Il 1° novembre si è celebrato il World Vegan Day, una ricorrenza che assume sempre maggiore importanza in tutto il mondo. Chi ce lo dice?

Ce lo dice The Fork, tra le principali app di prenotazione online di ristoranti, diffusissima, che ha deciso di approfondire il fenomeno Vegan con un sondaggio. In Europa, il nostro Paese ha registrato l'aumento più forte di prenotazioni presso i ristoranti che offrono anche piatti vegani e il maggior numero di ristoranti con opzioni vegane: il 22% dei ristoranti partner e prenotabili.

Ce lo dice il rapporto di Rethinx,che spiega come le nuove tecnologie alimentari provocheranno il crollo dell’industria della carne e dei latticini entro il 2030. Ce lo conferma la sempre più ampia diffusione di Beyond Meat e prodotti simili.Come anche la scelta di Ikea (e non solo) di non inserire carne nel menu di Natale, ma una torta salata vegana.

Ce lo dice Netflix, ormai irrinunciabile sistema di visione on-demand, che ha incluso The Game Changers, il fim che dimostra con con grande ricchezza di testimonianze e interviste come l’alimentazione 100% vegetale sia adatta anche a chi fa sport agonistico e ottima per tutti, tra le pellicole proposte agli abbonati.

Ce lo dice l’attenzione su Greta e sulle istanze dei Fridays For Future, anche se il tema consumo carne è in sottofondo, ancora non ‘conclamato’ del tutto, comincia a emergere, in virtù (ahimè) della distruzione dell’Amazzonia. Un segno di pochi giorni fa si è avuto al Sinodo Amazzonico, quando durante una conferenza stampa, Karel Martinus Choennie, vescovo di Paramaribo, in Suriname ha dichiarato “Le foreste scompaiono perché il mondo ricco vuole mangiare carne”.

Sono solo esempi fra i tanti che ci dicono che l’alimentazione Vegan sta uscendo sempre più dalla nebbia confusa e isolante della scelta individuale e sta entrando tra la folla.

paola segurini