Un Natale col Cuore
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vegan
/ Pubblicato: 24/12/2014 da Paola Segurini
Oggi è un super MercoledìVeg. Ecco tutti i Menu del MerryVegXmas, per trascorrere un Natale Buono, con il cuore aperto!
Auguri!
paola segurini
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On a pas deux coeurs, un pour les animaux et un autre pour l'être humain, on a un coeur ou on en a pas.
Alphonse de Lamartine
17 dicembre: Il menu a cura di Arianna Dell’Occo, è disponibile qui
18 dicembre: il menu a cura di Ravanello Curioso è disponibile qui
19 dicembre: il menu a cura di Veg-Passion è disponibile qui
22 dicembre: il menu a cura di Una V nel piatto è diponibile qui
23 dicembre: il menu a cura di La Cucina di Ale è disponibile qui
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Un invito a pensare ai nostri pranzi e alle nostre cene in modo davvero responsabile, anche durante le Feste, senza lasciarci condizionare dagli eccessi culinari a base di carne, pesce e latticini, tipici delle festività, proponendo ad amici e parenti una scelta gustosa, piacevole e nuova.
Merry Veg Christmas: tutti i giorni, fino al prossimo mercoledì 24 dicembre, sulla pagina Facebook del MercoledìVeg, su Twitter (@MercoledìVeg) e qui, proporremo compilation di ricette festive a cui fare riferimento, per preparare cene e pranzi gustosi e nuovi, ricchi di benefici riconosciuti per la salute e per l’ambiente.
17 dicembre: Il menu a cura di Arianna Dell’Occo, è disponibile qui
18 dicembre: il menu a cura di Ravanello Curioso è disponibile qui
19 dicembre: il menu a cura di Veg-Passion è disponibile qui
22 dicembre: il menu a cura di Una V nel piatto è diponibile qui
23 dicembre: il menu a cura di La Cucina di Ale è disponibile qui
La coppia dimenticata: consumo di carne e cambiamento climatico
Secondo una ricerca della Chatham House, un think tank (letteralmente serbatoio di pensiero in inglese) che ha sede nel Regno Unito, è assolutamente necessario ridurre il consumo globale di carne per modificare gli effetti del riscaldamento globale.
Lo studio, reso pubblico all’inizio di dicembre, rileva come gli allevamenti del pianeta producano, secondo questi ricercatori, il 14,5% delle emissioni climalteranti mondiali e siano increscita a causa dell’incremento del consumo di carne e latticini da parte dei Paesi in via di sviluppo.
Non è una novità per noi, che ci occupiamo da anni di queste tematiche e della relativa sensibilizzazione ma lo è, evidentemente, per la maggior parte delle 12.000 persone intervistate, in 12 diversi Paesi, nell’ambito del sondaggio commissionato da Chatahm House alla Ipsos Mori per questa indagine.
I dati raccolti indicano come l’influenza del cibo sul cambiamento climatico non sia attualmente un criterio primario nelle scelte a tavola.
“I risultati hanno dimostrato una chiara mancanza di consapevolezza - ha dichiarato Rob Bailey, autore principale dello studio – il riconoscimento del ruolo del settore zootecnico nel contribuire al cambiamento climatico è stato nettamente inferiore a quello di tutti gli altri settori esaminati”. Per esempio più del 40 per cento dei russi e il 25 per cento dei sudafricani pensano che la produzione di carne e latticini causi "poco o nessun" cambiamento climatico.
L’impatto sull’ambiente si dimostra quindi ‘fanalino di coda’ rispetto ai principi di preferenza per uno l’altro cibo, che vedono in testa il gusto, seguito dal prezzo, dall’effetto sulla salute e dalla sicurezza alimentare.
Quest’analisi britannica vede il consumo di carne in aumento del 60-70% entro il 2050 e indica, paradossalmente, il maggior potenziale di mutamento delle abitudini e del comportamento alimentare come individuabile proprio nei Paesi con economia emergente, gli stessi che oggi richiedono maggiori quantità di prodotti animali. Gli intervistati nei sondaggi online effettuati in Brasile, Cina e India hanno infatti dimostrato elevati livelli di consapevolezza del ruolo dell’uomo nel cambiamento climatico, maggiore considerazione del cambiamento climatico nel scegliere carne o latticini e più intensa volontà di modificare i propri consumi rispetto alla media dei Paesi esaminati.
Per arginare la deforestazione e ridurre l’impatto dei trasporti i governi hanno preso importanti provvedimenti, mentre c’è un divario enorme nella considerazione dei danni procurati dal settore zootecnico.
"E’ improbabile che un pericoloso cambiamento climatico si possa evitare a meno di non abbattere il consumo di carne" ha precisato Rob Bailey. Mai i governi e gli ambientalisti non stanno facendo nulla in questo senso per affrontare questo aspetto del problema a causa del timore di una reazione dei consumatori.
Sarà ora che si rendano conto che avanti così non si può andare? Iniziando magari con il proporre ad ampio raggio il MercoledìVeg...
paola segurini
Felicità è un Capodanno vegan
Negli scorsi giorni, il PCRM (Physicians Comittee for Responsible Medicine) ha diffuso la notizia di uno studio in base al quale risulta che la dieta vegan può abbassare i livelli di stress e di ansia. Gli autori dell’indagine - pubblicata su Nutritional Neuroscience - hanno esaminato 620 vegani, vegetariani e onnivori rispetto all’umore.
La ricerca ha rilevato come una maggiore assunzione di frutta e di verdura determini livelli d’ansia inferiori nei partecipanti maschili vegan, rispetto ai non vegan. Le donne vegan manifestano invece ridotti livelli di stress grazie all’alimentazione senza animali e alla minore assunzione di cibi dolci. * In sostanza, i vegani sono più felici.
Questa la premessa. E il seguito?
La logica prosecuzione è una festa.La festa delle feste: il Capodanno. Da trascorrere magari in forma di Happy New Vegan! L'Associazione Apriti Sesamo di Vicenza organizza per il 31 dicembre l’evento “Happy new vegan, capodanno vegano”, nella splendida Villa Valmara Bressan della città berica.
Un menu d'eccezione, a cura di Stefano Momentè, tanti posti in una location super e un'ottima convenzione per chi vuole pernottare a Vicenza. Last but not least, la raccolta fondi sarà a favore di LAC e LAV.
Insomma il cenone etico da sogno! [Per saperne di più: tel. 327 2663569 - 3882569318 o evento su facebook: Happy New Vegan]
paola segurini
*Beezhold B, Radnitz C, Rinnie A, DiMatteo J. Vegans report less stress and anxiety than omnivores. Nutr Neuroscir. Pubblicato online il 21 novembre 2014