Il 1° novembre si celebra il World Vegan Day, la data - anniversario della fondazione della Vegan Society britannica, avvenuta nel 1940 –, in cui si promuove la scelta vegan, soprattutto nei suoi aspetti etici di rispetto e affermazione dei diritti di tutti gli animali.

E in settantaquattro anni il termine vegan è passato dall’essere un neologismo al definire l’ormai ampia categoria di persone che opta per alimentazione e stile di vita che non prevedono alcun genere di sfruttamento degli animali.

La fascia di consumatori di prodotti vegan è in espansione costante e il settore risponde creando una disponibilità di alternative vegetali, a cui accede volentieri anche chi non ha ancora effettuato il passaggio definitivo all’alimentazione 100% veg. Ne è prova il fatto che il mercato globale delle alternative vegetali alla carne, valutato 4 miliardi di dollari nel 2017, prevede un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 7,6% nel periodo 2018-2025.

Il sensibile spostamento verso le alternative 100% veg è guidato dalla generazione dei Millennial che, cresciuta in un’epoca caratterizzata da informazione continua e sensibilizzazione su origine del cibo, aspetti etici relativi agli animali e impatto ambientale degli allevamenti (rispetto all’emissione di sostanze inquinanti e al massiccio assorbimento di risorse) sta imprimendo una svolta decisa alle abitudini a tavola, sia in casa che fuori.

I Millennial e gli appartenenti alle generazioni X e Z* che oggi optano per scelte vegan, poiché hanno appreso questi comportamenti da giovani, rimarranno con tutta probabilità fedeli a questo stile alimentare consapevole e attento a ciò che li circonda, e le catene di ristorazione – fast food inclusi - si adeguano alle loro esigenze, avendone ormai riconosciuto la portata.

Se le generazioni più giovani si muovono su una linea positiva per animali e ambiente, e guardano così in modo responsabile verso il futuro, è necessario rendere il loro percorso sempre più agevole, e aumentare la loro capacità di acquisto di alimenti in linea con le loro convinzioni.

Garantire una maggiore e giusta convenienza per buone alternative di origine vegetale ai cibi di origine animale è il primo passo, magari partendo con l’appianare l’ingiusto divario tra l'Iva agevolata al 4% applicata al latte vaccino e l’Iva al 22% (la stessa che si impone ai beni di lusso) imposta sui ‘latti’ vegetali.

Il 1° novembre diventa una data sempre più significativa per il nostro percorso verso di affermazione dei diritti degli animali e verso un futuro che, come sappiamo, inizia a tavola.
Dobbiamo celebrarla! Felice World Vegan Day 2018 & a tutta zucca!

paola segurini

 

*Generazione Z (Centennial): i nati dal 2000 in poi; Generazione Y (Millennial): 1980-2000; Generazione X: 1965-1980.