I prodotti vegani entrano nel paniere ISTAT
Categoria: Fatti non parole / Taggato:
/ Pubblicato: 03/02/2017 da admin
Non ci stupiamo quasi più, noi. Perchè lo sapevamo che la nostra è la scelta giusta. Ma la notizia di oggi è che i cibi vegani (e vegetariani) alternativi alla carne entrano nel paniere statistico dell’Istat. L'istituto ha aggiornato l'elenco dei prodotti su cui calcola l'inflazione, portandolo a 1.481 voci, includendo i nuovi elementi 'verdi'. Il significato della cosa? I Vegan saranno simpatici o meno, ma in campo alimentare hanno rilevanza economica e la loro spesa al supermercato conta. Lo dicono ancora una volta i numeri.
Quindi Vegan, Vegan e ancora Vegan!
paola segurini
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Guarda tutte le notizie >>I numeri continuano a parlare vegano!
Secondo il Rapporto Italia 2017, presentato il 26 gennaio da Eurispes, il’3% della popolazione – in base al campione intervistato – è vegan. Risulta quindi triplicato il numero di coloro che optano per un'alimentazione tutta vegetale. E’ un dato importante, dopo il raggiungimento della cifra decimale (1%) avvenuto nel 2016, ma non è una sorpresa, i segnali ci sono, basta guardarsi in giro e vedere l'offerta di cibo adatto i veg, sia nella ristorazione che nella grande distribuzione organizzata.
Il 7,6 % del campione citato da Eurispes segue una dieta vegetariana o vegana e, in particolare, il 4,6% degli intervistati si dichiara vegetariano (-2,5% rispetto al 2016).
Il punto nuovo, oltre ai numeri in crescita decisa, è rappresentato appunto dalla diminuzione dei vegetariani (che scelgono di non consumare solo carne e pesce) a favore del gruppo dei vegani (che scelgono di non consumare alcun tipo di alimento di origine animale). Si tratta di un ben chiaro segno di come aumenti la consapevolezza dello sfruttamento degli animali a tutti i livelli di produzione dei cibi, consapevolezza favorita dal lavoro costante – attuato anche dalla nostra associazione, ormai da 40 anni - nell’informazione sulla realtà degli allevamenti e su ciò che si cela dietro alla produzione anche di latte, uova e derivati.
Il 31,7% del campione esaminato ha scelto di alimentarsi senza carne per rispetto degli animali. Il 12% è mosso da motivazioni di tutela ambientale e il 47,6% dei vegetariani/vegani ha fatto questa scelta consapevole dei benefici delle proteine veg rispetto a quelle animali.
Quest’ultima cifra rappresenta una scelta avvalorata ancora una volta dalla recente Posizione dell’ADA (Academy of Nutrition and Dietetics) - la principale organizzazione dei professionisti dell'alimentazione e della nutrizione degli USA, con quasi 67.000 membri - che conferma come le diete vegetariane correttamente pianificate, comprese le diete totalmente vegetariane o vegane, siano salutari, nutrizionalmente adeguate e possano apportare benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie, oltre ad esser adatte in tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi la gravidanza, l'allattamento, la prima e la seconda infanzia, l'adolescenza, l'età adulta, per gli anziani e per gli atleti.
La sempre più diffusa tendenza ad alimentarsi con maggiore responsabilità appare quindi come l’identificazione da parte dei singoli di come questo nuovo modo di mangiare sia il passo necessario per avviarsi verso un futuro migliore per tutti, contribuendo anche ad evitare catastrofi climatiche e sociali.
paola segurini
I trend che parlano
I numeri, si sa parlano. Ma non solo loro. Parlano anche le ricerche di parole sui motori di ricerca. In particolare sul più diffuso.
I Google Trends rivelano che c'è stato un 90% di aumento nella ricerca del termine Vegan negli ultimi 12 mesi.
Solo un esempio di quanto suscitino interesse, positivo o negativo, l'aggettivo o il sostantivo in questione.
Basta che se ne parli? Nella mia posizione direi di sì, venendo da un secolo in cui i Vegani venivano solo dal pianeta Vega.
Buon 2017.
paola segurini
A Natale con ironia!!
Il Natale si avvicina a passi lunghi. E con lui si aprono le Feste, giorni costellati di eventi in cui si mangia in compagnia di parenti e amici.
Tra i punti focali della galassia celebrativa c’è il Cenone della Vigilia, affrontato con menù tramandati da secoli, come accade per il Pranzo di Natale.
Il momento conviviale - seppur un po' meno difficile da gestire, oggi che la scelta Vegan esce sempre più dal novero delle stranezze per entrare in quello delle abitudini alimentari diverse, ma note - diventa palcoscenico realistico di confronto per chi deve condividere la tavola con tanti onnivori e apre la strada a domande, curiose o informative, provocatorie o solo superficiali.
Il siparietto si ripete spesso nella vita, e chi ha optato per un'alimentazione il meno crudele possibile lo conosce bene.
I Social creano oggi una camera dell'eco sempre più potente nel trasmettere e ritrasmettere il termine vegano, per odio o per amore, o solo perché stiamo spostando fette di mercato verso prodotti diversi più empaticamente sostenibili e altrettanto buoni per il palato.
Quale strumento comunicativo migliore di un video, ambientato proprio ad una tavola natalizia - già incrocio movimentato di battute e frecciatine in tutte le famiglie - e realizzato con la vivacità sarcastica dei Vegan Chronicles, per augurare le migliori feste vegan possibili e avviare ad una ancor migliore comprensione delle nostre ragioni?
Paola Segurini