Bergamo e le sue Dolcezze

  È una torta il simbolo del progetto “Dolcezze Veg+” ideato dalla LAV e dal CAPAB (Consorzio Pasticceri Artigiani Bergamaschi) Dall’incontro tra le 13 pasticcerie aderenti all’iniziativa - che prevede una proposta di torte e dolci senza ingredienti di origine animale nell’ambito dell’offerta abituale di ogni partecipante - è nata “Estate Vegana”, un semifreddo composto da una base di crumble ai cereali e vaniglia su cui si eleva uno spesso strato di invitante mousse al latte di mandorla abbinato ad un inserto di lamponi e cocco e decorato con rossi frutti di bosco e un invincibile cioccolato fondente. Un dolce delicato e fresco che si adatta bene alle temperature di questa calda estate 2015.   Come le altre preparazioni sorelle,  sarà riconoscibile sui listini tramite il logo “DolcezzeVeg+”, il medesimo che apparirà nella vetrofania apposta all’ingresso degli esercizi partecipanti. “Estate Vegana” rappresenta infatti l’ideale conclusione di un percorso iniziato lo scorso marzo quando il Consorzio Pasticceri Bergamaschi ha colto l’invito della LAV, dando vita ad un corso di alta formazione vegana, tenutosi presso la Sala Dimostrazioni della GTA. Sauro Ricci, chef del Ristorante Joia di Milano, tempio stellato della cucina naturale e vegana guidato da Pietro Leeman, ha introdotto i pasticceri bergamaschi al vario e attraente mondo della pasticceria vegan Il cammino appena partito si prospetta ricco di innovazioni dolci e sensibilizzatore di idee: il vegano è sempre meno strano! p.s. Elenco Pasticcerie Aderenti al Progetto “DolcezzeVeg+”    Pasticceria Bellicini – Ghisalba  Pasticceria Chiodini - Villongo  Pasticceria Dolcevita – Bergamo  Pasticceria 2G - Trescore Balneario  Pasticceria Giosue' – Montello  Pasticceria Giove - Ponte san Pietro  Pasticceria Guerini - Cividate al Piano  Pasticceria Melograno – Cisano Bergamasco  Pasticceria Melograno - Madone  Pasticceria Oscar srl – Stezzano  Pasticceria Silvio – Villongo  Pasticceria S. Marco – Urgnano  Pasticceria S. Stefano – Sovere    

Oggi è la Giornata della Terra

Il 2015 è un anno fondamentale: scadono gli Obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite, tra  questi c’era la volontà di assicurare la sostenibilità ambientale da raggiungere nel giro di 15 anni dal 2000. E negli ultimi mesi dell’anno si svolgerà la conferenza sul clima di Parigi: l’appuntamento è il più importante nella lunga battaglia contro il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici. E oggi cade la Giornata della Terra: la più grande manifestazione del pianeta sui temi della protezione dell’ambiente è arrivata al suo 45° compleanno. Il 22 aprile è ormai un tradizionale momento educativo e informativo sulla necessità di guardare con attenzione alle azioni di conservazione e di tutela del nostro generoso Pianeta. C'è un caratteristico evento celebrativo anche online: Google - il motore di ricerca per eccellenza, da sempre pronto a sensibilizzare su temi di interesse generale - ha attivato per oggi, un simpatico gioco.  Un disegno che mostra diverse specie animali con un globo terrestre in movimento. Cliccandoci sopra si viene rimandati alla pagina dei risultati, dove viene mostrato un breve quiz in tema con la Giornata della Terra. Qui il link diretto al quiz. Ma il punto cardine di tutto è l'azione alimentare: ricordiamoci che la Terra si salva soprattutto cambiando menu e adottando la strategia semplice, gustosa e salutare di optare per una scelta vegan. Una reale alimentazione su base vegetale impatta sull’ambiente complessivamente 7 volte meno di una onnivora. Serve altro? paola segurini  

Senza crudeltà

La Pasqua è un momento di particolare crudeltà nei confronti degli animali.   Sono infatti centinaia di migliaia gli agnelli e capretti uccisi ogni anno per celebrare quella che dovrebbe essere la festa della vita.   E se invece di ucciderli li lasciassimo vivere?   “Lascialo vivere” è l’appello che i volontari LAV in tutta Italia rivolgeranno ai cittadini, con flash mob organizzati per sabato 28 e domenica 29 marzo. Il muso di uno degli agnelli salvati dall’Associazione sarà il simbolo di queste manifestazioni. L’alternativa a questo sacrificio ripetuto ogni primavera esiste, è facile da adottare e molto più coerente con il festeggiamento della rinascita pasquale di quanto lo sia un piatto di carne di agnello o capretto: il menù pasquale della LAV senza ingredienti di origine animale.   Festeggia senza crudeltà! Qui la galleria fotografica degli eventi 

Una settimana vivace

Sotto il segno della sentenza del primo processo a Green Hill, inizia un febbraio segnato da una storia di maltrattamento, che vede dei pulcini come soggetti di una morte violenta e dalle modalità inimmaginabili. Su denuncia LAV, sono stati chiamati a giudizio con decreto immediato il veterinario e i proprietari di un’azienda di produzione di polli del bresciano, che uccideva, facendoli schiacciare dagli addetti, i pulcini  giudicati difettosi.   Si parla di animali destinati alla tavola, per fortuna - e finalmente - la sensibilità e l’attitudine al cambio di orientamento alimentare sembrano emergere ogni giorno di più. Il recentissimo Rapporto Eurispes che - come ogni anno – riferisce l’atteggiamento degli italiani rispetto a tanti temi sociali, ci comunica il rafforzamento di trend già noti: l’amore e il rispetto per gli animali e la scelta a favore di un’alimentazione sempre più vegetale. Tutto ciò è suffragato dalle offerte veg di grandi aziende internazionali che, come Ikea, sono attente a soddisfare le richieste di tutti i clienti. Non saranno azioni mosse dall’etica, ma rivelano l’ispessimento della fascia di popolazione che vuole mangiare verde. L’imperatrice svedese dell’arredamento proporrà, da aprile e in tutto il mondo, la versione vegan delle sue rinomate (!) - polpette. Tra gli altri eventi, possiamo citare anche una puntata esplorativa sul veg nella trasmissione di Fabio Volo (molto seguito), la scelta della cantante Beyonce di lanciare un servizio che fornisce i pasti tutti veg per 21 giorni (il tempo canonico per il cambio di abitudini, di qualsiasi tipo) e una bella intervista a Tullio Solenghi, attore pieno di verve, che parla delle motivazioni per una scelta senza crudeltà, o con meno crudeltà possibile. p.s.

Le mamme veg e la caccia alle streghe

Sull'onda della lettera della scorsa settimana e del film Hungry Hearts (qui un'interessante analisi di Leonardo Caffo), ecco un decalogo semiserio di comportamento, stilato da Arianna Fioravanti. Si sa, la mamma è il mestiere più bello del mondo, ma anche il più difficile. Su ogni mamma (e papà) grava una serissima responsabilità: il benessere dei figli. Proprio per questa ragione, le mamme sono spesso soggette a stress e ansie, anzi l’ansia, quella di sbagliare. Il senso di colpa è sempre dietro l’angolo: dunque, quale antidoto se non un po’ di “de-responsabilizzazione”? Affidarsi alle pratiche comuni e seguire la corrente conferiscono senz’altro buone coperture in caso di errore. Coperture che vengono a mancare nel caso in cui la mamma decida di affrancarsi dalla massa. In questo caso, bisogna fare come i salmoni e rassegnarsi a risalire la rapida con grande slancio e consumo di energie. Noi crediamo tuttavia che semplificarsi la vita sia assolutamente possibile, e vogliamo aiutarvi in questa impresa suggerendovi 10 buoni comportamenti da tenere per sfuggire (o quasi) al flagello dei detrattori delle vostre scelte. Da leggere con molta attenzione.   1.     Ripetetevi almeno una volta al giorno: non sono sola. 2.     Appellatevi a un pediatra e/o un nutrizionista esperti in dieta veg. 3.     Declinate i pranzi di famiglia se prima non avete raggiunto un livello avanzato in un corso di yoga. 4.     Smettetela di giustificarvi con chiunque. Non siete imputate in nessun processo. 5.     Smettetela di cadere nelle provocazioni. 6.     Smettetela di frequentare persone particolarmente moleste. 7.     Se il vostro partner si unisce ai cori di condanna, ricordategli che la Costituzione italiana garantisce la «presunzione non colpevolezza». 8.     Se per la milionesima volta state per rispondere alla domanda «dove il bambino prende il calcio», astenetevi scrupolosamente dalle dimostrazioni corporali. 9.     Se pensavate a una tranquilla serata al cinema, e vi ritrovate con un colpo di fucile sparato contro, avete incappato in “Hungry Hearts”. Rialzatevi subito e cambiate sala. 10.   Cominciate a comprendere che per sostenere la vostra scelta davanti agli altri è spesso sufficiente la sola presenza fisica. Se voi e vostro figlio state bene, questa – indiscutibilmente – è la strada giusta.   E adesso fateci sapere come è andata!  

Hungry Hearts: Lettera aperta di una mamma a Fabio Fazio

LE SCRIVO IN RIFERIMENTO ALLA SUA PRESENTAZIONE DEL FILM “HUNGRY HEARTS”, ANDATA IN ONDA NELLA PUNTATA DI “CHE FUORI TEMPO CHE FA” LO SCORSO 10 GENNAIO.    La Sua televisione svolge un servizio pubblico ed è auspicabile che tratti di temi importanti come quelli connessi alla salute, in questo caso la salute dei bambini, in maniera chiara e approfondita. Lei ha esordito parlando di «veganesimo estremo», evocando con questa terminologia scenari ideologici e politici particolarmente invisi. Ma non esiste un veganesimo estremo, e, suppongo, un veganesimo moderato. A meno che Lei non abbia voluto asserire con un linguaggio impreciso che il veganismo è sempre estremo. Esiste un solo veganismo Sig. Fazio, ed è il veganismo, che esclude dalla dieta la carne e tutti i cosiddetti derivati animali. Il veganismo di cui parla il film non può essere un veganismo estremo, che come abbiamo detto non esiste, ma un veganismo probabilmente mal compreso, ovvero una dieta mal pianificata. Credo fortemente che Lei avrebbe dovuto porre all’attenzione del pubblico questo aspetto di primaria importanza, anziché limitarsi ad esprimere pochi e fuorvianti concetti, come il «fondamentalismo e fanatismo», l’«egoismo patologico» e le «ideologie».    Le diete vegane appropriatamente pianificate soddisfano i fabbisogni nutrizionali degli infanti, dei bambini, degli adolescenti e promuovono uno sviluppo normale: lo sostiene già da qualche anno l’American Dietetic Association; così come sostiene che la dieta vegana è appropriata per tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi gravidanza e allattamento. Dello stesso parere sono l’Academy of Nutrition and Dietetics e l’American Academy of Pediatrics. Sarebbe bastato questo. Senza citare tutti i vantaggi della dieta vegana per la salute umana e del Pianeta, contro il massacro degli altri animali, la dispersione delle risorse e la distribuzione iniqua delle risorse alimentari, che affama decine di migliaia di bambini al giorno. A mio avviso Lei ha perso la grande opportunità di farsi veicolo di un messaggio molto importante, che è quello della pianificazione bilanciata delle diete, indugiando invece su un equivoco che getta ulteriori ombre sulla mamme vegane, le più giudicate e tartassate. Ingiustamente, aggiungo. Ricordo a tal proposito che la Food and Drug Administration (FDA), proprio negli Stati Uniti, ha approvato la somministrazione di statine a partire dagli 8 anni di età, dopo che sono state riscontrate lesioni aterosclerotiche nelle arterie di bambini della scuola elementare. Non sarò io a spiegare il nesso fra colesterolo, carne, uova e latte.     Su un unico punto siamo d’accordo: è un film da andare a vedere, per riflettere tutti insieme sull’importanza di una alimentazione sana e bilanciata, con l’aiuto di medici esperti e professionisti della nutrizione; purché con questo film, e soprattutto con le correlate azioni di promozione, non si incoraggi una visione mistificata della realtà, nuocendo più di quanto, forse in buona fede, non si arrivi a pensare.   Arianna Fioravanti Mamma vegana di una bambina di due anni e quattro mesi che presenta una crescita corretta e superiore in termini percentili alla media riportata nelle tabelle pediatriche

La salute di Eva

Aida Vittoria Éltanin completa con La salute di Eva, la sua straordinaria e completissima trilogia sull’alimentazione vegan. Dopo La dieta di Eva e Le Tentazioni di Eva, ecco un altro volume, pregevole ed esauriente, per chi ha a cuore la propria salute, la salute di chi ama, ma anche quella del Pianeta e degli altri animali. Si tratta di un manuale agile e allo stesso tempo profondo, dalla bibliografia amplissima, con tutte le fonti verificabili. La ricerca condotta dall’Autrice, durata ben cinque anni, conduce il lettore, grazie ad una scaletta tematica ben scorrevole e ad un linguaggio assolutamente trascinante lungo un percorso di analisi delle cause e degli effetti delle più diffuse patologie (in particolare femminili) e del loro rapporto con il cibo. Una storia della salute, con aspetti antropologici e sociologici, in cui Eva, guida coraggiosa e acuta, ci conduce a riflettere e a considerare sulle origini delle abitudini alimentari e sui fattori esterni che – in modo spesso subliminale – avviano le persone verso condizionamenti negativi e assuefazioni. Milioni di persone si ammalano a causa di ciò che mangiano con la complicità dell'industria alimentare e farmaceutica e il silenzio "assordante" delle autorità preposte alla tutela della salute pubblica. Una lotta impari e gravosa, ma l’alternativa c’è: Eva ci aiuta a riscoprire un'alimentazione più sana, genuina e naturale tramite la quale tutelare, e non di rado migliorare, la nostra salute, e anche – perché no - il nostro approccio alla vita. Un bel libro davvero.

Cavolini di Bruxelles per prevenire il tumore

I cavolini di Bruxelles sono una gustosa miniera di proprietà benefiche per il nostro corpo, infatti questi morbidi germogli sono tra le migliori fonti di glucosinolati, elementi fondamentali per rallentare e prevenire l’invecchiamento del corpo. Alcuni studi hanno dimostrato come le molecole contenute in queste crucifere possano bloccare lo sviluppo neoplastico e indurre la morte delle linee cellulari tumorali. A questo si aggiunge un’efficace azione antiulcera, antianemica, disintossicante. Se questo non vi basta concludo con un’altra piccola chicca: migliorano la circolazione e la salute del sistema nervoso e osteoarticolare. Inutile o addirittura dannoso assumere i principi isolati sotto forma di integratori! La natura ha creato e selezionato l’alimento nel suo insieme dove l’effetto terapeutico è dovuto alla sinergia tra tutti i componenti, quindi teniamoci lontano da pastiglie e compresse frutto di un business che lucra sulla salute e sediamoci a tavola per tutelare il nostro futuro.  Qui una ricetta per utilizzare al meglio questa verdura.   Dott. Michela Kuan  

Sempre più veg e connessi

Nei giorni scorsi è uscito il Rapporto Coop 2014 "Consumi & distribuzione" redatto dall'Ufficio Studi di Ancc-Coop  con la collaborazione scientifica di Ref. Ricerche e il supporto d'analisi di Nielsen. Il Rapporto è un approfondito contributo di analisi e riflessione che Coop, leader della distribuzione italiana ma, soprattutto soggetto collettivo rappresentativo di oltre otto milioni di consumatori, diffonde per permettere una migliore comprensione dei cambiamenti in atto nel nostro modo di acquistare. Si tratta di uno strumento utile anche per le nostre istanze e per il nostro lavoro di informazione e sensibilizzazione su uno stile di vita il più cruelty-free possibile, e per il mio ruolo di analisi della tendenza in campo alimentare.   In poche parole, nell’introduzione, si riassume il trend comportamentale: diminuisce la spesa per carne, bevande e persino quella per pane e cereali, mentre cresce moderatamente quella per l’acquisto di frutta e ortaggi. E già ci va bene. Un intero capitolo è poi dedicato alle abitudini alimentari emergenti e ci spiega come nel corso degli ultimi anni i cambiamenti demografici, l’evoluzione degli stili di vita e il i relativi mutare degli atteggiamenti culturali relativi all’alimentazione si siano tradotti nell’affermazione di nuovi trend di consumo.  Le scelte e preferenze degli italiani possono essere analizzate lungo alcune direttrici principali: la ricerca del benessere e della salute, l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità, l’affermarsi di criteri etici nella scelta dei prodotti. Stendendo un velo pietoso sulla scelta del termine ‘rinunce’, che porta con sé un’aria di sofferenza quasi penitenziale, e non rispecchia la nostra volontà di orientarci verso altri cibi, ignorando con orgogliosa consapevolezza quelli di origine animale, vediamo dal grafico qui riportato, come stia aumentando il numero di persone che cercano i termini vegetariano e vegan su internet. E riporto integramente il brano del Rapporto (pag. 164) che ci tocca da vicino. È boom di vegetariani e vegani: gli italiani che non mangiano carne e pesce sono il 6,5% della popolazione (dati Eurispes), mentre coloro che escludono totalmente dalla propria dieta l’uso di prodotti animali e dei loro derivati sono lo 0,6%. Nel complesso oltre il 7% della popolazione. Di diversa matrice le ragioni che stanno alla base di questa nuova tendenza dell’alimentazione: quasi un terzo (31%) dei vegetariani ha scelto questo regime alimentare per un senso di rispetto nei confronti degli animali, un quarto (24%) per le proprietà salutistiche e dietetiche, un altro 9% per limitare i danni all’ambiente delle attività di allevamento. Nel 2015 si rafforzeranno stili alimentari emergenti: diete bio, veg, gluten free e per le intolleranze alimentari segneranno incrementi a due cifre. E' crescita esponenziale del biologico, ma non solo, scopriamo che gli italiani sono fruitori dei consumi alimentari etici, in senso lato, e che si rendono conto di come anche la spesa al supermercato possa diventare l’occasione per sostenere giuste cause. Negli ultimi anni il consumatore, ci dice la Coop, ha radicalmente cambiato le sue preferenze: oggi il responsabile degli acquisti del nucleo familiare è più consapevole e presta attenzione alla reputazione dell’azienda e alle caratteristiche del ciclo produttivo. A guidare i cambiamenti è l’impatto prorompente della tecnologia nell’esperienza di vita quotidiana - illustrano gli autori dell’analisi - il processo di acquisto tende ad essere influenzato sempre più da internet e dall’iperconnettività. La diffusione di dispositivi a portata di mano 24 ore su 24, consultabili al momento dell’acquisto, ha contribuito a rinnovare profondamente l’approccio alla spesa. Il web è lo strumento che consente di cercare informazioni su prodotti (78% delle famiglie), per confrontarne i prezzi (74%) e scambiare opinioni con chi ha già effettuato l’acquisto (36%).Perdono di importanza i canali di comunicazione tradizionali, quelli che sino a ieri erano in grado di orientare le scelte dei consumatori: scende la fiducia nei confronti della pubblicità, nella tv e nei giornali, che oggi guida solo le scelte di un italiano su cinque, mentre si tende a ritenere più affidabili i suggerimenti di amici e parenti (44% e in ascesa) e le informazioni trovate su internet e sui sociali network (37%). In questo panorama, è pienamente comprensibile l’aumento di visite registrato dal nostro sito Cambiamenu.it, che ha visto una crescita del 78,22% nel numero di nuovi utenti (che arrivano la prima volta al sito) nel 2014 rispetto al 2013. In sostanza: aumento dei veg, maggiore consapevolezza etica e cresciuta interconnessione per consultarsi sugli acquisti da effettuare e sulle preferenze alimentari verso cui muoversi. Ringraziamo la Coop per la diffusione dei dati, internet e i social media per la trasmissione delle informazioni, e noi stessi per l’impegno costante, e con risultati tangibili, in favore di una vita più consapevole della forza delle scelte individuali. E avanti tutta! paola segurini

I droni rivelatori

Le moderne aziende zootecniche, che hanno sostituito quasi del tutto le tradizionali fattorie, si impegnano a tenere lontano dagli occhi e dal cuore della gente le condizioni di allevamento degli animali, per quanto riguarda il loro benessere, l’impatto inquinante dell’attività e il trattamento delle risorse umane. Ma se molto è  invisibile ai nostri occhi, non tutto lo è per gli apparati volanti videoregistrazione.  Sono i droni, i nuovi ‘grandi fratelli’ tecnologici che aiutano a rivelare le realtà celate. Le riprese mostrate nel video a cui conduce il link in calce a questo pezzo sono il risultato dell’impegno di Mark Deveries, regista di Specisism - The Movie, un documentario - realizzato in modo molto intrigante, nel quale appare anche il nostro amato Tom Regan - che ha molto colpito l’opinione pubblica americana. Dal 2012 al 2013 i suoi droni-spia hanno esplorato alcune zone (numerose e ampie) in cui sono installati gli allevamenti di maiali di Smithfield Foods. La maggior parte degli animali utilizzati per i prodotti alimentari negli Stati Uniti viene allevata in fabbriche giganti, ben nascoste in aree remote. Smithfield è il più grande produttore di carne suina negli Stati Uniti (oggi di poprietà cinese):  le sue aziende sono presenti in 26 stati USA, il più grande macello e l'impianto di lavorazione della carne del mondo sono suoi. La società alleva icirca 15 milioni di suini l'anno e ne ‘lavora’ circa 27 milioni. I maiali sono confinati insieme in migliaia in capannoni identici con tetti metallici – si vedono bene nel video – con pavimenti strutturati in modo da permettere agli escrementi, al sangue, ai feti nati morti e ai residui di medicinali di confluire in ‘lagune’  artificiali. Il letame liquido vi rimane per un periodo che va da 6 a 12 mesi, per ‘maturare’, e poi viene spruzzato sui campi come fertilizzante. Le comunità che vivono in queste zone sono costantemente bersagliate da cattivi odori, piogge di ambigua (e nello stesso evidente  composizione) e sintomi asmatici e simili. (Approfondisci) Le condizioni degli animali sono oltre l’immaginabile, in un trionfo del fordismo applicato, in particolare le scrofe gravide, nelle loro gabbie gestazionali, dovrebbero far riflettere anche il più accanito consumatore di pancetta....   Non sarà così, ma la visione di queste riprese ci dà una motivazione in più per portare avanti la nostra quotidiana battaglia in favore della conoscenza di ciò che si nasconde dietro alla carne e al latte e della sensibilizzazione su un cambiamento sempre più urgente e necessario. Qui il video (introduttivo al documentario)   paola segurini

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.

Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Accetta