Da pochi giorni è disponibile in visione su RAI Play, Soyalism, il documentario che, avvalendosi di riprese molto efficaci, di numerose interviste e di una fruibilissima animazione grafica – in cui si semplificano processi complessi – spiega con chiarezza la produzione agroalimentare e in particolare la filiera della carne di maiale. L’inchiesta mette in luce e denuncia le conseguenze del sistema industrializzato, controllato a livello globale da un pugno di gigantesche aziende occidentali e orientali.  

Soyalism - di Enrico Parenti e Stefano Liberti - è un viaggio che dagli Stati Uniti giunge in Cina, poi torna in America Latina e infine approda in Africa, rivelando come le vittime questo mostruoso meccanismo siano - oltre, ovviamente e in primo luogo, agli animali - le popolazioni locali povere e impossibilitate a ribellarsi. Senza contare la distruzione e l’inquinamento di aree amplissime del Pianeta e il consumo, sconsiderato e privo di una minima lungimiranza, di risorse. Per non parlare della sovranità alimentare. 

In sostanza: i nuovi equilibri alimentari globali – che vedono per esempio un aumento vertiginoso della domanda di carne in Cina, oltre al previsto aumento della popolazione mondiale – stanno imponendo un modello produttivo insostenibile che – se non viene fermato – distruggerà un numero enorme di ecosistemi.

Essenziale e allo stesso tempo vasto nelle sue accuse, Soyalism è da vedere. Fosse solo per capire e far capire.

paola segurini