Senza crudeltà
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/ Pubblicato: 03/04/2015 da Paola Segurini
La Pasqua è un momento di particolare crudeltà nei confronti degli animali.
Sono infatti centinaia di migliaia gli agnelli e capretti uccisi ogni anno per celebrare quella che dovrebbe essere la festa della vita.
E se invece di ucciderli li lasciassimo vivere?
“Lascialo vivere” è l’appello che i volontari LAV in tutta Italia rivolgeranno ai cittadini, con flash mob organizzati per sabato 28 e domenica 29 marzo. Il muso di uno degli agnelli salvati dall’Associazione sarà il simbolo di queste manifestazioni.
L’alternativa a questo sacrificio ripetuto ogni primavera esiste, è facile da adottare e molto più coerente con il festeggiamento della rinascita pasquale di quanto lo sia un piatto di carne di agnello o capretto: il menù pasquale della LAV senza ingredienti di origine animale.
Festeggia senza crudeltà! Qui la galleria fotografica degli eventi
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Sotto il segno della sentenza del primo processo a Green Hill, inizia un febbraio segnato da una storia di maltrattamento, che vede dei pulcini come soggetti di una morte violenta e dalle modalità inimmaginabili. Su denuncia LAV, sono stati chiamati a giudizio con decreto immediato il veterinario e i proprietari di un’azienda di produzione di polli del bresciano, che uccideva, facendoli schiacciare dagli addetti, i pulcini giudicati difettosi.
Si parla di animali destinati alla tavola, per fortuna - e finalmente - la sensibilità e l’attitudine al cambio di orientamento alimentare sembrano emergere ogni giorno di più.
Il recentissimo Rapporto Eurispes che - come ogni anno – riferisce l’atteggiamento degli italiani rispetto a tanti temi sociali, ci comunica il rafforzamento di trend già noti: l’amore e il rispetto per gli animali e la scelta a favore di un’alimentazione sempre più vegetale.
Tutto ciò è suffragato dalle offerte veg di grandi aziende internazionali che, come Ikea, sono attente a soddisfare le richieste di tutti i clienti. Non saranno azioni mosse dall’etica, ma rivelano l’ispessimento della fascia di popolazione che vuole mangiare verde. L’imperatrice svedese dell’arredamento proporrà, da aprile e in tutto il mondo, la versione vegan delle sue rinomate (!) - polpette.
Tra gli altri eventi, possiamo citare anche una puntata esplorativa sul veg nella trasmissione di Fabio Volo (molto seguito), la scelta della cantante Beyonce di lanciare un servizio che fornisce i pasti tutti veg per 21 giorni (il tempo canonico per il cambio di abitudini, di qualsiasi tipo) e una bella intervista a Tullio Solenghi, attore pieno di verve, che parla delle motivazioni per una scelta senza crudeltà, o con meno crudeltà possibile.
p.s.

Le mamme veg e la caccia alle streghe
Sull'onda della lettera della scorsa settimana e del film Hungry Hearts (qui un'interessante analisi di Leonardo Caffo), ecco un decalogo semiserio di comportamento, stilato da Arianna Fioravanti.
Si sa, la mamma è il mestiere più bello del mondo, ma anche il più difficile. Su ogni mamma (e papà) grava una serissima responsabilità: il benessere dei figli. Proprio per questa ragione, le mamme sono spesso soggette a stress e ansie, anzi l’ansia, quella di sbagliare. Il senso di colpa è sempre dietro l’angolo: dunque, quale antidoto se non un po’ di “de-responsabilizzazione”? Affidarsi alle pratiche comuni e seguire la corrente conferiscono senz’altro buone coperture in caso di errore. Coperture che vengono a mancare nel caso in cui la mamma decida di affrancarsi dalla massa. In questo caso, bisogna fare come i salmoni e rassegnarsi a risalire la rapida con grande slancio e consumo di energie.
Noi crediamo tuttavia che semplificarsi la vita sia assolutamente possibile, e vogliamo aiutarvi in questa impresa suggerendovi 10 buoni comportamenti da tenere per sfuggire (o quasi) al flagello dei detrattori delle vostre scelte.
Da leggere con molta attenzione.
1. Ripetetevi almeno una volta al giorno: non sono sola.
2. Appellatevi a un pediatra e/o un nutrizionista esperti in dieta veg.
3. Declinate i pranzi di famiglia se prima non avete raggiunto un livello avanzato in un corso di yoga.
4. Smettetela di giustificarvi con chiunque. Non siete imputate in nessun processo.
5. Smettetela di cadere nelle provocazioni.
6. Smettetela di frequentare persone particolarmente moleste.
7. Se il vostro partner si unisce ai cori di condanna, ricordategli che la Costituzione italiana garantisce la «presunzione non colpevolezza».
8. Se per la milionesima volta state per rispondere alla domanda «dove il bambino prende il calcio», astenetevi scrupolosamente dalle dimostrazioni corporali.
9. Se pensavate a una tranquilla serata al cinema, e vi ritrovate con un colpo di fucile sparato contro, avete incappato in “Hungry Hearts”. Rialzatevi subito e cambiate sala.
10. Cominciate a comprendere che per sostenere la vostra scelta davanti agli altri è spesso sufficiente la sola presenza fisica. Se voi e vostro figlio state bene, questa – indiscutibilmente – è la strada giusta.
E adesso fateci sapere come è andata!

Hungry Hearts: Lettera aperta di una mamma a Fabio Fazio
LE SCRIVO IN RIFERIMENTO ALLA SUA PRESENTAZIONE DEL FILM “HUNGRY HEARTS”, ANDATA IN ONDA NELLA PUNTATA DI “CHE FUORI TEMPO CHE FA” LO SCORSO 10 GENNAIO.
La Sua televisione svolge un servizio pubblico ed è auspicabile che tratti di temi importanti come quelli connessi alla salute, in questo caso la salute dei bambini, in maniera chiara e approfondita.
Lei ha esordito parlando di «veganesimo estremo», evocando con questa terminologia scenari ideologici e politici particolarmente invisi. Ma non esiste un veganesimo estremo, e, suppongo, un veganesimo moderato. A meno che Lei non abbia voluto asserire con un linguaggio impreciso che il veganismo è sempre estremo. Esiste un solo veganismo Sig. Fazio, ed è il veganismo, che esclude dalla dieta la carne e tutti i cosiddetti derivati animali. Il veganismo di cui parla il film non può essere un veganismo estremo, che come abbiamo detto non esiste, ma un veganismo probabilmente mal compreso, ovvero una dieta mal pianificata. Credo fortemente che Lei avrebbe dovuto porre all’attenzione del pubblico questo aspetto di primaria importanza, anziché limitarsi ad esprimere pochi e fuorvianti concetti, come il «fondamentalismo e fanatismo», l’«egoismo patologico» e le «ideologie».
Le diete vegane appropriatamente pianificate soddisfano i fabbisogni nutrizionali degli infanti, dei bambini, degli adolescenti e promuovono uno sviluppo normale: lo sostiene già da qualche anno l’American Dietetic Association; così come sostiene che la dieta vegana è appropriata per tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi gravidanza e allattamento. Dello stesso parere sono l’Academy of Nutrition and Dietetics e l’American Academy of Pediatrics. Sarebbe bastato questo. Senza citare tutti i vantaggi della dieta vegana per la salute umana e del Pianeta, contro il massacro degli altri animali, la dispersione delle risorse e la distribuzione iniqua delle risorse alimentari, che affama decine di migliaia di bambini al giorno.
A mio avviso Lei ha perso la grande opportunità di farsi veicolo di un messaggio molto importante, che è quello della pianificazione bilanciata delle diete, indugiando invece su un equivoco che getta ulteriori ombre sulla mamme vegane, le più giudicate e tartassate. Ingiustamente, aggiungo. Ricordo a tal proposito che la Food and Drug Administration (FDA), proprio negli Stati Uniti, ha approvato la somministrazione di statine a partire dagli 8 anni di età, dopo che sono state riscontrate lesioni aterosclerotiche nelle arterie di bambini della scuola elementare. Non sarò io a spiegare il nesso fra colesterolo, carne, uova e latte.
Su un unico punto siamo d’accordo: è un film da andare a vedere, per riflettere tutti insieme sull’importanza di una alimentazione sana e bilanciata, con l’aiuto di medici esperti e professionisti della nutrizione; purché con questo film, e soprattutto con le correlate azioni di promozione, non si incoraggi una visione mistificata della realtà, nuocendo più di quanto, forse in buona fede, non si arrivi a pensare.
Arianna Fioravanti
Mamma vegana di una bambina di due anni e quattro mesi che presenta una crescita corretta e superiore in termini percentili alla media riportata nelle tabelle pediatriche