Una delle notizie migliori delle scorse settimane è stata la scelta della nuova amministrazione di Torino di presentare un programma che promuove l’alimentazione veg (a pagina 26).

Lo sapevamo, che il capoluogo piemontese era un faro luminoso in termini di scelte alimentari etiche, fin dal primo VegFest del 2001 (il padre di tutte le manifestazioni culinarie senza crudeltà).

Lo sapevamo che una bella comunità, decisa e variegata,  portava avanti un pacifico spostamento della tradizione gastronomica verso  aperture alla cucina 100% vegetale. 

Lo sapevamo che le istituzioni ne erano consapevoli, e le abbiamo incitate con garbata forza, ottenendo risultati,  certi della presenza visibile  della nostra sede territoriale.

Ma la gioia di vedere i titoli dei giornali, in cui si nomina Torino come città Veg; l’eco positivo (salvo i soliti detrattori) propagatosi inarrestabile, come lo sono certi fenomeni fisici, della consapevolezza che stiamo percorrendo la strada giusta e non siamo più soli, bizzarri visionari, è stata cospicua.

Vedere  articoli di quotidiani stranieri citati da guru dell’alimentazione 100% vegetale d’oltreoceano,  come Mattew Kenney non ha prezzo.

La certezza che il nostro cammino di sensibilizzazione per gli animali e il Pianeta continua a dare frutti è un incentivo ad andare avanti con fiducia e con sempre maggiore impegno.

W le città molto Veg!

Paola Segurini