Il Good Food Institute (GFI) e la Plant-Based Foods Association hanno di recente diffuso dei dati che dimostrano come negli USA le vendite al dettaglio di cibi 100% vegetali siano aumentate dell'11 percento nel 2019, a fronte di un mero 2% di crescita del mercato al dettaglio in generale.

Ciò significa che gli acquisti di prodotti vegan procedono con una velocità cinque volte più elevata di quelli comuni.

La fetta più ampia del mercato statunitense del plant based – il 40% - è costituita dalle bevande vegetali (che valgono 2 miliardi di dollari). Il secondo segmento è occupato della ‘carne vegetale’ che ha visto nel 2019 una crescita del 18%, per un totale di circa 1 miliardo di dollari.

Dati Nielsen indicano che il 98 per cento di coloro che comperano alternative alla carne acquistano regolarmente anche prodotti animali. La carne purtroppo è un alimento molto resiliente, grazie al prezzo contenuto e agli allevamenti di modello industriale. Ci vorrà tempo per scalzarla, ma il lato positivo è che l'aumento della domanda di alimenti a base vegetale da parte dei consumatori è trainato da una crescente fascia di clienti che si comporta in modo flexitariano e comincia, a suo ritmo, a salvare sempre più animali.

Anche in Italia diventa sempre più ampia la reperibilità di cibi proteici 100% vegetali e più facile e diversificata la loro introduzione in tutti i pasti della giornata, sia a casa che fuori casa, per tutte le età.

In sostanza, indietro non si torna, acquistare e cnnsumare alimenti vegan in risposta alle proprie scelte etiche, ambientali, salutari (o altro) è sempre più semplice e le persone si muovono come se stessero davvero comprendendolo!

ps