LAV allo Sciopero per il Clima
Categoria: Fatti non parole / Taggato:
/ Pubblicato: 15/03/2019 da admin

Il cambiamento climatico è un’emergenza globale che deve essere affrontata presto e con decisione, prima di raggiungere il punto di non ritorno.
Oggi 15 marzo, giornata memorabile per il movimento di 'salvataggio' del Pianeta, al #climastrike iniziato dalla giovanissima Greta Thunberg, noi c'eravamo.
in 20 città, tra cui Roma, dove abbiamo distribuito anche un apprezzato omaggio 100% veg, grazie a Probios.
Clicca qui vedere la gallery di foto e leggere il nostro comunicato stampa.
paola segurini
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15 marzo: partecipiamo allo Sciopero Globale per il Clima
Venerdì 15 marzo insieme agli studenti, ai singoli cittadini e agli esponenti della società civile, anche LAV manifesterà a sostegno del potente appello di Greta Thurnberg e dei suoi Friday For Future per una politica climatica più stringente a livello globale, europeo e nazionale.
Sarà uno "Sciopero Globale per il Clima", che in Italia si svolgerà dalle 9:00 alle 13:00.
Gli scienziati avvertono che se gli Stati non agiranno per limitare l’emissione di gas serra, nel 2030 il riscaldamento globale potrebbe superare la soglia di 1,5°, con conseguenze catastrofiche per tutti e, a questo ritmo, a fine secolo l'aumento potrebbe raggiungere almeno i 3°, se non di più.
Per tamponare i danni incalcolabili previsti, l'IPCC indica come necessaria la riduzione del 45% delle emissioni globali di anidride carbonica entro il 2030, rispetto ai livelli del 2010, e l'azzeramento delle emissioni nette entro il 2050 e sostiene che non si possa prescindere dalle azioni individuali per raggiungere l’obiettivo di ridurre il riscaldamento globale, suggerendo la transizione verso stili alimentari più salutari, con un minor consumo di carne, latte, burro e uova.
Un deciso calo dei consumi di alimenti di origine animale ridurrebbe l’impatto sul clima e renderebbe disponibili superfici coltivabili da destinare a vegetali per il consumo umano e non ai mangimi per gli animali. Gli studi dimostrano che l'adozione a livello mondiale di un’alimentazione a base vegetale potrebbe ridurre le emissioni di gas serra legate al cibo fino al 70% entro il 2050.
L’emergenza clima è reale e la riduzione delle emissioni causate dal sistema alimentare deve essere una priorità nei negoziati internazionali e nelle pianificazioni nazionali. Come spiega Greta nel suo TED (con sottotitoli in italiano) ‘if the emissions have to stop, we have to stop the emissions’.
Le scelte alimentari individuali sono un metodo facilmente attuabile per contribuire con decisione al rallentamento del cammino verso la catastrofe climatica.
Cambiare menu, orientandosi verso un'alimentazione vegetale, è una soluzione potente per salvare il clima e il Pianeta!
#GlobalStrike4Climate
paola segurini

Latte nelle scuole? Anche no!
Alcuni giorni fa avevamo puntato il dito contro l'avvio della nuova edizione di “Latte nelle scuole”, campagna pubblica di "educazione alimentare", che mira a promuovere il consumo di latte e prodotti lattiero-caseari, rivolgendosi ai bambini tra i 6 e gli 11 anni che frequentano le scuole primarie. Siamo tornati a chiedere attenzione sul tema, sostenendo un'interrogazione Parlamentare presentata il 19 febbraio scorso dalla Senatrice Monica Cirinnà e rivolta ai Ministri delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, della salute e dell'istruzione, dell'università e della ricerca...(continua)

Eurispes 2019: i numeri parlano vegano
I numeri parlano ancora vegano. Noi ce ne accorgiamo continuamente, ma anche l’istituto di ricerca più ‘classico’ lo sottolinea. Dalla nuova edizione del Rapporto Italia di Eurispes, emerge come la scelta vegan sia una scelta forte, un cambiamento di stile di vita con radici in una convinzione individuale che diventa sempre più solida.
L’aumento, più di un raddoppio, dei vegani – che passano dallo 0,9% del 2018 all’1,9% dell’indagine odierna, è una conferma del trend. In totale, insieme ai vegetariani – che però rivelano un alto tasso di abbandono – si assiste alla manifestazione di una percentuale stabile (7,3%) di chi si è orientato verso un’alimentazione ‘verde’ negli gli ultimi 6 anni.
Rispetto alle motivazioni, per un quarto dei veg intervistati si tratta di una filosofia di vita, dato molto confortante per noi, e che aumenta del 10% rispetto al 2018. Molti altri (il 30,1%) sono vegetariani/vegan perché ritengono che sia una scelta favorevole per mantenere un buono stato di salute e tra essi c’è il 44,4% dei 25-34enni.
Due degli intervistati su 10 (il 19,3%) effettua questa scelta per rispetto per gli animali e solo il 3,6% agisce così per tutelare l’ambiente, la stessa cifra lo fa per sperimentare novità a tavola.
Gli abbandoni della scelta vegetariana avvengono per le troppe rinunce richieste, per calo della motivazione, e solo per il 14,3% accade a causa dì difficoltà pratiche, a dimostrazione di come essere veg non sia più così difficile! Grazie alla richiesta dei consumatori, le aziende hanno infatti risposto aumentando sensibilmente la reperibilità di prodotti ‘verdi’ e la continua informazione positiva sugli aspetti del gusto e dalla versatilità degli ingredienti cruelty free hanno allargato il numero degli italiani in cammino per un mondo più etico.
Finalmente. Avanti tutta!
paola segurini