L' alfaalfa e la siccità
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acqua
water
/ Pubblicato: 19/03/2014 da Paola Segurini
In California è emergenza acqua, gravissima. Il cambiamento climatico si fa sentire.
C'è un'erba che 'succhia ' la maggior parte dell'acquna per l'agricoltura in quello stato USA.
C'è un'erba che 'succhia ' la maggior parte dell'acquna per l'agricoltura in quello stato USA.
E' l'alfaalfa, meglio conosciuta come erba medica, fondamentale per gli animali da reddito, per favorirne la crescita e la produzione di latte e uova.
Gli allevamenti intensivi ne hanno bisogno per integrare i mangimi e per questo motivo si coltiva in quantità mostruose.
Gli allevamenti intensivi ne hanno bisogno per integrare i mangimi e per questo motivo si coltiva in quantità mostruose.
E' solo un esempio, ma serve per evidenziare lo schizofrenico gap tra la costante lamentazione sullo spreco di risorse e sul rischio climatico e la poca volontà di agire sulle abitudini alimentari individuali.
Il 22 marzo è la Giornata Mondiale dell'acqua: sensibilizziamo sull'utilizzo delle risorse idriche per ottenere alimenti di origine animale e ricordiamo che sostituendo 1 etto di carne di manzo con proteine vegetali risparmiamo almeno 1550 litri di acqua e che per 1/4 di litro di latte di soia servono 74,25 d'acqua contro i 262,5 assorbiti dal corrispondente quantitativo di latte vaccino (per non parlare dello sfruttamento della mucca e dell'inquinamento delle falde causato dall'allevamento).
Cambiare si può. Si deve.
paola segurini
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Guarda tutte le notizie >>La paura dell'onnivoro
Dietro ad un atteggiamento critico o supercritico nei confronti dell’alimentazione vegan ci sono a volte motivazioni facilmente individuabili.
Ecco un’analisi delle paure principali che attanagliano le persone onnivore – sensibili ai nostri argomenti - quando pensano ad un pasto totalmente vegetale.
· La prima in assoluto è la fifa di non saziarsi, di rimanere affamati, perché ‘senza carne non si può’.
· Poi c’è il timore delle ‘cose differenti’, in termini di cibo…. ‘meglio mangiare ciò che si conosce’. Che ci è familiare.
· Un altro aspetto fondamentale è la convinzione che la gastronomia senza ingredienti animali sia noiosa, insapore, priva di attrattive per il palato.
· Da non dimenticare, a livello psicologico ma inconscio, anche la reazione negativa che abbiamo di fronte a qualcuno (in questo caso chi propone un pranzo, o simili, vegan) che sembra stia cercando ‘di cambiarci’.
· La preoccupazione che il cibo sia in effetti gustoso, che la carne o gli altri piatti non vegetali non ci facciano sentire la loro mancanza, che poi non sia così difficile cambiare menu.
Insomma, che le scuse non tengano troppo a lungo! Infatti non tengono.
E per questo, fortunatamente, il numero di coloro che si avvicinano ed apprezzano i menu e i piatti vegan, e che – in base ad un loro percorso individuale – adottano un comportamento più rispettoso possibile di animale e Pianeta è sempre più elevato.
Paola Segurini
Fumo e carne sono ugualmente rischiosi per la salute: uno studio lo dimostra
Un’alimentazione ricca di proteine animali conduce ad una morte prematura: secondo un nuovo studio* che analizza i dati di 6.381 adulti americani oltre i 50 anni di età.
I partecipanti che si sono nutriti con maggiori quantità di proteine animali (carne, pesce, latticini) hanno registrato un aumento 5 volte maggiore del rischio di morte correlata al diabete.
Nel corso di un follow-up durato ben 18 anni, tra i partecipanti di età inferiore ai 65 anni e con la dieta a maggior presenza di proteine animali, si sono rilevati: un aumento del 74% del rischio di decesso da qualsiasi causa medica e un incremento 4 volte maggiore di morte per cancro (come accade per chi fuma).
I rischi di decesso si sono dimostrati ridotti o assenti quando le fonti proteiche erano di origine vegetale.
*Levine ME, Suarez JA, Brandhorst S, et al. Low protein intake is associated with a major reduction in IGF-1, cancer, and overall mortality in the 65 and younger but not older population. Cell Metab. 2014; 19:407-417.
Il killer nella tazzina
La ricerca di zucchero è connaturale all'uomo, che possiede ormoni per stimolarne l'assunzione, ma in quantità giuste.
Oggi si esagera: le sostanze dolci inducono infatti ad una "dipendenza" come gli stupefacenti.
Il consumo di alimenti docificati con zucchero, fruttosio o con dolcificanti artificiali, porta a obesità, diabete e malattie cardiovascolari.
Basta sedersi davanti alla televisione per mezz'ora per rendersi conto che la maggior parte delle pubblicità propone i cibi dolci come valori positivi.
Non più direttamente lo zucchero come un tempo, ma il suo travestimento da biscotto, tortina o merendina.
Come difendersi da questo lavaggio del cervello mediatico?
Ricorrendo ad alternative naturali come queste:
Sciroppo d'acero - Si estrae dal tronco dell'albero. Fluido o in pasta ha un elevato potere dolcificante e un gradevole sapore caramellato. È una buona fonte di sali minerali: potassio ma anche calcio e ferro.
Sciroppo di mele - Estratto dalle mele è ricco di vitamine e sali minerali, in particolare di magnesio e potassio, che lo rendono particolarmente energetico e quindi indicato anche per chi fa sport. Ha un potere dolcificante superiore allo zucchero, quindi se ne usa meno. Si usa spesso per fare torte e altri dolci da forno.
Stevia - Proveniente da pianta erbacea dalle straordinarie capacità dolcificanti, molto più dello zucchero, è priva di calorie, non ha alcun indice glicemico ed è del tutto naturale. Le foglie disidratate della stevia possono arrivare ad avere un potere dolcificante di 250 volte superiore a quello del normale zucchero.
Zucchero di canna integrale - ottenuto dal succo ricavato dalla canna da zucchero in modo tradizionale, vale a dire attraverso la spremitura con appositi rulli. Viene fatto sedimentare, quindi evaporare. Da questo processo si ricava uno sciroppo concentrato che contiene ancora la melassa, i minerali e le vitamine che donano allo zucchero di canna il suo caratteristico sapore dolce. La differenza principale con lo zucchero raffinato è che quello di canna non subisce alterazioni dovute ai processi di cristallizzazione e sbiancamento.
Succo d’agave - si ricava dalle foglie di una pianta grassa, l'agave blu. Ha un buon sapore e una consistenza semiliquida che lo rende un ottimo sostituto dello zucchero nella preparazione di dolci al cucchiaio, come budini e mousse. Dolcifica più dello zucchero, ma è meno calorico.
Una ricetta classica quando si pensa a uno sciroppo dolce sono i deliziosi e soffici Pancake, adatti per una colazione ricca ed equilibrata.
Dott. Michela Kuan