Australia: l’essenziale è ora visibile agli occhi
Già era successo con l’Amazzonia, qualche mese fa. Ora riaccade, come da programma annunciato dagli scienziati e rilanciato continuamente dalle istituzioni internazionali.
Adesso brucia l'Australia, con modalità difficilmente immaginabili, per i non addetti ai lavori, rese brutalmente reali da video e foto.
Increduli vediamo scorrere sulle nostre Time Line e bacheche, o in televisione, eventi tanto catastrofici da sembrarci inverosimili.
A noi, abituati a segnalazioni continue di maltrattamenti e abusi su animali, a noi, avvezzi a cercare di convogliare l’attenzione sulle crudeltà degli allevamenti intensivi, sulle nascoste catene di smontaggio della vita dei mattatoi, a noi sembra oggi impossibile che stiano ardendo a morte milioni di animali. Già 500 milioni. Anzi 1 miliardo (secondo dati diffusi l'8 gennaio).
Eppure è così, eppure sono quelle specie di animali che, in un certo senso e non tutte, consideravamo ‘al sicuro’, nei loro habitat, magari minacciate dalla caccia, ma mai sterminabili in questo modo assurdo e immediato. E poi altre, allevate per utilizzi umani - come la tavola o la lana - che non si estingueranno, ma sono ugualmente tragiche vittime della nostra ingordigia. E tutto intorno a loro.
Rimaniamo così - attoniti - e ancora una volta siamo qui con il nostro urlo di dolore, e ancora una volta esce dalle nostre labbra il grido più antico, che ci portiamo dietro da anni, ‘Meat is murder’, la carne è assassinio, è morte del pianeta e dei suoi abitanti.
La carne, con la sua greve dose di responsabilità nei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale, fa bruciare vivi i canguri e gli altri.
Adesso, oltre ad essere nel cuore degli 'animalisti', questo fatto essenziale è visibile agli occhi. Tapparseli non serve più.
ps
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"È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi”. ”L'essenziale è invisibile agli occhi”, ripeté il Piccolo Principe, per ricordarselo.