i libri di cucina vegan dell’editore Sonda!
Per saperne di più clicca qui!
I cardi: buoni e utili
Grazie alla sua composizione il cardo si rivela un vegetale ricco di notevoli proprietà terapeutiche: composto prevalentemente da acqua (pari al 94 %) e fibre (utili per smuovere l’intestino), presenta una buona concentrazione di sali minerali come potassio, ferro, sodio, calcio e fosforo; oltre a vitamine, in particolare quelle appartenenti al gruppo B e la vitamina C.
Questi parenti dei carciofi, detti anche gobbi, rappresentano un alimento rinomato soprattutto per le sue virtù depurative e protettive in particolare nei confronti del fegato. Le proprietà antiossidanti del cardo, invece, permettono di tenere sotto controllo e facilitare l’eliminazione di radicali liberi, scorie e tossine. Inoltre, possono essere un aiuto anche in stati depressivi, così comuni nei cambi di stagione con le giornate che diventano buie sempre più presto.
Quando li andate a comprare, preferite quelli più chiari e compatti: se tendono ad aprirsi, vuol dire che non sono freschi. Evitate quelli verdi, che sono aspri e amari.
Ecco la ricetta con i cardi!
Dott. Michela Kuan
Vegan a scuola: lettera aperta al Sindaco di Napoli
La Nota Ministeriale del 25 marzo scorso in tema di adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali, parla chiaro e ribadisce che i Comuni si sono impegnati a rispettare firmando, il 29 aprile 2010, in sede di Conferenza Unificata con Regioni e Ministero della Salute, le “Linee di indirizzo nazionale per la refezione scolastica”, redatte anche con il contributo dell’Istituto Nazionale per la Ricerca e la Nutrizione, che prevedono tali sostituzioni e includono la scelta vegan.
Su questa base da mesi la LAV di Napoli ha avviato un dialogo con il Comune, in particolare con l’ufficio dell’Assessore alla Scuole e Istruzione, allo scopo di offrire anche in questa città la possibilità di scegliere un menu vegano nelle mense scolastiche pubbliche.
Oggi Vincent Esposito, responsabile LAV locale ha inviato una lettera aperta al Sindaco De Magistris perché intervenga al fine di far inserire nel bando di gara relativo alla fornitura delle mense scolastiche, che uscirà a dicembre di quest’anno, il requisito di poter fornire un equilibrato menu vegano.
Una esigenza ancor più manifesta, dopo che domenica 7 novembre è andato in onda un servizio su Rai 3, nella trasmissione "Indovina chi viene a cena", che ha messo ancora una volta in luce come un’alimentazione vegan a scuola, possa apportare benefici alla crescita e alla salute dei bambini. L’inchiesta ha citato, tra gli altri, proprio il Comune di Napoli, che ancora non garantisce il pieno rispetto del diritto – senza necessità di alcun certificato, se non la semplice richiesta di entrambi i genitori - a un menu totalmente rispettoso delle scelte personali di ogni individuo.
“Riteniamo che - conclude Vincent Esposito - una città come la nostra, che negli ultimi anni ha fatto tanti passi in avanti su molti fronti, non possa, nel 2016 non garantire ancora il diritto, formalmente tutelato a livello nazionale oltre che internazionale, a un menu rispettoso delle proprie scelte etiche”.
#FerreroRipensaci: una campagna da sostenere
La LAV, in virtù delle sua mission etica, sostiene e condivide la campagna #FerreroRipensaci lanciata dall’Onorevole Mirko Busto per convincere la grande azienda piemontese a fare marcia indietro sull’impiego dell’olio di palma. Il grasso vegetale è uno degli ingredienti base della diffusissima - e quindi assai costosa in termini di distruzione dell’ambiente e di uccisione degli animali che vivono nelle foreste tropicali, abbattute per far largo alle piantagioni di olio di palma – cioccolata spalmabile.
Ferrero dichiara di utilizzare solo olio di palma sostenibile, ma è condiviso da ampi studi come tale sostenibilità non possa esistere, in considerazione della difficoltà di tracciare dell'intera filiera, in paesi con alti livelli di corruzione.
L’invito all'Azienda, in sostanza, è di compiere scelte coraggiose e di modificare la ricetta della crema tanto amata, ricorrendo ad ingredienti più etici e meno impattanti sul territorio. E anche più sani.
Per coerenza e completezza, Ferrero dovrebbe sostituire anche il latte, per la cui produzione si mettono al mondo e si allevano e si ingravidano ogni anno milioni di bovini, il cui sfruttamento sarebbe evitable ricorrendo ai tanti ‘latti’ vegetali ormai a disposizione, solo così facendo il gigante dolciario darebbe un esempio a livello globale di attenzione vera, e non solo pubblicitaria, ai valori fondamentali tanto declamati di vita e naturalità.
Ecco lettera aperta e la petizione da firmare.
#FerreroRipensaci!
paola segurini
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