Dall'uva un rimedio antico

L’uva è uno dei tre frutti della terra alla base della dieta mediterranea insieme alle olive e al grano. La lista delle proprietà salutari e dei benefici che apporta è tanto lunga quanto è lunga la lista delle sue varietà.   L’uva contiene diverse sostanze preziose per il benessere e la salute del corpo: sono presenti, infatti, molti zuccheri assimilabili, acidi organici, sali minerali – come magnesio, iodio, potassio, ferro, fosforo e calcio – vitamine – come la A, la C e quelle del gruppo B – tannini e polifenoli.   Questo frutto è indicato per combattere l’anemia e la stanchezza ed è ottimo per chi soffre di uricemia e artrite. L’uva ha, poi, proprietà antivirali – ottime contro l’herpes simplex, ad esempio – grazie al contenuto di fenolo e acido tannico ed è un valido rimedio naturale per chi soffre di stitichezza, grazie alle sue proprietà lassative. L’uva passa, infine, è indicata per chi soffre di mal di gola, quindi per i primi colpi di freddo è un perfetto rimedio della nonna naturale e dolce.   Le proprietà salutari dell’uva non finiscono, però, qui: basti pensare, infatti, che vanta notevoli proprietà anticancro – per merito dell’alto contenuto di polifenoli e resveratrolo – che aiutano a contrastare l’insorgere di tumori, combatte lo stress e aiuta la salute delle ossa.   I polifenoli sono di aiuto anche nella protezione del cuore; mentre, il resveratrolo vanta proprietà antinfiammatorie, ipocolesterolemizzanti, disintossicanti e diuretiche.   Un dolce povero d’altri tempi a base di uva è il sugolo o budino d’uva che può essere utilizzato per la merenda, accompagnandolo con fette di pane, meglio se fatto in casa, e può sostituire ampiamente le tanto pubblicizzate merendine. Il sugolo era una golosità propria di questa stagione, che seguiva la vendemmia dell’uva, fatta questa con canti festaioli appropriati ed erano soprattutto le famiglie che possedevano un vigneto o qualche filare di viti - ma anche quelle che potevano procurarsi il mosto, subito dopo la pigiatura dell’uva, prima cioè che fermentando diventi vino - a prepararlo e a gustarlo.   Eccone la ricetta aromatizzata e accompagnata dalla crema di cocco.   Dott.ssa Michela Kuan

La dolcezza dei fichi

  Cosa sarebbe l’estate senza il profumo degli alberi di fico che sotto al sole regalano generosi frutti dolcissimi. I Fichi (Ficus carica), tanto freschi, quanto secchi, rappresentano un’importante fonte naturale di energia, non contengono grassi, colesterolo e né Sodio, ma abbondano di tanta fibra solubile, chiamata lignina, molto efficace per contrastare disturbi intestinali o stipsi cronica. Il Fico è anche un ottimo amico del cuore grazie all’elevato contenuto di polifenoli (antiossidanti naturali). Inoltre, contengono un buon quantitativo di Calcio e di Ferro, minerali essenziali per la salute ad ogni età. Ecco una ricetta piena di dolcezza naturale!   Dott. Michela Kuan

W le pesche

L’albero di pesco (Prunus Persica) ha una storia antica e affascinante. Originario della Cina, ha influenzato la cultura e l’arte di tutti i luoghi dove è stato progressivamente importato; dallo stesso paese d’origine, in cui rappresentava l’immortalità, all’Egitto, alla Persia, a tutti i paesi del Mediterraneo.   La medicina tradizionale, sia quella cinese sia quella antica occidentale, ha sempre riconosciuto molte proprietà alle pesche, che fossero depurative, digestive, vermifughe o addirittura utili per la circolazione o contro il mal di testa. Quel che è certo è che sono ricche di acqua e fibre, poco caloriche, prive di grassi: le pesche sono frutti indicati nelle diete ipocaloriche, sia per i valori nutrizionali sia per la capacità di saziare.   Posseggono inoltre proprietà antiossidanti, blandamente lassative grazie alla pectina, ma soprattutto diuretiche. Ma fate attenzione al nocciolo, che è tossico.    Fatevi stregare da un crumble friabile e tenero allo stesso tempo, un concentrato di dolcezza in armonia con il sapore fresco e cremoso delle pesche!   Dott. Michela Kuan

Celebriamo i 'latti' veg!

Oggi è la giornata mondiale delle alternative vegetali al latte #WorldPlantMilkDay, e noi siamo felici del successo che stanno ottenendo.  Cambiare menu, partendo anche dalle bevande, è un gesto fondamentale, così facendo pensiamo agli Animali (le vacche da latte sono sfruttatissime come macchine produttrici, usa e getta), al Pianeta (gli allevamenti intensivi sono tra i maggiori responsabili del consumo delle risorse, dell'inquinamento e dell'emissione di gas serra) e alla nostra salute (la scelta di un'alimentazione vegetale promuove la prevenzione da molte malattie). W i "latti" vegetali, così vari e buoni! 

Fiori e cannella per l'estate

L’estate profuma di spezie e fiori, quindi perché non unire le due cose e creare piatti ogni giorno nuovi e gustosi.  Frutta secca e spezie sono un ottimo trucco per diminuire l’apporto di sale e aumentare l’introito di proteine in modo da bilanciare i pasti ed evitare tremendi picchi di glicemia che ci rendono nervosi, affamati e fanno aumentare l’ago della bilancia. Come cereale, il riso diventa protagonista della nostra terra e di molti piatti, in particolare in questa ricetta diventa un morbido ripieno aromatizzato con erbe, privo di glutine e dove l’acqua contenuta e le vitamine svolgono un importante  ruolo di equilibrio nel nostro corpo.   Dott. Michela Kuan

50 sfumature di viola..

Nelle sue mille sfumature che vanno dal viola al nero, la melanzana è un tipico ortaggio estivo che racchiude incredibili proprietà diuretiche e tanto gusto!   La melanzana, infatti, è molto ricca di acqua (elemento che costituisce circa il 93% della sua essenza) e per questo motivo stimola l’attività dei reni. Possiede anche una discreta percentuale di potassio, di vitamine A e C, di fosforo, di calcio, e di tannino, mentre ha una quantità irrisoria di grassi (0,1%) e contiene pochi zuccheri (2,6%). Inoltre, può vantare proprietà depurative ed è blandamente lassativa, oltre a regolarizzare e stimolare l’attività del fegato contribuendo ad aumentare la produzione e l’eliminazione della bile. Sembra che soprattutto nella buccia siano presenti sostanze che hanno effetti benefici sul pancreas e sull’intestino, oltre che funzionali per abbassare il livello di colesterolo nel sangue.   La melanzana possiede anche un altro pregio: è ricca di fibre (tra le quali domina la pectina) che sono ben tollerate dall'intestino e contribuiscono a facilitarne il funzionamento. Essendo pastose, si adattano a essere protagoniste di sformati, sughi, chips o ottime polpette come queste..   Dott. Michela Kuan

Vivi felice, mangia più frutta: le more di gelso

Uno studio australiano ha mostrato che le donne di mezza età che mangiavano due porzioni di frutta al giorno risultavano del 16% meno stressate di chi non ne consumava. La stessa associazione vale per la verdura: le donne che mangiavano da tre a 4 porzioni di verdura al giorno avevano il 18% in meno di probabilità di essere stressate.   Il benessere psicologico ha radici profonde nello stile di vita e nella nutrizione di ciascuno e il controllo della componente infiammatoria, infatti mangiare il giusto quantitativo di frutta e verdura fresca garantisce un buon introito di vitamine, sali minerali, antiossidanti e fibra, elementi essenziali per il benessere di corpo e mente.   Non dimentichiamo, però, che non si dimagrisce, né si sopravvive bene, di sola insalata e che il giusto quantitativo di proteine, così come i giusti grassi buoni sono essenziali garantire salute e forza. Giugno è un mese ricco di prelibatezze e dagli alberi pendono succose e dolci more di gelso, bianche o nere, sono in realtà drupe simili alle comuni more di rovo, ma con forma oblunga.    Costituite dall’85% di acqua, sono ricche di fibre e zuccheri come fruttosio e glucosio, e per questo prolungano il senso di sazietà. Sono anche una buona fonte di calcio e fosforo e sono ricche anche di vitamina C. Inoltre, al pari dei frutti di bosco, anche le more di gelso sono ricche di resveratrolo, un potente antiossidante.   Se avete la fortuna di poterle consumare fresche sono perfette da sole o come complemento acidulo per le macedonie, potrete sbizzarrirvi anche nell’aggiungerle al vostro muesli per la colazione e nello yogurt. Provatele nell’insalata: un tocco di originalità perfetto per stupire. Le more di gelso sono ottime anche per preparare ricche marmellate da utilizzare in inverno, ecco qui  una ricetta per realizzarle.   Dott. Michela Kuan

Albicocche: buone e ricche

Quando pensate alle albicocche, immaginatele come una potente miscela compatta di sostanze benefiche. I principi nutritivi che nobilitano frutti dolci e vellutati sono soprattutto betacarotene e licopene, infatti queste sostanze ostacolano il processo mediante cui si formano le lipoproteine a bassa densità o colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”).   Tre albicocche contengono 3 grammi di fibra, pari al 12% del fabbisogno giornaliero, in cambio di un apporto calorico minimo; fibre utili per dimagrire e tenere sotto controllo la glicemia.  Hanno anche un forte potere antiossidante, dovuto alla vitamina A, che contribuisce ad arginare gli effetti dei radicali liberi contribuendo alla salute degli occhi, della pelle, dei capelli, delle gengive.   Una curiosità: un tempo le donne cinesi mangiavano albicocche per favorire la fertilità. L’intuito femminile ha preceduto ciò che la scienza avrebbe successivamente confermato: le albicocche sono ricche di minerali indispensabili per la produzione degli legati al sistema riproduttivo.   Per rinfrescare la mente, il corpo ma principalmente il palato, l’ideale è gustarle fresche nella variante di una delicata, ma saporita mousse.   Dott. Michela Kuan

Combattere la fame nervosa

I ritmi impossibili della nostra società ci portano a correre, accumulare stress e mangiare con pasti improvvisati che non nutrono ma innescano circoli viziosi tra fame e voglia di qualcosa di “peccaminoso”. I principi cardine per non cadere in questo sistema che ci porta a combattere costantemente contro voglie di qualcosa di proibito sono due.   Punto fondamentale seguire il saggio consiglio delle nonne: non saltare mai la colazione, anzi abbondare con frutta fresca, muesli, latte di cereali vari e/o una bella fettona di pane nero con cioccolato ultra fondente e noci.    Altro punto cruciale è ricordarsi che quando si introducono carboidrati bisogna sceglierli sempre integrali (quelli veri non il pane bianco con macchie scure che non è altro che crusca –scarto alimentare- impastato con grassi per alzare il prezzo) componendo la pietanza con delle proteine, il trucco più semplice per farlo? Aggiungere semi! Che si tratti di un’insalata, una macedonia o delle preparazioni al forno, una semplice manciata di semi apporta la quota proteica in grado di tamponare il rialzo della glicemia e conseguente rilascio di insulina.   Tra le meravigliose cose che la natura ci offre, i legumi – semi raccolti nei loro baccelli – presentano tutte queste caratteristiche, scopriamo quindi da vicino le fave che caratterizzano maggio e i profumi di questo colorato mese.   • Le fave sono molto ricche di proteine e di energia, così come altri legumi tra cui fagioli e lenticchie. Sono altrettanto ricche di fibra alimentare, che aiuta a proteggere la mucosa del colon, diminuendo i tempi di esposizione a sostanze tossiche. Presentano, inoltre, buone quantità di fitonutrienti, come gli isoflavoni e gli steroli vegetali.  • Contengono levodopa, un precursore di neurosostanze chimiche nel cervello come la dopamina, l’adrenalina e la noradrenalina. Ormoni legati al buon funzionamento dei movimenti nel corpo e dell’umore. • La presenza di vitamina B6 (piridossina), tiamina (vitamina B1), riboflavina e niacina funzionano come coenzimi nel metabolismo cellulare di carboidrati, proteine e grassi. • Infine sono ottime fonti di minerali come ferro, rame, manganese, calcio, magnesio, potassio.   Eccoqui la ricetta con le fave: polpettine golosissime.   N.B. Un trucchetto per ridurre il senso di fame è stimolare il punto posto sulla protuberanza cartilaginea che copre il condotto uditivo esterno, chiamata trago. Per un'efficace automassaggio è sufficiente stimolare con un dito la superficie esterna del trago bilateralmente e in maniera decisa ma mai dolorosa per 30-40 secondi più volte durante la giornata.   Dott. Michela Kuan    

I fiori in tavola

  Belli, colorati, profumati e mettono allegria. Oltre ai noti fiori di zucca, sono tanti i petali commestibili che possono essere utilizzati in cucina per ottime frittelle o decorare e insaporire i vostri piatti, daranno un tocco di allegria ed eleganza che stupirà tutti a tavola. In particolare, in questo periodo, abbondano fiori di sambuco e acacia tra i colli, mi raccomando cogliete i grappoli da alberi che vivono in zone poco trafficate e cucinateli il più presto possibile.   Per preparazioni dolci consiglio: Camomilla – Utilizzata principalmente per farne degli infusi questi fiori hanno un sapore dolce e un buon profumo delicato. Provate ad aromatizzare dei biscotti o dei muffin. Garofano – I petali sono dolci e spesso vengono utilizzati per liquori e per guarnire biscotti e pasticcini. Ma sono sorprendenti nel risotto! Gelsomino – Conosciuti come ingrediente per aromatizzare il tè, è perfetto anche per la preparazione di biscotti o torte. Gerani – Con i petali dei gerani si preparano semifreddi, sorbetti, vini, liquori, ma sono ottimi anche sotto forma di marmellata. Menta – I fiori sanno di menta. Perfetto per semifreddi, gelati o sorbetti. E in estate delle bevande rinfrescanti. Rosa – Forse il fiore più utilizzato per preparare dolci e marmellate, sciroppi, liquori e cocktail. Ha un profumo delicato, ma un sapore più deciso. Sono ottimi anche per arricchire insalate e risotti. Viola – Come la rosa è tra le più conosciute ha un sapore delicato che ricorda la menta. Ideale per gelati, gelatine e confetture, ma anche per insalate e bibite. I petali possono anche essere canditi.   Mentre per quelle salate: Borragine – Di uno splendido colore blu acceso, è buonissimo in pastella. Fiori di zucca – Molto conosciuti nella tradizione culinaria italiana da fare ripieni o per una torta salata. Girasole – I petali sono commestibili nell’insalata daranno colore. Il germoglio può essere cotto a vapore, come un carciofo. Tarassaco – I suoi fiori e le sue foglie possono essere aggiunti ad insalate e risotti, hanno un sapore leggermente amarognolo.   Qui una ricetta che vale per tutti.   Dott. Michela Kuan

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