Notizie e Appuntamenti
Categoria: C'è tutto il mondo intorno / Taggato:
running
vegan
/ Pubblicato: 14/05/2014 da Paola Segurini
Farmaci eticamente corretti?
Da giorni sta avendo eco mediatico la notizia del progetto Pharmavegana, grazie al quale le farmacie aderenti esporranno prodotti definiti “eticamente corretti” perché non contenenti derivati animali. Anche se la scelta vegan è sicuramente da sostenere e condividere sia dal punto di vista etico che nutrizionale, è importante sottolineare come quando si parla di industria farmaceutica non ci si possa limitare alla certificazione vegan per parlare di etica, visto l’enorme business legato alla sperimentazione su animali, che sfrutta e uccide centinaia di milioni di esseri senzienti ogni anno.
Per conoscere la nostra posizione clicca qui.
Per conoscere la nostra posizione clicca qui.
EXPO2015: la cultura del diritto e del cibo
Venerdì 16 maggio alle 9:30, Paola Segurini, responsabile del settore Veg della LAV, parteciperà alla manifestazione "La cultura del diritto e del cibo", organizzata dall'Ordine degli avvocati di Milano.
Cambiamenu di corsa... alla Green Planner EcoRun
Prima tappa domenica 18 maggio a Casalmoro. Nella splendida cornice di Casalmoro (Mantova), si correrà la prima tappa di Green Planner EcoRun, marcia non competitiva ideata da Edizioni Green Planner nell’ambito delle iniziative di Europarc-Federazione Europea dei Parchi per sensibilizzare i partecipanti a muoversi al meglio, rispettando la natura e utilizzando materiali a impatto zero.
La LAV patrocina la manifestazione, portando il tema del cambiamento di alimentazione con la campagna Cambiamenu.
Per saperne di più clicca qui.
Per saperne di più clicca qui.
Altri articoli pubblicati
Guarda tutte le notizie >>Tiriamo le somme sulla Pasqua
Stiamo avviandoci verso l'estate, i ponti primaverili stanno per finire, e con essi la stagione della Pasqua. I giorni della celebrazione religiosa, per un'abitudine che si rinnova ormai da anni, coincidono anche con una sorta di 'alta stagione' per chi, come noi - senza mai dimenticare che TUTTI gli animali sono ugualmente degni di essere rispettati, non sfruttati e non uccisi - sensibilizza sulle scelte alimentari cruelty free.
Come è andata quest'anno?
Le cifre ufficiali della macellazione di ovini e caprini - sempre in calo - saranno diffuse dagli enti preposti, ma noi abbiamo piccoli strumenti per giudicare almeno da diffusione dei nostri messaggi.
Il post sulla pagina LAV su Facebook, pubblicato il 9 aprile, con la vignetta di Manetta (vedi foto) e il link al nostro menu di Pasqua è stato il post più condiviso nella storia della nostra pagina FB.
Ha visto ben 18.374 condivisioni e quasi 1 milione e 200.000 visualizzazioni.
Poche righe, una comunicazione chiara e diretta e la giusta ironia hanno fatto il giro del web.
Per qualche secondo, tantissime persone hanno pensato all'aspetto crudele della Festa pasquale.
Che dire?
Avanti così e grazie al nostro ufficio comunicazione e a tutti coloro che condividono i nostri post, innescando il sistema di 'viralizzazione' che contribuisce, insieme a tutte le altre iniziative a dare voce a chi non ce l'ha. Come i colorati e fantasiosi Flash Mob 'Lasciamoli vivere', organizzati da alcune delle nostre sedi locali il 12 aprile, con lo stesso scopo. Che hanno visto una buona copertura mediatica, come anche il menu di Arianna Dall'Occo.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti i nostri attivisti, che - come gli animali - non ci deludono mai.
Paola Segurini
Cambiare Menu per salvare la Terra
Il 22 aprile è la Giornata della Terra. Le Nazioni Unite celebrano questa festa ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera.
In una ricorrenza come questa, l’opinione pubblica non può e non deve più ignorare l'impatto devastante del consumo di carne sul pianeta e la grave minaccia che esso rappresenta per il mantenimento di un clima vivibile per tutti (animali non umani compresi).
Il recentissimo Rapporto dell’IPCC (The Intergovernmental Panel on Climate Change) illustra come, per limitare il riscaldamento globale entro i 2 gradi, il mondo dovrà tagliare entro il 2050 le emissioni di gas serra del 40-70% rispetto ai valori del 2010, per poi arrivare a un valore prossimo allo zero entro la fine del secolo. Ma per ottenere questi risultati non bisogerà rimandare oltre il 2030 l’introduzione delle misure necessarie.
I rischi globali del cambiamento climatico sono elevatissimi, tra essi, l’aumento della temperatura media globale di 4 gradi significherebbe:
· impatti gravi e diffusi su ecosistemi unici e minacciati
· sostanziale estinzione di specie
· grandi rischi per la sicurezza alimentare globale e regionale
La combinazione di elevata temperatura e umidità comprometterebbe le normali attività umane, tra cui la coltivazione di cibo o il lavoro all'aperto in alcune aree.
Secondo un nuovo studio della Chalmers University of Technology, diffuso in occasione della presentazione del rapporto IPCC, le emissioni di anidride carbonica prodotte dai settori dell’energia e dei trasporti rappresentano la quota maggiore di inquinamento del clima, ma l’eliminazione di queste emissioni non garantirebbe la discesa dell’inquinamento al di sotto del limite posto dalle Nazioni Unite.
Le emissioni da agricoltura e allevamento minacciano infatti di aumentare significativamente in risposta all’incremento del consumo di carne e di prodotti lattiero-caseari.
L’aumento demografico e di capacità d’acquisto nei paesi di nuova ricchezza significherà infatti più carne e latticini e di conseguenza maggior quantità di emissioni climalteranti.
Se queste emissioni non saranno considerate, il protossido di azoto e il metano dal comparto zootecnico, con il loro potere climalterante, potrebbero raddoppiare entro il 2070.
Le emissioni maggiori – chiariscono gli studiosi - i sono prodotte dall’allevamento di manzi e agnelli. Le stime indicano infatti che entro il 2050 le carni bovine e ovine rappresenteranno la fonte della metà di tutte le emissioni di gas serra da allevamento, ma contribuiranno solo al 3 per cento dell’assunzione necessaria di calorie per l’uomo.
Formaggio ed altri latticini contribuiranno, invece, a circa a 1/4 dell’inquinamento totale del settore.
“Abbiamo dimostrato che la riduzione del consumo di carne e latticini è la chiave per portare l’inquinamento climatico da allevamento e agricoltura ai livelli di sicurezza. Ma Il cambiamento della dieta può richiedere molto tempo. Dobbiamo iniziare a pensarci subito» ha affermato Fredrik Hedenus, responsabile del team che ha compilato la ricerca svedese.
Se vogliamo davvero attenuare il tasso di cambiamento climatico – ed evitare catastrofiche conseguenze dobbiamo effettuare forti cambiamenti nella nostra cultura.
Tra questi: convincere le persone a cambiare alimentazione, in un mutamento globale – progressivo e importante - di mentalità e di comportamento.
In tutto questo, oltre alle strategie politiche, sono le scelte individuali che contano.
Iniziamo col Cambiare Menu, da oggi.
Buona Giornata della Terra (salvata?).
Paola Segurini
Il menu Buono è quello Veg!
Una Pasqua sostenibile e cruelty free, senza la crudeltà della carne portata in tavola: è l'appello che la LAV rivolge a tutte le famiglie e ai fedeli, per risparmiare la vita dei circa 450.000 agnelli e capretti macellati ogni anno nel nostro Paese per questa ricorrenza religiosa che mentre celebra la risurrezione condanna a morte tanti animali per un consumo non necessario.
Più di 3 milioni di animali, tra ovini e caprini, vengono macellati ogni anno per finire sulle tavole degli italiani, con un’impennata proprio durante le festività pasquali e natalizie, quando si macellano il triplo degli animali macellati in altri periodi.
Gran parte degli agnelli e dei capretti arrivano dai Paesi dell'Est Europa in questi giorni.
Ammassati sui camion, viaggiano su lunghissime tratte per giungere ai macelli di destinazione, dove, immobilizzati e appesi per una zampa, sentono le grida di terrori dei loro simili e percepiscono l’odore del sangue, prima di finire sgozzati.
Ogni anno la scena si rinnova centinaia di migliaia di volte - con il suo finale tragico – in tantissimi luoghi d’Italia.
Il triste primato delle macellazioni di ovini e caprini spetta alla Sardegna e al Lazio, seguite, ma in percentuali minori, da Puglia, Campania e Toscana.
Insistiamo con l’opinione pubblica sugli aspetti anacronistici, non sostenibili e crudeli di tante nostre tradizioni gastronomiche - come l’agnello a Pasqua - e sulle conseguenze delle nostre scelte abitudinarie a tavola,
Cambiamo menu, più spesso possibile, e per una Pasqua Buona davvero!