Famiglia vegan con bambini cercasi

Vogliamo rispondere in modo forte - e quindi con un’azione legale - ad Alessandro Cecchi Paone per le sue dichiarazioni in merito alla scelta vegan, viste nel corso della puntata del 10 aprile scorso della trasmissione ‘Quinta Colonna’. E' necessario come valenza legale avere con noi una famiglia con bambini vegan dalla nascita. C’è qualcuno tra voi che vuole essere dei nostri? Scrivete a cambiamenu@lav.it 

Cioccolato e avocado? Buona idea

Dopo la Pasqua restano spesso avanzi di uova di cioccolato che vengono ingurgitati a fine pasto appesantendo la digestione ed abituando il palato a finire la cena con qualcosa di dolce, abitudine che si paga cara e che spesso sfocia nella voglia di un biscotto o qualche cosa da sgranocchiare.   Un ottimo modo per reiterpretare la cioccolata è utilizzarla come base per morbide mousse con avocado che possono rappresentare una golosa colazione o un’energetica merenda.   Spesso chi sta attento alla linea evita questo frutto tropicale perché “grasso”, ma è un grave errore perché l’avocado nasconde proprietà incredibili fornendo proteine e amminoacidi essenziali oltre a acidi monoinsaturi salutari ed acidi grassi essenziali (7 varietà, inclusi omega-3 ed omega-6), utili nella costruzione cellulare e che aiutano ad abbassare il colesterolo. Le vitamine, inoltre, hanno effetto antitumorale e non mancano luteina e il beta-carotene come antiossidanti. Nello specifico, l’abbinamento col cioccolato e i pistacchi rende questo dolce completo ed equilibrato.   Ecco qui la ricetta di una golosa mousse a base di avocado e cioccolato   Dott. Michela Kuan 

Piccoli chef vegan crescono

Anche quest' anno le 30 ricette giunte per il Vegan Chef Contest 2016-2017, il concorso di ricette  dall’Area A Scuola con LAV e dall’Area Scelta Vegan con lo scopo di formare gli studenti di cucina ed enogastronomia degli Istituti Alberghieri italiani a una cultura del cibo vegetale nel rispetto degli animali, dell’ambiente e della salute, sono splendide dimostrazioni di come il tema si sfidante e i risultati di alto livello.   “Rosso incanto”, una mousse al cioccolato fondente con cuore di lamponi, crumble di frutta secca e coulis di frutti rossi è la vincitrice ed è stata realizzata dalla 5 I pasticceria dell’Istituto “Cesare Musatti” di Dolo,  (VE) .E le altre? Continua a leggere e visualizza tutte le ricette qui.     ps

Anche a Pasqua Cambiamenu!

La tradizione regionale italiana si sposa con elementi di innovativi e fusion nel nostro menu per rendere la Pasqua una festa davvero Buona, gioiosa e cruelty-free, come dovrebbe essere. Ideato da Simona Malerba, chef e foodblogger  il menu 100% veg propone Erbette con briciole croccanti su crema di fave (nella foto), che valorizzano il legume spesso protagonista di piatti tradizionali del Sud, e una speciale Salvia in tempura, in cui  la profumata foglia si sposa ad un genere di cottura orientale, seguite dalle Crespelle di primavera, con asparagi e piselli, e da un secondo corposo come il Seitan al ginepro con riduzione di vino rosso. A chiudere il pasto, il Cremoso al caffè con biscottini alla vaniglia, dessert al cucchiaio e, per gli amanti della tradizione, una classica Pastiera, in chiave vegan. La scelta di ricetre conferma, ancora una volta, come la cucina a base 100% vegetale sia in grado di soddisfare il palato con gusto e varietà e in qualunque occasione. I numeri peraltro parlano chiaro e ci riportano la fotografia di un Paese che sempre più fa attenzione a ciò che mette nel piatto e dell’appeal che l’alimentazione vegan esercita sulle persone, a dimostrazione di come questo genere gastronomico stia cominciando ad avere il riconoscimento che merita. Il Rapporto Italia 2016, pubblicato a gennaio da Eurispes, infatti, vede i vegani al 3% della popolazione, triplicati rispetto al dato dell’anno precedente”. Ciò nonostante sono più di 400 mila  gli agnelli e i capretti uccisi nel periodo pasquale. In contrasto con la resurrezione che questa festa rappresenta. La semplicità con cui si possono realizzare con successo ottimi piatti vegan - anche festivi -, insieme all’informazione e sensibilizzazione rispetto alle condizioni degli animali “da allevamento”, stanno producendo effetti incoraggianti. Donatella Prampolini, presidente della Fida-Confcommercio, ha recentemente dichiarato che a pochi giorni dalla Pasqua si registrano il 20-30% in meno di prenotazioni di agnelli, abbacchi e capretti nei negozi federati. E' un dato positivo che fa ben sperare in un una propensione al cambiamento sempre più deciso e irrevocabile Per una festa davvero festosa, Buona con tutti, è necessario cambiare menu. paola segurini        LAV_PASQUA_2017

LET IT BEEE: la musica deve cambiare

Il futuro inizia con la sensibilizzazione. Il futuro inizia con un gesto solidale a tavola e, perché no, con passi di danza in piazza. Abbiamo danzato per agnelli e capretti in tante città italiane. Parole insieme a Carmagnola (video), grinta e dolcezza ad  Alessandria (video), ritmo e sintonia ad  Asti (video), danze popolari in chiave moderna a Bergamo, (video), etnico e 'classico' pop a Vicenza  (video), urban a tutto spiano a Belluno  (video), la verve del famoso Tequila a Firenze (video), rock and roll acrobatico a Roma (video) e grande entusiasmo di gruppo a  Padova! Un giorno di sole e di musica e ballo, in piazza per ricordare quanto sarebbe felice la vita di agnelli e capretti  - e per esteso di tutti gli animali che le persone mettono in tavola - se potessero continuare a belare e a correre nei prati. Proprio come in un ballo di libertà. Due milioni e mezzo l'anno, tra agnelli e capretti, fatti nascere solo per diventare brandelli di carne da cucinare. 400.000 solo per Pasqua. Ma noi non ci arrendiamo. E continuiamo a credere in un futuro di consapevolezza e considerazione per tutti i viventi, a discapito di tradizioni ormai indifendibili. Solo scegliendo un’alimentazione senza crudeltà per gli animali sarà tutta un’altra musica. Lasciali vivere, #cambiamenu! paola segurini    

TAR: Comune paghi spese lite mamma Merano

Ancora passi avanti per i pasti vegan nelle mense scolastiche. Anche a forza di sentenze del TAR. Dopo l’importante pronuncia che aveva fatto riammettere una bimba vegana alla scuola per l’infanzia di Merano, l’Amministrazione comunale è stata nuovamente condannata per non avere messo a disposizione di un bimbo il pasto vegano, richiesto dalla famiglia come variazione del menu standard previsto.    L’istanza di togliere carne, pesce, uova, latte e derivati - anche come ingredienti -  era peraltro rinforzata dalla nota di un pediatra in cui si dichiarava che il piccolo segue un’alimentazione vegan. La risposta negativa del Comune non è infatti stata motivata, ma si è basata sul mero elenco delle possibili variazioni al menu standard. La mancanza di una motivazione è stata sufficiente per permettere al Tribunale di dar torto all’Amministrazione e condannarla anche a pagare i 2500 euro delle spese di lite.    Un evento che farà giurisprudenza positiva per la nostra causa. L’aumento delle richieste di pasti 100% vegetali, la Nota del Ministero della Salute della scorsa primavera che sollecita l’adeguamento alle “Linee Guida delle Ristorazione scolastica” che sottolinea la non necessità di attestazione medica (e non c’è bisogno di alcun riconoscimento esterno al Menu proposto, come fatto di recente, sbagliando, dall’Amministrazione comunale di Roma) e la continua sensibilizzazione sui diritti dei vegan aprono scenari e casi sempre diversi, che hanno come comune denominatore la forza inarrestabile della convinzione della bontà della scelta effettuata.   Paola Segurini

I numeri parlano d'acqua

Lo spreco è il tema della Giornata Mondiale dell'Acqua 2017. La ricorrenza, istituita dall’ONU nella data del 22 marzo, porta ogni anno l'attenzione sull'importanza di questa preziosissima risorsa e sui rischi che comporta il suo utilizzo non coscenzioso, non lungimirante e non democratico. L'accesso all'acqua potabile e sicura è un diritto essenziale, fondamentale e universale. Nel mondo 923 milioni di persone non hanno accesso a fonti di acqua potabile sicura, in base ai dati diffusi  dal Consiglio Mondiale dell'Acqua (World Water Council - WWC). Il costo totale dell'insicurezza delle risorse idriche sull'economia globale è stimato in 500 miliardi di dollari all'anno. Se a questo dato si aggiunge l'impatto ambientale, la cifra cresce ulteriormente fino ad arrivare all'1% del prodotto interno lordo globale. Una veloce riflessione su un solo numero: per 'produrre' 1 chilo di carne sono necessari 15.000 litri d'acqua, e stiamo ancora qui a pensare di continuare a consumarne? La prima mossa utile e rapida, attuabile a livello individuale, è orientarsi verso un'alimentazione vegan, praticabile ormai con enorme facilità e alla portata di tutti. Così facendo orientiamo il nostro comportamento verso la conservazione delle risorse idriche, per l’equo accesso a beni primari come acqua e cibo e per contrastare i cambiamenti climatici. Paola Segurini

L'arancia fa miracoli

Il frutto dell’arancia è ricco di molte vitamine e sali minerali: flavonoidi (sono composti polifenolici che hanno in genere proprietà anti-ossidante e vaso-protettive), acidi idrossicinnamici, Vitamina C (acido ascorbico), Vitamina A, Vitamine del complesso B, Fosforo, Magnesio e Potassio; sostanze dalle grandi proprietà antiossidanti che contrastano l’invecchiamento delle cellulare proteggendo le cellule dai danni del DNA da radicali liberi e dalla perossidazione dei lipidi coinvolta nei processi di aterosclerosi.   Forse non tutti sanno, però, che l’arancia rossa contiene anche vitamine rassodanti, in grado di rimodellare la pancia e ridurre il grasso corporeo, soprattutto quello dell’addome, infatti grazie alle antocianine, ovvero sostanze presenti in questa varietà di agrume dalle riconosciute proprietà antinfiammatorie, é in grado di ridurre il girovita.   Attenzione, se siete indecisi tra una spremuta e il frutto intero, sempre meglio scegliere il frutto che contiene fibre che rallentano il rilascio di zuccheri nel sangue.   Oltre nell’intramontabile insalata siciliana con finocchi, arance, olive, la sua scorza o polpa vengono utilizzate per moltissime preparazioni dolci e salate. Assaggiamola come base per ottimi biscotti.   Dott. Michela Kuan

Il latte vegetale non deve essere un lusso

Alla luce del mutato panorama delle preferenze alimentari degli Italiani, il contrasto tra l'Iva agevolata al 4% applicata al latte vaccino e di altri animali e l’Iva al 22% (la stessa che si impone ai beni di lusso) imposta sui ‘latti’ vegetali, quali le bevande a base di soia, mandorle, avena, riso, farro e simili risulta un’evidente incoerenza. Aderiamo perciò con entusiasmo all’appello de Il Salvagente al Presidente Gentiloni per l’abbassamento al 4% dell’Iva sul ‘latte’ vegetale. I ‘latti’ vegetali sono ormai beni di consumo diffusi e non possono essere considerati beni di lusso, al contrario, il crescente apprezzamento che li caratterizza ci induce a lottare perché diventino una scelta anche etica alla portata di tutti. Recenti indagini, come il Rapporto Italia di Eurispes, che ha visto triplicarsi il numero dei vegani, i quali si attestano al 3% della popolazione, corroborano una tendenza di mercato ben visibile e sono chiaro segno di come aumenti la consapevolezza dello sfruttamento degli animali a tutti i livelli di produzione dei cibi, consapevolezza favorita dal lavoro costante nell’informazione sulla realtà degli allevamenti e su ciò che si cela dietro alla produzione anche del latte. Sosteniamo e diffondiamo la petizione de Il Salvagente e rimarchiamo come l’attuale regime d’imposizione dell’IVA favorisca i ‘produttori’ di latte vaccino e animale (che già godono di notevolissimi sussidi) e discrimini  gli agricoltori che si orientano sulla coltivazione di cereali e di legumi adatti ad essere trasformati in ‘latti’ vegetali.  Da ormai 40 ci impegniamo quotidianamente per favorire un mercato etico, che confermi e metta in pratica azioni di tutela degli animali e dell’ambiente e offra al consumatore la possibilità di effettuare la sua quotidiana politica di scelta in direzione di un mondo più giusto e solidale con tutti i viventi. Anche in questo frangente daremo il massimo per la diffusione e il recepimento positivo della richiesta, fallo anche tu e clicca qui per firmare la petizione. Paola Segurini 

Rossa paprika amica

La paprica è una spezia che si ottiene dalla macinazione del peperoncino, fatto seccare e privato della parte bianca interna. La parola deriva dall’ungherese e significa appunto peperone, infatti la parte interna del peperone è quella in cui si concentra la capsaicina, il principio attivo che gli conferisce il sapore piccante. A seconda del grado di piccantezza, abbiamo la paprica dolce, media o piccante o forte. Il colore della paprika è invece dipendente da diversi pigmenti, conosciti come carotenoidi, tra cui prevale il licopene, noto antitumorale.   Aggiungere questa magica polvere rossa in tutte le preparazioni calde:   1. Riduce il consumo di sale. Sembra poco, ma in termini di riduzione di mortalità cardiovascolare può significare fare la differenza. Senza parlare dei benefici in termini di gambe gonfie e ritenzione idrica e miglioramento generale del micro circolo.   2. Contiene potassio, magnesio, selenio e zinco in abbondanza. Il che la rende potenzialmente utile anche in caso di pressione bassa o crampi.   3. È un pozzo di vitamine. contiene quasi tre volte la vitamina A e il betacarotene contenuti nelle carote. Inoltre è ricca di vitamina del gruppo B (B1, B2, B3, B5), folati, vitamina E, K, luteina e zeaxantina.   Inoltre aiuta a contrastare la caduta dei capelli e ne stimola la crescita.   Una ricetta gustosa con la paprika? Eccola qui   Dott. Michela Kuan

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