Per chi da anni si occupa di cibo e impatto ambientale, la notizia è triste davvero. Il 18 novembre è scomparso, molto prematuramente, il nostro uomo dell'acqua.
Il professor Arjen Hoekstra, che nel 2002 ha introdotto il concetto di "impronta idrica" - insieme a Ashok Chapagain dell’Università di Twente, in Belgio - e poi ha fondato l'organizzazione internazionale "Water Footprint Network" che ha compilato un database globale dell'acqua relativo ai cibi.
L'impronta idrica non si riferisce solo al totale di litri di acqua usati, ma anche al tempo ed al luogo del suo utilizzo e della eventuale restituzione all'ambiente.
E' da quel calcolo che possiamo dire quanti litri d'acqua costa un chilo di carne.
E' da quel calcolo che abbiamo potuto cominciare a parlare con forza dello spreco di questa preziosa e non inesauribile risorsa.
Non possiamo che ringraziare lo studioso così visionario, e far tesoro del suo lavoro, diffondendolo.
 
ps