Allevamenti e latte: un binomio nemico del'ambiente
Categoria: Emergenza virus / Taggato:
/ Pubblicato: 03/08/2020 da admin
A differenza di quanto accade per i combustibili fossili, l’attenzione e la pressione da parte dell’opinione pubblica sulle emissioni climalteranti del settore lattiero caseario è scarsa.
Ci pensa un nuovo rapporto, dall’indicativo titolo di Milking the Planet (Mungere il pianeta), redatto dall'Institute for Agriculture and Trade Policy [IATP] a rivelare che le 13 maggiori aziende lattiero-casearie mondiali provocano le stesse emissioni di gas serra dell'intera Gran Bretagna. Queste 13 big hanno emesso più gas a effetto serra (GHG) nel 2017 rispetto a fonti inquinanti di portata mondiale come la BHP, gigante minerario, petrolifero e del gas con sede in Australia o ConocoPhillips, compagnia petrolifera con sede negli Stati Uniti.
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La situazione è più che preoccupante: il mondo sta curando solo i sintomi sanitari ed economici della pandemia da Coronavirus, ma non si occupa delle cause ambientali, dei sistemi alimentari, della salute degli animali, che stanno a monte dello scoppio di gravi epidemie e, se continua così, possiamo attenderci un flusso costante di malattie che "salteranno" dagli animali all'uomo nei prossimi anni.
Questo l'avvertimento gli autori dell'atteso Rapporto "Prevenire la prossima pandemia" a cura del Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) e dell'Istituto Internazionale di Ricerca Zootecnica (ILRI) che spiegare le cause della pandemia di COVID-19 e di altre zoonosi, con l'obbiettivo di fornire ai decisori politici una migliore comprensione del contesto da cui possono svilupparsi catastrofici focolai di malattie zoonotiche.
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Mezzo miliardo di bovini allevati in modo intensivo, che si alimentano su terreni dove vivevano erbivori selvatici, sono solo un'altra forma di impatto umano sull'ambiente, una manifestazione del nostro appetito. E siamo consumatori affamati, a livelli senza precedenti. Nessun altro primate ha pesato così tanto sul pianeta, neanche lontanamente. In termini ecologici siamo quasi paradossali: animali di grande corporatura e molto longevi, ma assurdamente numerosi. Siamo un’esplosione, come una pandemia.
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